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LA NECESSITÀ DI VALORIZZARE E DI ACCOGLIERE I MESSAGGI DI DIO

MO56[23-01-1966]

MO56,1[23-01-1966]

1.Mi ha colpito molto molto molto proprio il lago di Genezareth; era il lago del noviziato degli Apostoli, no?, dove Gesù ha compiuto il noviziato dei suoi Apostoli. Proprio su quelle rive, proprio inquadrato da quelle acque... quelle colline, quei monti circostanti, si sarà fermato Gesù... pensava, pensava. Gesù pensava e parlava.
Ebbene, mentre si andava col pullman da Tiberiade verso la riva... il pullman correva sulla strada, sulla strada asfaltata, improvvisamente, passata Tiberiade, incomincia un luogo deserto: un luogo bellissimo, sapete, perché, guardate, se il lago di Garda fosse, scusate, il lago di Tiberiade fosse qui in Italia, supererebbe certo per il turismo il lago di Garda. Vi assicuro, più bello, come funziona, con tutto; tolto via che è molto più caldo, ma vicino al lago si sta bene. Basterebbe fare un po' di cura col D.D.T. contro le mosche e tutto sarebbe a posto. E dunque, correndo col pullman, ci si inoltra in una zona completamente deserta; mentre prima passavamo per una zona che gli stessi Ebrei avevano resa feconda, coll'irrigazione; poi, più avanti... il Giordano, dove c'è una vegetazione meravigliosa, c'è un tratto, un tratto completamente deserto. Ma deserto vuol dire, tolte vie alcune piante, ma proprio alcune piante lungo la riva, pochissime, vuol dire, neanche un po' d'erba, niente, niente. E, improvvisamente, la guida che ci accompagnava ci dice: "Qui siamo nel luogo dove si ergeva la città di Cafarnao". Sarebbe come dire, da qui a venti-trent'anni, venissero qui delle persone a visitare e dicessero: "Qui sorgeva la Casa dell'Immacolata, qui sorgeva l'Istituto San Gaetano, qui sorgeva la scuola professionale 'Ferdinando Rodolfi'". È simile, sembra, a una cosa come quella che è di là, di là dove c'è la ruspa sopra, no?, la ruspa sopra: qui, se guardate, qui, qui, niente: zanzare, mosche, un po' di batteria, un po' di niente, qualche sterpo e basta: Cafarnao è qui! Poi si va più avanti ancora, il pullman si ferma. C'è una casetta che sembra quella di un distributore di benzina, dove ci sono i frati; e poi ruderi, quello che avete visto con la cinepresa, ruderi, ruderi: questa era... i resti della sinagoga di Cafarnao, gli unici resti. Guardi in giro: forse i pesci sono usciti dal lago per mangiare qualche pietra, perché non si vede neanche un sasso, niente, proprio niente: terra, terra, una brutta terra, una terraccia, là. Chi è stato in Calabria... sanno cosa vuol dire certi posti dove si vede solo terra. Ebbene, proprio qui, si ergeva la sinagoga di Cafarnao. E allora, figlioli miei, si è smontati dal pullman, si è offerto il proprio corpo in pasto alle mosche e ci è messi là a pensare, guardare e pensare: proprio in queste zone Gesù compiva i suoi miracoli; e ne ha compiuti tanti, eh! Tanto è vero, come abbiamo sentito giorni fa dai nostri bravi predicatori, qui, nella... che a un dato momento quelli del suo paese, Nazaret, gli hanno detto: "Ehi! Fa’ anche nella tua patria quello che fai a Cafarnao! Rifiuto, no? A Cafarnao fai miracoli, fai miracoli. Fai anche qui quello che sentiamo fai là! Prova a farlo qui, no?”. E poi gli hanno dato una stangata che volevano buttarlo giù.

MO56,2[23-01-1966]

2.Ebbene qui compiva tanti miracoli, e tra gli altri uno che è raccontato nel vangelo di stamattina: il centurione. Eh, si vede adesso ogni tanto una macchina dell'ONU che gira di qua e di là: sembra proprio di vedere i centurioni romani come allora. Eventi che si ripetono: allora c'erano i Romani che tenevano a bada un po' tutto; adesso, cosa volete, ci sono le macchine UN, scritto dietro, UN, UN, UN, e passano... Ogni tanto vedi macchine che passano, smonta qualcuno, si ferma, dà un'occhiata. I soldati romani non andavano in automobile, ma insomma, pressappoco...! Ebbene, questo centurione ha avuto un presidio dove che adesso c'è terra e solo terra, E si presenta al Signore: “Signore, dice, guarda che ho un figlio ammalato... ammalato, sta per morire!”. “Beh, verrò a guarirlo!”. “No!, per carità, come si fa? Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum!...". Guardate come che è piaciuta al Signore la risposta del centurione, tant'è vero che proprio l'ha voluta proprio immortalare nella liturgia, no?: " O Signore. non son degno che tu entri nella mia casa, ma dì una sola parola e il mio fanciullo guarirà!". “Perché, dice lui, anch'io sono un uomo, ho i miei superiori sopra di me, e io obbedisco; ho anche quelli che mi obbediscono, sotto di me, sotto di me, e dico a uno: va, e va, e a un altro: vieni, e viene! E, insomma, anche tu sei superiore, e avrai della gente che ti comanda, perciò di' ai tuoi angeli, là... non disturbarti Tu, comanda, manda i tuoi angioletti e mio figlio guarirà!”. Il Signore si volge alla gente: "Non ho trovata tanta fede in Israele!". Si rivolge poi al centurione: "Va’, e sia fatto secondo la tua parola!". Ti sì vignù volendo? Quello che tu hai detto sia fatto! E ai discepoli di Israele: “Eh, dice, verranno dall'oriente e dall'occidente, eh, e avranno più fede di voi!”.
Figlioli, qui ci fermiamo.

MO56,3[23-01-1966]

3.Il Signore, lì a Cafarnao, in quei luoghi ha compiuto tanti miracoli, tanti e tanti miracoli. Perfino ha guarito la suocera di Pietro, no?. Persino quello ha fatto, guarito la povera suocera perché avesse da preparare le frittelle agli Apostoli del Signore!
Figlioli miei, perché Gesù ha compiuto questi miracoli? Perché li ha compiuti? Mah! Li ha compiuti perché voleva bene! Si presenta un lebbroso, lo ama e lo guarisce. Si presenta un povero sordomuto, lo ama e lo guarisce! Si presenta un centurione che ha un figlio ammalato, lo ama e lo guarisce! Chiaro? Lo compie e fa un'opera buona. Però Gesù è venuto dal Cielo per insegnare a noi la strada del Paradiso, per dire a noi che dobbiamo unirci in famiglia e poi farci fare per tutta l'eternità la famiglia dei figli di Dio, no? È venuto a dire questo, il Signore. Allora, un momento: se Lui si fosse presentato a Cafarnao e avesse cominciato a predicare, lo avrebbero creduto? Non gli avrebbero creduto, no? E allora va a Cafarnao, fa miracoli: "Ma chi è? Boh! Guarda, guarda, guarda: guarisce! Risuscita i morti!... Questo è, questo è uno in gamba! Dice una parola, un uomo salta su; dice una parola, una povera vecchiotta, la suocera di Pietro, piena di febbre... salta su! Chi è costui, chi è costui? Cosa vuole costui? Questo è un profeta, questo è un grande uomo di sicuro: questo è un inviato da Dio! E allora bisogna credere, bisogna credere!”. Però, attenti: finché si trattava di fare miracoli, tutti andavano da Lui, tutti andavano a domandare qualche miracoletto; quando si trattava di credere, cosa hanno fatto? Hanno creduto? No, no! Hanno accettato i miracoli... Sarebbe come uno che accetta la paga, ma non lavora neanche; vuole la paga anticipata e dopo la paga... "Se te ve torme un libro de sora te do tre caramelle! Beh, tò, va’, te le dao subito!". "El libro va a tortelo, e le caramelle te le magno!". No ? Ecco hanno fatto così, hanno fatto così! Hanno accettato i miracoli, Lo hanno ricercato quando moltiplicava le pagnottelle, no?; però, quando si trattava poi di credere alla sua parola e di fare quello che lui diceva, niente da fare: non gli hanno creduto. Infatti, proprio lì a Cafarnao, quando Gesù ha annunciato l'Eucaristia, compiuto tanti miracoli, aveva compiuto poco prima quello della moltiplicazione dei pani, strepitoso, aveva commosso la folla, no? Si tratta adesso di annunciare una grande verità: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue...", tutti vanno via: “L'è matto, l'è matto, l'è matto!”. Tant'è vero che si volge agli Apostoli e dice: "Volete andarvene anche voi?".

MO56,4[23-01-1966]

4.Ora, ecco, figlioli, la città di Cafarnao... è stata maledetta da Dio e porta, tu la senti proprio, porta anche ora la maledizione di Dio, perché Lui lì ha compiuto i miracoli e gli altri non hanno creduto poi alla sua parola. Lui, Dio, è venuto, ha scelto Cafarnao come sua seconda patria, è vissuto lì tanto tempo con i suoi Apostoli, ha predicato lì il suo Vangelo; il Vangelo è partito ed è andato in giro pel mondo proprio lì, a Cafarnao.
Le beatitudini, eh, guardate che... le beatitudini proprio lì a Cafarnao; guardate che dal monte delle beatitudini a Cafarnao c'è qualche centinaio di metri, c'è mica di più. Il posto del primato è un centinaio di metri da dov'era la sinagoga, mica di più. Siamo lì, il monte delle beatitudini andrà portato un po' più in su, ma, dicono gli studiosi che Gesù non ha, dove c'è il monte, sarà stato un duecento metri d'altezza, ma dicono che non è un po'... sollevato, ma era una collinetta lì vicino, il posto era lì. Sicché, Gesù proprio lì aveva il cuore dentro, no?... aveva istituito i sacramenti... era lì dove che ha parlato e ha manifestato se stesso ai suoi Apostoli. Figlioli miei, però, però, non l'hanno ascoltato ed è piombata la maledizione sopra la testa, a Cafarnao. E anche oggi senti proprio, si può dire, senti il peso della maledizione. Avete visto il Mar Morto, no? L'avete visto, avete visto due poveri preti là che camminavano sopra i sassi, avete visto che acqua brutta brutta, no? Avete osservato, sporca, proprio un'acqua che sembra proprio che se si mette dentro una mano venga fuori una mano di sale; sembra un... con la bocca dell'Inferno, quest'acqua del Mar Morto: acqua sporca, acqua salata... Proprio un'impressione tremenda, essere lì sul Mar Morto. Bene a Cafarnao è tutto lo stesso, solo che là non c'è l'acqua salata, solo le mucche salate, l'acqua no! Figlioli miei! Attenzione, attenzione: noi ci troviamo a Cafarnao, però ci troviamo a Cafarnao prima della manifestazione di Dio; noi ci troviamo a Cafarnao nell'ora della grazia, nell'ora dei miracoli, nell'ora della manifestazione della potenza di Dio. Che cosa sarà tra venti-trent'anni? Dipende da adesso! Se noi, figlioli, se noi accetteremo il passaggio di Dio e ascolteremo la sua parola, Cafarnao, la nostra Cafarnao, sarà più bella. Se noi non accetteremo la parola di Dio, la nostra Cafarnao sarà un ammasso di sassi, di rovine, e su lei, su questa... peserà la maledizione di Dio.

MO56,5[23-01-1966]

5.A Cafarnao Gesù ha compiuto tanti miracoli e si è poi manifestato; Gesù, nella nostra Casa, ha compiuto tanti miracoli, tante grazie, tant'è vero che la gente che accosta l'Istituto, tutti quanti, anche i vescovi che sono venuti in questi ultimi tempi, insomma, per dirla in parole molto brevi, "digitus Dei est hic", qui c'è la mano di Dio!
È inutile che lo ripetiamo, perché basta vedervi in faccia, nessuno di voi è ancora morto di fame! Provvidenza di Dio! Ci siamo abituati forse troppo ai miracoli, ci siamo forse troppo abituati alla presenza del Signore, a Lui che viene quando manca il pane, quando c'è da fabbricare, quando c'è da fare qualche cosa, anche nelle piccole cose, nelle grandi e nelle piccole cose: saper vedere la mano del Signore. Guardate, ieri sera mi trovavo a Valdagno, in casa del venerabile assistente consigliere Vinicio, e il fratello, tanto per farvi vedere e toccare con mano, il fratello suo, che è nei magazzini di Marzotto, mi diceva: "Ne ha ancora vesti, materiale per vesti?". Perché avevamo comperato dai magazzini materiale per vesti da sacerdoti, qualche anno... l'anno scorso, mi pare, no?... avevo grande bisogno di materiale. Ho pregato Vinicio, Vinicio ha pregato suo fratello, suo fratello ha pregato eeeehh! e, proprio, fare neanche apposta, dopo un paio di giorni, dallo stabilimento al magazzino sono passate alcune... di roba, trecento-quattrocento metri di roba, pezze che avevano mandato giù come fondo di magazzino e perciò, invece che pagarle, pagate, cioè neanche un terzo di quello che valevano. “Proprio dopo due giorni; è stato fortunato... dice il fratello, siete fortunati! È tanto di quel tempo che... è venuta proprio in questi giorni, e immediatamente sono state messe via per voi, eccetera”. Ieri sera mi ha domandato: “Vero, ne avete ancora?”. “Sì, sì, ne abbiamo ancora!”. “Perché, guardi, da quella volta non è più venuta giù una pezza; non ce n'è più e ci sono centinaia di persone che vengono a domandare "roba da preti" e non ce n'è! Avete la Provvidenza con voi, sapete... L'avete chiesta, dopo qualche giorno è venuta giù. Non ne è venuto giù neanche un metro, non ce n'è più!”.

MO56,6[23-01-1966]

6.Voi direte: il caso! Sì, il caso, ma di questi casi è piena la storia di venticinque anni, capite?, è piena la storia della nostra Congregazione. Che cos'è questo? È il passaggio del Signore! Bisogna vedere la mano di Dio, figlioli! Via le "scarpele" dai oci, par parlare in dialetto nostro, "spagnolo"... In spagnolo fra pochi giorni, in Buenos Aires dove bisogna ca vada, no? Beh, attenti, via le scarpele dai oci! Via gli occhiali, giù gli occhiali, ehi, voi, che siete con gli occhiali! Giù gli occhiali! Bisogna vedere Dio che sta passando in mezzo a noi! Bisogna sentire il battito del suo cuore! È presente! Guardatelo, guardate con semplicità le cose e vedrete Dio come, ieri sera il fratello di Vinicio l'ha visto in questa piccola cosa, ma voi lo vedrete in tutte le cose che ci accompagnano e ci hanno accompagnato finora.
Però, attenti! Dio, a Cafarnao, ha compiuto i miracoli e poi ha parlato. E quando ha parlato certi non hanno ascoltato. Dio per venticinque anni ha compiuto miracoli, qui dentro, e poi ci ha parlato, e ci ha detto tante cose, e i più grandi sanno che cosa il Signore ci ha detto; e oggi, oggi possiamo dire che abbiamo un corredo di cose che il Signore ci ha dette, che sono un po' un punto di appoggio, una leva per poter sollevare il mondo. Abbiamo cose grandiose nelle nostre mani, cose che noi abbiamo trovato proprio corrispondenti in pieno alle costituzioni conciliari. Abbiamo trovato una linea che, per i Religiosi, i grandi la conoscono, i più giovani forse non la conoscono, ma fra qualche giorno, quando sarà stampato "l'opera omnia", allora potranno un po' masticare queste cose qui e potranno conoscere e rendersene conto. Però, ricordatevi, figlioli, che per noi è arrivata la... È arrivato il momento in cui dobbiamo credere al Signore e compiere quello che il Signore vuole, altrimenti la nostra Cafarnao diventerà un ammasso di rovine. Dio è venuto, ci ha dato, si è manifestato, ci ha parlato: ora bisogna agire, ora bisogna fare. Ora bisogna che questi apostoli, che partiranno da questa Casa, portino nelle varie parti della terra quello che il Signore ci ha rivelato qui: "Andate e predicate". Che cosa? Quello che avete visto, quello che avete toccato con mano! Figlioli, concludiamo.

MO56,7[23-01-1966]

7.Come faremo a fare questo? Con la nostra buona mamma, la Madonna. Guardate qualche volta anch'io mi sono scoraggiato, umanamente parlando: “Come si può fare questo, vedendo il progetto grande che aveva il Signore?”.
Ma penso che anche quei poveri pescatori, sa. "Andate e predicate in tutte le parti della terra"; sa, si fa presto "andare"... Adesso si monta in jet e in sette ore e mezza sei a New York, ma allora.... con quelle barche che c'erano che facevano acqua dappertutto, no? Vedi, per esempio, San Paolo quando che è partito per venire qua verso Roma: naufragio... naufragio; è partito dalla Palestina, e senza naufragio non sarebbe arrivato a Roma, con le catene. Eh, sa, facciamo presto "andare a predicare il Vangelo in tutte la parti della terra". Va ben che la terra allora era più piccola, ma insomma... era la terra anche allora, no? Figlioli, non abbiate paura, abbiamo la Madonna con noi, abbiamo la nostra buona mamma la Madonna. Guardate: fra tre settimane, dico fra tre settimane, come domani insomma, mi troverò in Guatemala, mi incontrerò col nostro carissimo monsignor Luna, "benedetti dalla Madonna" no? e ghe dirò: "Benedetto dalla Madonna, dove che lè vignù a finire, caro! Benedetto dalla Madonna, senti che caldo che xe qua!". Vi ricordate quanta fiducia nella Madonna! Lui, vescovo di una diocesi di cinquecentomila anime, si è trovato con sei preti... Vi ricordate, erano in sei, solo sei preti; e quando si è incontrato con questi sei preti, non ha detto: “Uh... restate qua con me, sapete, per carità!”. No, ha detto così: "Sentite, adesso sono vescovo; qui dobbiamo volerci bene, tanto bene; la nostra mamma, la Madonna, sarà la mamma della diocesi, e in questo modo dobbiamo salvare tutta la diocesi. Però, attenti, attenti: io vi lascio liberi, se volete restar qui o se volete andar via. Però, se rimanete qui, da questo momento "sospeso a divinis" chi dovesse dir male di un altro, anche una parola sola! Capito voialtri cosa vuol dire, no? Dobbiamo impegnarci a volerci bene, e non dir male mai l'uno dell'altro, ma niente, neanche una parolina! Se uno dovesse dire una parolina sola male dell'altro, "sospeso a divinis", non può più dir Messa, non può neanche confessare, né niente! Se accettate questo, restate qui con me, se non accettate, andate via!”. Due di quelli sono andati via ed è rimasto con quattro preti e mezzo milione di abitanti; però fra questi quattro c'era la Madonna, la quinta, quella, insomma... Con la Madonna lui è partito, con quattro preti disposti a volersi bene; e ha affrontato con serenità e con gioia il lavoro della diocesi. Piano piano, piano piano; intanto sono arrivati in trenta e di qui a qualche anno, quando arriverete voi, saranno forse trentasette-trent'otto, quaranta, cinquanta, non so quanti sarete. Parché voialtri, si' come i peoci: che quando che ve impiantè no se sa quel che capita! Xe vero o no? Sicuro! Perché monsignor Luna ci ha detto così: "Vede, don Ottorino, noi siamo poveri... Io sono povero, però io vi voglio bene, e vi metterò in un posto... cercheremo un posto dove si potranno ricavare vocazioni, dove si potrà ricavare, di modo che io, essendo povero e non potendo dare soldi per aiutarvi, ecco, vi aiuto ad aumentare le vostre, i membri della vostra Congregazione Religiosa”. Sicché, in altre parole, ci metterà in un posto dove si potrà incubare bene la "peociara"... Non si sa cosa succederà! Quello che è certo, attenti figlioli, che con l'aiuto della Madonna, monsignor Luna sta trasformando la diocesi di Zacapa; e con l'aiuto della Madonna noi potremmo conservare la fede, l'amore, la carità che il Signore ci ha dato in questi anni. Anzi, potremo sempre aumentarle. E allora sentite: mentre io in queste settimane sto preparandomi alla morte e all'andata in Guatemala, anche alla morte, non si sa mai, può capitare, no? e all'andata in America, anche voi cercate in questa settimana di entrare più che è possibile nello spirito genuino della Congregazione con l'aiuto della Madonna fare il proposito, a costo anche della morte, di vivere questo spirito, affinché non le capiti la fine della povera Cafarnao! 26 gennaio 1966