L’UOMO DI DIO DEVE IMPREGNARE LA SUA VITA DELLO SPIRITO DI CRISTO
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1."I Presbiteri raggiungeranno la santità nel loro modo proprio se nello Spirito di Cristo eserciteranno le proprie funzioni con impegno sincero e instancabile".Dunque raggiungeranno la santità nel loro modo proprio: sicché, domani, scusate, don Luigi sei prete, don Piero, sei prete nel Chaco, don Vittorio, sei là in mezzo... nel Chaco, vice-preside della facoltà, ti farai santo se "nello Spirito di Cristo eserciterai le proprie funzioni - le tue funzioni - con impegno sincero e instancabile". "Se nello Spirito di Cristo", prima di tutto. Ora state attenti, perché don Piero non si improvvisa mica apostolo del Chaco: bisogna pianino, pianino, no?Ora, se tu, Tarcisio, adesso in quinta ginnasio, non mediterai, non farai le tue opere nello Spirito di Cristo, non le potrai fare domani da prete. Tu devi cominciare dalla quinta ginnasio a vivere nello Spirito di Cristo, cioè compiere tutte le tue azioni nello Spirito di Cristo oggi, perché allora domani le compirai da prete o da diacono; e cioè le compirai, quelle azioni, impregnate dello Spirito di Dio. Un giovane avviato alla vita sacerdotale o alla vita religiosa, un apostolo domani, non può che vedere sotto l'aspetto, sotto questo prisma che è Cristo.Vedete, se uno va in America Latina in cerca di pietre preziose, state sicuri che lui guarda: questa è la zona, questa è la terra, eccetera Xe giusto, no?Uno va in cerca di fragole o di funghi, voi siete pratici di andare in cerca di funghi; beh, se andate su ad Asiago, andate in cerca di funghi, a un dato momento invesse che funghi vedì bacheti, tochi de legna, a voialtri non interessa la legna se avete il fornello a gas, a meno che non vogliate fare il falò, ma a voi interessano i funghi: "Ecco uno. Ecco un altro.", e più ne trovate e più siete contenti; cioè, andate in giro pel bosco con una cosa in testa: vedere i funghi, qua, là... dopo, prendete anche do-tre fragole, dopo chiaccherate un pochino, ma la vostra tensione è cercare funghi, no?, cercare funghi.Ora se tu prendi gli industriali, vedono le cose sotto l'aspetto guadagno, fino al punto che quei due famosi là, parenti un po' di, eh, del dottor Libondi, cioè del cavaliere Libondi, hanno uno settanta e uno settantun anni, vorrebbero vendere là, in America, comperare qua, perché forse rende di più, vero; ... ghe renda: da vivere i ghe n'ha, daghe altri trenta anni, entro trenta anni i rende luri qualcossa alla terra, no? Cossa ve pare?
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2.Ora attenti, è facile, è facile che la gente del mondo veda sotto il punto di vista, per esempio un industriale, Marzotto, lui vedrà lana, vedrà mercati, stabilimenti; lana da comperare, stabilimenti, macchine più moderne per produrre di più con minor spesa, il mercato.... ecco là: proprio lana, stabilimenti, mercato: l'occhio è lì, no? Da Campagnolo, che fa il cambio da bicicletta: bicicletta, cambio, ruote, grandezza del cambio, tipo, tac, tac, cambio. Fiat: il mercato, la costruzione, il tipo di macchina, il mercato internazionale, bisogna stare attenti, tipo nuovo per sfondare la Volkswaghen, per sfondare la Renault, tin ton: lotta e battaglia, no? Questo è quello che fa la gente del mondo.Ora noi, invece, noi, noi, chiamati da Dio a essere suoi collaboratori per la salvezza del mondo, dobbiamo vedere sotto questa luce le cose; e tutte le nostre azioni devono essere impregnate da questa luce, come tutte le azioni di Marzotto sono impregnate da questa luce, il suo lavoro. Io ho avvicinato tanti industriali: di notte e di giorno pensano al loro lavoro. Domandate a Zeno... Grassetto, se non pensava a fabbriche, organizzazioni... È inconcepibile che un industriale, se el vol che vada avanti anca la so industria, non si immerga completamente nel suo lavoro. Guardate Adone Maltauro: neanche tempo alla fameja, ... tempo neanche alla fameja. È così... ed è inevitabile: uno si tuffa dentro proprio.E se questo lo facciamo per i princìpi umani, non lo dobbiamo fare per Lui, per Cristo? Perciò, eccola qua 'sta parola qui: nello Spirito di Cristo, tutte le azioni nostre devono essere impregnate dello Spirito, e vedere le cose sotto questa luce.Io sento di essere chiamato ad essere prete: ma io allora devo sognare, ma proprio sognare il giorno in cui potrò salire nel pulpito, in cui potrò entrare nel confessionale, in cui potrò salire all'altare e prendere in mano il pane e consacrarlo, potrò andare al letto del moribondo, in cui potrò andare a catechizzare i poveri in giro pel mondo, dentro nelle stalle, sopra le montagne, dove ci sono anime, anime: portare Cristo alle anime.
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3.Questo è nel mio desiderio. E perciò io devo sognare l'ora in cui potrò essere rivestito della veste sacerdotale, per poter dimostrare... ecco, arrivare dinanzi al mondo e dire: ecco, sono già. E a proposito di... è questo il vostro desiderio? È questa la stima che avete, per esempio, della divisa che portate?E lasciate che venga un pochino sottolinei un pochino: può esserci stata ultimamente qua la questione delle braghe e non braghe, mudande e non mudande, veste e non veste, eccetera eccetera Per carità. Qualcuno ha criticato: "Oh, i vescovi italiani i va piano, qua e là eccetera eccetera.". Ecco, io vi dico subito: sarei andato ancora più piano se fossi stato al posto dei vescovi italiani, sarìa andà ancora più pian. Non perché non veda la necessità di andare col clergymen: cossa vuoi. Avete visto forse che non mi son mica spaventato andare in America Latina, no? Anche certe fotografie "pornografiche" non le ho mica sequestrate. Amici miei, quello che interessa è che ci sia un cuore sacerdotale, e anche dico questo per voi diaconi, un cuore sacerdotale che vede tutto sulla luce di Cristo e che desidera come Sant'Ignazio essere macinato dai denti dei leoni. Desidero consumarmi per Cristo. Non mi interessa niente del mondo. Adesso nel mondo è conveniente andare col clergymen, andiamo col clergymen, per carità eh.... Ghemo bisogno de andare in tuta, 'ndemo in tuta, interessa.... L'essenziale è che io desidero essere di Cristo e che sappiano che sono di Cristo...E allora mi presento: sono di Cristo, e mi sento onorato di essere stimato spazzatura, se volete, importa niente a me. Mi presento dinanzi a mille persone: sappiate, mettiamo le cose in chiaro: "Io sono sacerdote., e mi sento gioioso di essere sacerdote di Cristo. Adesso voi stimatemi come volete, disprezzatemi, importa niente a me. Voglio chiarire. Intendiamoci, guardate che sono prete.". Entro in qualunque luogo: "Attenzione, gente, io sono sacerdote.". A meno che non ci sia una missione speciale da esplicare, e allora lo faccio, ma perché devo farlo.
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4.Figlioli miei, amate, amate di essere uomini di Dio, amatelo. E vi ho detto questo perché mi sembra che in questi ultimi tempi ci siano stati crolli in giro pel mondo: crolli.... mimetizzarsi: "Sa, per poter fare di più, per poter fare di più, per essere come loro, come loro". E purtroppo son diventati anche troppo come loro. Desideravano di essere così, in mezzo a loro, in mezzo al mondo; sentivano... "Così me piase, così me piase: benissimo, oh, perché.... Come loro, come loro.".Ricordatevi quello che abbiamo letto, quel perito francese, no?, vi ricordate bene: "Sì, sì, che gli uomini, che i preti siano in mezzo a noi, siano vicino a noi, ma non come noi; perché noi gli vogliamo portatori dell'Assoluto, portatori dell'Assoluto".Voi dovete essere portatori di Dio. Devono sentire la corrente di Dio anche i ciechi e i sordi che vi avvicinano. Un cieco, un sordo che vi avvicinasse, deve sentire la corrente di Dio, come quando vi avvicinate a un ferro da stiro, anche se non lo toccate, avvicinando la mano, se è caldo lo sentite caldo, no? Così, l'uomo di Dio deve proiettare Dio. Ma questo lo fa se soltanto l'amico primo, il desiderio primo è Lui, eccolo qua: "Vivo ego? Iam, non ego....". Io vivo la mia vocazione, sì, ho seguito Cristo, non... i muri di San Gaetano, non le case prefabbricate, non le gioie degli impianti... non mi interessa niente. Bene, ci sono. Deo gratias. Io ho seguito Cristo, "et hunc crucifixum.". San Paolo: conosco Uno solo, et hunc crucifixum. E l'ho seguito, e desidero essere crocifisso con Lui, e cerco la crocifissione giorno per giorno, desidero quello che mi costa."Quale corona? Scegli sorella: di rose o di spine? In Paradiso avrai la stessa gloria. Tu, quale hai?". "Quella di spine". "Dammi quella di spine.".Ecco l'apostolo, ecco l'apostolo. Cerca quello che pesa, perché? Per le anime. Cerca di essere anche lui come il suo maestro e desidera apparire come il suo maestro.
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5.Figlioli, state attenti, perché c'è uno spirito laicista nel mondo che è tremendo anche in mezzo ai preti. State attenti, c'è poca fede anche in mezzo ai preti. C'è tanta abitudine, tanto mestiere. Non state a scandalizzarvi voi qui fanciulli, qui davanti: c'è tanto mestiere in giro nel mondo, parlo del mondo mica della nostra Vicenza, la sacrestia d'Italia, per carità.... Tanto mestiere. Non state a diventare dei mestieranti, per carità. Non state a divenire dei mestieranti, vi scongiuro in nome di Dio. Divenite uomini di Dio, ma solo uomini di Dio; il mondo ha bisogno di uomini di Dio: Cristo vuole uomini di Dio, la Chiesa desidera uomini di Dio."... eserciteranno le proprie funzioni con impegno sincero e instancabile".Eh, sì. Se uno è unito a Cristo in quel modo lì, è chiaro che cerca la sue "funzioni in modo sincero e instancabile". Se non è unito a Cristo, fa la commedia, fa la commedia. In palco fa da prete, e fuori di palco fa qualcosa d'altro.Se è unito a Cristo, allora è sincero: la genuflessione la fa quando c'è il popolo che lo vede e quando non c'è il popolo che lo vede; anzi ne fa tre allora, per riparare quelle che ha fatto male. Quando c'è il popolo che lo vede fa la carità, e quando non c'è il popolo che lo vede ne fa tre volte carità. Sincerità, figlioli, sincerità. Coerenza con quello che predichiamo. Coerenza con quello che predichiamo in confessionale a quella povera donna piena di croci: "Sopportare per amore di Dio.". Coerenza con quello che diciamo a quell'uomo intorno alla carità e alla bontà. Sincerità.Ed è "instancabile". E qui, state attenti, che è facile riguardo alla sincerità, far presto dire: "Eh, sì, eeehhh.". Fare, so io, i riformisti, perciò giudicare. No, no, no, "nolite judicare", no, no. Qui, questo lo diciamo, io lo dico per me, e mentre sto parlando, sto facendo la predica a me, sto condannando me stesso. No gli altri. Io sto mettendo voialtri sull'all'erta, che non facciate altrettanto come me.Figlioli, bisogna essere uomini di Cristo, pieni di Cristo, vedere tutto sotto la luce di Cristo, camminare nel mondo alla luce di Cristo, di notte e di giorno sognare il trionfo di Cristo e, con sincerità e con instancabilità, continuare la nostra missione.Quanta gente, entusiasmo, c'è l'inverno, qua, quando dalle cinque alle sette di sera, o alla sera dopo cena, qua perché si sta bene, c'è un bel caldetto: oh, quanti apostoli ci sono, quanti apostoli ci sono, quante anime generose che sanno vincere le battaglie, che sono... anzi, che condannano gli altri... Li vedremo un giorno, in primavera, quando incomincia un po' il caldo, quando effettivamente è pesante la giornata qualche volta. Ho avvicinato tante anime in questi giorni, e tutte quante 'ste anime erano stanche, avrebbero mandato a quel paese tutto e tutti. Cosa volete, è logico, cominciando da me: chi è che non sente la stanchezza in primavera, chi è che non sente di essere insulso in primavera? Beati voi se non lo siete. Ora, spero di vedere 'sti giovanotti, questi ragazzi, chierici, sacerdoti, questi apostoli, in primavera.
MO66,6[05-05-1966]
6.Essere generosi, non non sentire il peso: quello si sente, ma vedere un po' se si è costanti nella sincerità e nell'instancabilità in quel momento di peso.Andando là in America Latina ho visto in macchina monsignor Di Stefano in maniche di camicia, no?, l'avete visto: l'anello l'aveva in mano così, va ben; e perché era in maniche di camicia? C'era caldo, et quidem multo, chiaro?E allora bisogna vedere là se c'è costanza nella meditazione, nelle pratiche di pietà, nell'entusiasmo, nella gioia, nonostante il caldo, nonostante le zanzare notturne, nonostante magari qualche viaggetto notturno per andar a visitare qualche ammalato chissà dove, qualche moribondo. E magari alla mattina dopo il moribondo sta mejo e quel poro prete che xe 'nda el xe drìo morir lu da... da la peste.Figlioli, state attenti che sarete preparati a quegli eroismi, a quegli eroismi, se oggi sarete pieni di Cristo, sinceri e instancabili nel compiere il vostro dovere nelle piccole cose. Io ho paura di chi fa un atto eroico una volta se non mi fa le piccole cose. Ci vuole dell'eroismo a essere in studio quando non si ha voglia di studiare, e non trovare un pretesto per andar fuori quel quarto d'ora, che non a partire a piedi e andar su ad Asiago. In studio, a una data ora non avete voglia di studiare, si fa presto trovare un pretesto, perché incarichi ne avete tutti.Noi, in seminario, gèrimo insulsi perché non gavevimo incarichi e ne tocava sta là purtroppo... In liceo, in teologia no, in liceo sì. E allora bisognava star là: niente da fare. E spetàre la campanella che la vignesse, e par consolarse, fare i teoremi di matematica, tanto par consolarse un poco: specialmente la domenica sera, ghe gera do ore de studio: le resterà nella storia per tutti i giorni a venire.Bene, si fa presto a trovare un pretesto: non hai voglia di fare, vai dall'assistente, o senno senza assistente, adesso si è emancipati anche, e si va, si va e si fa... e allora si fa... si trova il pretesto di andar prendere, che so io, la coda del gatto che vi occorre, eccetera ecceteraFiglioli, state attenti: imbrogliate voi stessi, imbrogliate le anime, tradite Cristo, non arrivate preparati. Guardate che l'uomo di Dio non cerca il proprio comodo, cerca la propria crocifissione; e se deve scegliere tra una caramella e un chiodo, sceglie il chiodo, perché il chiodo dà sangue e il sangue serve per le anime. Mi guardi, caro Adriano? È la realtà. Mica inventate io queste leggi.
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7."Essendo ministri della parola di Dio, essi leggono ed ascoltano ogni giorno questa stessa parola che devono insegnare agli altri".Noi dobbiamo predicare Cristo, noi dobbiamo predicare la parola di Dio, perciò ogni giorno dobbiamo leggere la parola di Dio.Ma guardate che son tanti i modi di leggere: io posso prendere un cibo, metterlo in bocca e poi sputarlo fuori, quello non m'ingrassa mica, no?, e neanche mi dà la possibilità di camminare; bisogna digerirlo il cibo, e allora ti dà forza.Anche la parola di Dio, la parola di Dio. Non leggere per dire: io ho letto un quarto d'ora di Vangelo, ho letto un quarto d'ora della Bibbia, ho letto un quarto d'ora la vita di un santo. No, no; magari tre minuti solo ma poi pensaci, un pochino: quella parola Dio l'ha detta per te. San Paolo, ecco là: "Mi conosso uno solo e questo, crocifisso". Basta, fèrmete lì. E mi, come xe ca son? Vardo el Signore: che differenza tra mi e San Paolo. Eppure, bisognarìa che fusse così. Ecco come si legge la parola di Dio. La parola di Dio va letta dinanzi a Dio, e va poi discussa così, dinanzi al Signore; vedère un po' la nostra vita con la parola di Dio. E questo va fatto ogni giorno, magari due-tre righe solo, ma ogni giorno.Noi dobbiamo vivere, senno semo come macchine che va via senza ojo, senza benzina. Pazienza senza benzina, ma senza ojo. Perché senza benzina, co' no ghe xe più benzina te te fermi, ma senza ojo te fondi el motore e te rovini tutto. Attenti, figlioli, se non leggiamo la parola di Dio, se non viviamo la parola di Dio, se non amiamo la parola di Dio, siamo macchine che vanno via senza olio, e a un dato momento fondiamo tutto, fondiamo tutto.Siamo tanto preoccupati di mangiare, no?, andando in gita, che ghe sia questo, che ghe sia quello, perché, per carità eh. per carità. Guardate che abbiamo una vita spirituale che vale di più della vita fisica: salviamo questa vita spirituale. Salviamo il dono grandissimo della vocazione. Ma alimentiamolo, non di stupidaggini umane, scusate la parola, anche di tanti scrittori... Non siate ansiosi di conoscere mille cose, cioè mille uomini che hanno parlato di Dio: conoscete Dio. Scusate se dico questo: guardate che oggi c'è troppa smania di leggere leggere... per sapere sapere sapere. Io vi dico: sì, è inutile che andiate tanto a leggere libri per vedere chi è don Ottorino; andate da don Ottorino e vivete insieme, chè allora saprete chi è. Me pare che... il leggere la descrizione dell'America, e andare, è vero che anche leggere... ma mi preferisso andar vedarla, no? Leggere qualche cosa è giusto, ma andiamo a vederla lì, andiamo vederla lì. Perciò, non state andar mangiare tanti surrogati, chè dopo vien fora surrogati.... Se metto dentro nella macchinetta da caffè surrogato coe de radìcio, me vien fora caffè de coe de radicio, no? Ma se metto dentro caffè, vien fora moka. Chiaro?Perciò, abbeveratevi a fonti pure, che si chiamano Sacra Bibbia, si chiama Vangelo, si chiama lettere degli Apostoli; ma digeritele, fatele diventare vita della vostra vita."Ho paura di un uomo che conosce un libro solo.", disèa quell'altro, no?Conoscetelo il Vangelo. Papa Giovanni: "Ma il Vangelo dice così; il Signore dice così.". Ah. se potessi io a dei giovani qua che vanno... potessi dire: "Ma, sa', il Signore dice così, San Paolo dice così, la verità è questa, bisogna far così.".Datemi un uomo che conosca bene, ma no che lo conosca per lo studio, che lo conosca per la vita; la prima citazione del Vangelo sia la sua vita, coerente al Vangelo. Me vardè, cari? Ve lo digo parché vardè che 'l xe l'unico modo par vivare, quello. Vardè che se no fe così, vardè che xe fadiga star in piè.
MO66,8[05-05-1966]
8.E questo qua, i nostri cari vescovi che ne lo dise, xe lo Spirito Santo che ne lo dise: "... essi leggono ed ascoltano ogni giorno questa parola...". E ogni giorno, se non sbaglio, vol dire ventiquattro ore:"Leggono ed ascoltano", perciò anche 'scoltare quel che 'l predica."Ogni giorno questa stessa parola che devono insegnare agli altri". Scusème tanto: sa volì darghe el pan, agli altri, bisogna che ve dal fornaro a torlo; sa volì darghe Dio,... bisogna che si' ministri della parola. Anca quando ca sì in treno, sentà... vicini a un altro, quando che vegnì per la strada: siete i portatori della parola di Dio.Quante volte se trattarà che, come Stefano, cioè no come Filippo, che l'è sta ciapà dallo Spirito Santo e el ga dovudo saltare in cima al cocchio, no? Quante volte capiterà anche a voialtri, caro don Guido, che sarì trascinati... Spirito Santo? Quante volte capiterà anche a voialtri che accidentalmente ve trovarì insieme con uno, con l'altro, con 'st'altro. Chi xe sta a mettervelo vissin, quela persona? Dio. Perché? Perché gavì da darghe la parola di Dio. E invece voialtri, magari per sfoggio della vostra erudizione, della vostra... Oh, che disastro fioi, che disastro che sarìa. Che, per esempio, un domani el Signore ve manda sul vostro cammino magari una persona, che voialtri là, fe' sfoggio di essere qualcosa, e allora, sa... Che compassione che me fa, che compassion che me fa. Dio ti ha messo vicino a quella persona perché tu abbia da parlare di Dio, a portarla a Dio. E... giudizio ti domanderà conto: "Io ti avevo mandato sul tuo cammino quella persona perché tu potessi parlarle di Dio, ma senza tanti preamboli, piano piano, con delicatezza, ma entrando subito nel nodo della questione.".È più facile, figlioli miei, è più facile andare in un pranzo magari con delle persone, e mettersi là, e uno parla di Leopardi: "Ah, sì, Leopardi...", e zo zo, fare una descrizione di Leopardi, far vedere che siamo all'altezza, far vedere che siamo al corrente, eccetera eccetera Ma il Signore ti domanderà. se muori quella sera: "Io ti ho mandato là, prete. Non dico mica che tu non possa rispondere con una parolina, ma... cominciare tu, dopo. Quello deve essere il gradino, la piazza di lancio. Io ti ho chiamato per essere tu il santificatore, per esser tu".Guarda là Filippo. "Ehi., capissìto quel che te sì drìo lezare?". "Come fasso a capire se uno no me lo spiega?". "Te lo spiego mi.".
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9.Bisogna essere invadenti della forza dello Spirito; Dio vuole che siamo invadenti. Dico male, lei consigliere? È facile, dico, ben. ben. quiescere, là, quiescere: sa', la convenienza... sa, intanto se fa, intanto el prete entra, intanto, intanto, intanto...Figlioli, guardate che Dio ci ha mandati a salvare, e dobbiamo mettere in preventivo anche quello che ha fatto San Paolo nell'Aeropago: "... son venuto qui... siete molto devoti... Il Dio Ignoto... son venuto io a mostrarvi io chi è questo Dio Ignoto". "Va là, caro.". A sentire parlare de resurrezione dei morti: "Va là; te sentiremo un'altra volta.", i ga dito, no? E i lo ga parà via. Qualchedun ga credù, però, qualchedun ga credù. Ma se anche i altri te para via, anche un pranzo può essere necessario: buttala a ora del dolce. Mejo, così femo de manco a fare indigestion. O sèmo o non sèmo uomini di Dio. Sa volemo essere uomini del mondo, allora bisogna cambiar strada. Se volemo essere uomini di Dio, oggi, il Signore vuole che siamo così.E dice allora qui, il nostro caro autore:".... e si sforzeranno anche di realizzarla in se stessi, questa parola di Dio (specialmente, no?), allora diventano discepoli del Signore sempre più perfetti, secondo quanto dice l'Apostolo Paolo a Timoteo: 'Occupati di queste cose, dedicati ad esse interamente (dedicati, capissito, ad esse, queste cose qua, interamente) affinché siano palesi a tutti i tuoi progressi'".Tutti i ga da savere chi che te sì ti, e i progressi che te fe nella vita dello spirito. Nessuno ga da dimenticare se stesso, anche l'assistente, signori, deve apparire immediatamente come l'uomo di Dio. La Congregazione, ricordatevi, che se lascia l'assistente in veste borghese, non lo lascia mimetizzare". "Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento, persevera in tali cose, poiché così facendo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano". "Infatti, pensando a come possono trasmettere meglio agli altri ciò che hanno contemplato, assaporeranno più intimamente 'le insondabili ricchezze di Cristo'".Perciò leggere, meditare, far tue le parole di Dio, e pensare al Signore come devo trasmetterle agli altri. Ogni conquista dello spirito che hai fatto tu, ogni aumento di spirito che è entrato: "Signore, grazie, dimmi un po' e come potrei io far capire alle anime questa cosa qua.". Ecco il lavoro dell'apostolo: assorbire e pregare e meditare e parlare; eccolo qua: assorbire prima, contemplare, e "aliis tradere: contemplata aliis tradere.". Fioi, mia inventà mi 'sta roba qua.
MO66,10[05-05-1966]
10."Infatti, pensando a come possono trasmettere meglio agli altri ciò che hanno contemplato, (prima) assaporeranno più intimamente le 'insondabili ricchezze di Cristo' e la multiforme sapienza di Dio. Non dimenticando mai che è il Signore ad aprire i cuori, e che l'efficacia non proviene da essi ma dalla potenza di Dio".Ah. fiori cari, non se pole portare agli altri le robe studià solo; ghe vole robe meditate, robe vissute, robe contemplate, robe..."Signore... mi me pare... lavandome 'sta mattina: Signore, come xe che go da dirghe quelle robe lì ai tusi, che i sa za 'ste robe qua; come ze che ghemo da fare perché le vada dentro mejo; Signore, fa' un piassere... dopo rangiete ti. Mi no savarìa come tacare: rangiete ti. Signore, fa' che i capissa 'ste cose.".Se i le capisse, xe come un motore, se no... rrrrom rrrrom. ... e quando che i la ga capìe el motore parte, rrrrom., e el te scappa davanti, e el te dà magari el contraccolpo e te spacca el brasso, vero Marietto, no la xe così, no? Ecco, così bisogna ca partì, e finché no ghi capìo 'ste robe qua, finché no le ghi vissude 'ste robe qua, el motore nol parte, l'è sempre un motore che va avanti grongrongron come quando le batterie le xe scariche.Vardè che el mondo, la rivoluzione del mondo avverrà attraverso uomini che vivranno queste cose qui. E non xe niente de inventà da mi, savìo, né da nissuni: le xe solo che, le xe solo che date da Dio a noi uomini, a noi, e richiamate dal Concilio.Fratelli, avete capito. Amen.17 maggio 1966