1 State attenti: io non so, ma non vi arrabbiate mica se dico le mie impressioni, no, e se sbaglio, mi fate un piacere e mi correggete.Io vorrei, più che dire: "Dobbiamo far questo, dobbiamo far quello, dobbiamo far st'altro", nelle relazioni diceste: "Secondo noi, la figura del diacono... cioè, mi piacerebbe... che fosse... come lo pensemo il diacono...". Ghio capio? Non so se sbaglio. Cioè, più che vedere cosa dice... Guardate, quando, quando è venuto fuori il decreto sul diaconato, è venuto fuori questo: è stato parlato delle funzioni sacramentali del diacono, e poi della teologia del diaconato dice il santo Padre che si svilupperà col tempo. Vi ricordate questo? Ha sottolineato questo: si svilupperà col tempo, si vedrà in avvenire.Ora, io vorrei... portare avanti: come lo pensate voi il diacono? Come lo vedete nella sua... Guardè... che bisogna che pensemo qualcosa di nuovo. Non so se go reso l'idea. Cosa ne dici, Zeno? Siamo d'accordo su quello che avete detto voi, pienamente d'accordo, ma, io direi, facciamo un passo un po' più avanti, cerchiamo di vederlo questo diacono nella sua figura apostolica, nella sua... nel suo apostolato avvenire Se noi... difatti, se io dico: un santo parroco... penso al santo Curato d'Ars, richiamo un'immagine, no? Un santo diacono: non puoi mica pensare a santo Stefano o San Lorenzo sulla gradèla drìo a brustolarse. Devo avere un'immagine davanti, e questa immagine devo averla per chi? Per Orfano che sta preparandosi. Perché, se io dico a uno che sta... a Ruggero: "Devi diventare un santo sacerdote", tu c'hai, hai dei modelli... San Francesco Saverio, San Francesco di Sales... Hai qualcuno... per lo meno, insomma, hai il Vangelo, hai anche il “vangelo vivo”. Noi abbiamo il Vangelo: dovete divenire voi “vangeli viventi”, è chiaro? Dobbiamo presentarci “vangelo vivo”.
MO199,2 [17-08-1967]
2 Ora, quello che vede la mamma di famiglia, la Madonna, le sante nostre buone mamme, hanno quindi dei “vangeli vivi” davanti. Una ragazza, che vuol divenire una santa mamma, ha dei “vangeli vivi” a cui ispirarsi, si o no? Ha delle... anche nei nostri paesi, delle eroine cristiane, mamme veramente eroiche, per cui si può dire: "Guarda, io vorrei divenire una mamma come quella!". Come quella mi pare che posso anche avere un'immagine. Il nostro diacono, il nostro diacono, non ha dinanzi il prototipo, un “vangelo vivo” diacono. Non so se sbaglio. Ora, lo sforzo che vorrei che fosse fatto insieme... Forse saremo capaci di dipingerlo, dopo, questo, questo diacono... Sentiamo... Stiamo cercando la verità, no?Il diacono senza le mansioni sacramentali sarebbe incompleto, ma è più grande quasi la sua mansione... l'altra mansione. Se no, adesso te digo come penso così... Se io prendo un diacono, e insisto sulle sue mansioni che può battezzare, eccetera, sacerdote, perché il sacerdote può dir Messa, può confessare... questo, riguardo a quel punto lì; ma c'è una specializzazione anche qua: lui, nel campo, nel compito della Chiesa, arriva fino a quel punto lì, ma poi ha dei compiti che sono superiori... sono grandi... cioè... Il sacerdote, state attenti, vediamo se sono capace di portare un esempio, il sacerdote si innalza da una parte, il diacono si innalza da un'altra; hanno un corpo comune, hanno una parte comune: distribuzione dell'Eucaristia, eccetera eccetera. Ci sono delle specializzazioni per il sacerdote: confessare, dir Messa... Ci sono delle specializzazioni per il diacono... Vorrei dire, se non dico una bestemmia, che il sacerdote è quasi come una mano che uccide e che sacrifica, e il diacono che distribuisce. Ma pure anche il diacono dev'essere in comunicazione con l'Altissimo. Avete capito? Il sacerdote offre, il Signore butta giù, il diacono prende; sacerdote e diacono distribuiscono, ma poi, specialmente il diacono ha una sua funzione particolare. Xe sbaglià?Solo diacono? Eh, scusa, che el vada prete! Perché el ga da fermarse diacono solo? Perché se l'è arrivà lì, fin a lì, el ga da fermarse diacono? Eh, scusa, che el vada prete! Almanco el pol dir Messa e pol confessare! Giusto? Però, se el va prete, no pol fare el diacono. E cosa vol dire fare el diacono? Distribuire la comunione? No quello solo! C'è anche quello, ma non quello solo! Non so se... Non è servizio solo... è servizio, ma non a servizio del prete.
MO199,3 [17-08-1967]
3 Ma vedete, il diacono, concepito come lo vediamo noi nella nostra Famiglia, non è soltanto per dare possibilità ai sacerdoti di attendere alla comunione... d'accordo!, ma ha anche un apostolato vero e proprio; e specialmente in questo momento, in questo momento in cui, vero, si può dire che tutto parla di materia, che tutto parla di tecnica, è proprio il diacono che deve uscire di chiesa e mettere la sua mano e trasformare tutto in oro, come quell'altro... e spiritualizzare, toccare e spiritualizzare, avvicinarsi e portare a Dio, avvicinarsi all'operaio, avvicinarsi all'industriale, avvicinarsi e portare a Dio.A un certo momento... è un compito, guardate, che è difficile come quello sacerdotale, eh? È più difficile quello del diacono, e il diacono non è che abbia meno bisogno di santità e di comunicazione con Dio! Se il prete dev'essere unito a Dio, l'altro deve essere unito tre volte. Perché non porta la veste, perché non avendo la veste... si presenta il sacerdote, si presenta con la sua veste ed è già un... Sa, tu prendi, per esempio, Venco, tanto per dire un particolare, Venco, vestito da operaio, vien qua i camionisti: "Ciò, senti qua..."; i ghe dà dal ti. Si mette... si presenta subito dopo un altro con la veste: "El scusa...". Già vedono che è portatore di Cristo. Capite? È tutta un'altra cosa! Il sacerdote ha già una veste che lo aiuta a presentarsi, a introdursi. Il diacono non ha la veste; perciò l'altro è scoperto, ed essendo scoperto... Tu porti un vaso caldo: se è già difeso un pochino, il calore si conserva, ma se l'altro è scoperto... deve essere molto più caldo per poter fare effetto.Ora mi pare che un po' la teologia nostra, o chiamatela come volete, sul diaconato, bisogna che la approfondiamo, e voi che avete... minacciate di prendere un granchio di quelli solenni, perché guardate che il diacono non è diacono se non state attenti a sta roba qua. Se presentate sottolineata soltanto la parte sacramentale, sottolineate la linea pure grande sotto l'aspetto sacramentale, ma giustamente dice Orfano: "Per me l'assistente - e lui, guardate, quando che è venuto da me... - guardi, per me... anche se non venisse il diaconato, per me l'articolo dell'assistente è già giustificato in partenza". È vero o no? Per me, in una parrocchia l'assistente ha già la sua missione grande, grande, grande, e son d'accordo con te, e questa missione la mettiamo giuridicamente a posto: diacono! È chiaro? Giuridicamente a posto: diacono! Ed essendo diacono ha queste mansioni...
MO199,4 [17-08-1967]
4 Ma ricordatevi che la parola assistente, ricordate che ve l'ho detto ancora dove l'ho pescata... Quando io ho messo il nome assistente, io ero assistente dell'oratorio, dell'oratorio, e cioè lo spiritualizzatore dell'oratorio, e allora io ho detto: "Non occorre che sia un sacerdote, qui basta un diacono"; sognavo un diacono, ma non si può dire diacono, posso però chiamarlo assistente, gli altri prenderanno un granchio e diranno assistente dei giovani; e invece no... assistente ecclesiastico! Perciò voi siete assistenti ecclesiastici. Dico male?Ora, la missione dell'assistente, in mezzo all'Azione Cattolica... Cosa diceva l'Azione Cattolica? "Collaborazione dell'apostolato dei laici all'apostolato gerarchico della Chiesa", collaborazione, no preti, no che el prete deve tirare perché i se vada a confessare... sono tutti collaboratori dell'apostolato gerarchico. Il sacerdote cosa ci fa? Ad assisterli spiritualmente... Deve essere il presidente che deve fare la conferenza... è una organizzazione di laici, che collaborano. I sacerdoti... i laici i xe i collaboratori veri e propri del sacerdote, e il sacerdote... spiritualizza... qualche pensiero spirituale, li porta in su, spiritualizza il loro lavoro, li aiuta nel loro lavoro spiritualizzandolo. Questo lavoro, per conto mio, è del diacono. Perché ghe xe un gruppo di laici che sta lavorando per la conquista delle anime, per essere apostoli, e il capo di questi è giusto che sia uno che è loro fratello in mezzo a loro, che si... per loro. Dico male? Eh, cari miei, qui guardate che abbiamo dei problemi forti da vincere!
MO199,5 [17-08-1967]
5 Stiamo attraversando un periodo criticissimo... stiamo attraversando un periodo criticissimo, ma proprio criticissimo, nella Chiesa di Dio. È meglio che lo portiamo qua alla conoscenza un po' di tutti: siamo in chiesa e certe cose è meglio dircele. Don Luigi, dici quello che ha scritto don Luigi Mecenero, è meglio che lo dica tu... chiaro e netto... Vieni avanti, vieni avanti...Don Luigi Furlato: “La lettera l'ho letta ieri sera e non so se ricordo bene. Beh, si tratta di questo, che ha detto che lui... Ha fatto, insomma... che certe cose esterne sembrano piccole cose, eppure sono necessarie perché aiutano tanto il prete a salvarsi. Ad esempio, ha detto che lui ha fatto il viaggio con una suora, e questa suora dopo l'ha ritrovata fuori, e ha detto che alla sera era andata a mangiare in un ristorante mi pare, a Rio, in una casa tenuta da religiosi, mi pare, o da religiose... e... dopo finita la cena, c'erano alcuni giovani, giovanotti e giovanotte che sono andati in una stanza lì ad ascoltare musica, ed hanno cominciato anche a ballare. E, ha detto, il modo di ballare, eccetera, e ha sentito il dovere di andare a letto, andar via. Al mattino è andata a Messa e, con sua sorpresa, ha trovato tre di quei giovanotti che hanno celebrato la santa Messa, perché erano tre preti”.I gera là in mezzo che i ballava anche se i gera tre preti! In un'altra riunione... Dài ti...Don Luigi Furlato: “I sacerdoti lì, del luogo, insomma, hanno fatto tre giornate di studio e l'ultima sera, ha detto, per allietare le loro... hanno chiamato quattro cinque ragazze... per allietare... stare insieme, così, ecco”. E dopo: santa Fe, santa Fe...Don Luigi Furlato: “santa Fe... Ha scritto don Piero che insomma lì, in seminario, che è il seminario del luogo, ci sono quaranta nel seminario minore e trenta nel seminario maggiore, e ha detto che c'è Messa libera... c'è permesso poi, c'è libertà anche troppa, perché c'è il permesso di star fuori, il permesso fino a mezzanotte... senza veste, senza nessun...”.Ora, attenti, ecco un particolare: qui c'è questa corsa adesso, nel mondo, il prete, di non apparire prete, insomma, di non apparire prete, di non... assolutamente insomma, nel modo di presentarsi... Difatti, questa mattina c'era qui lo zio di don Luigi Furlato, e dixe: "Son nda a Altissimo, in osteria, e... i gera in tre che zugava nda partìa de carte e i ghe ga domandà: "Fermete qua, par piacere, dài che femo una partìa: semo in tre solo!". "Ben, ben, per la compagnia!", el ga dito... "Sto qua... el vien dal Canadà, l'è un prete", el ga dito. Senza nessunissimo segno né niente, el gera all'osteria sto prete a zugar le carte in compagnia! Stiamo andando verso quella strada! Vi dico, stiamo andando inesorabilmente verso quella strada... Cioè, ci vergognamo di portare questa veste.Difatti quest'anno... non faccio vestizioni, per adesso. Perché? Perché noi a quel tempo desideravamo... Io ho pianto in prima liceo perché il rettore mi ha detto di non portar a casa la veste... ho pianto, ma ho pianto tanto e pregato che il Signore me lo concedesse, perché desideravamo tagliare il ponte fra noi e il mondo. Certamente... mi hanno gridato dietro, mi hanno sputato addosso, con la veste... Ma cosa interessa? Gioìvo di queste parolacce che mi dicevano dietro: "A morte!". Dicevano così. Ma io gioìvo, perché io... mi sono separato da là e sono di qua. Ecco là: Cristo, e non si discute più! Cercheranno anche di mettermi in prigione? E che mi importa? Oggi, state attenti, si vuole servire un po' Cristo, un pochino, però misurando... Si tende a fare un po' l'impiegato, qualche oretta lì, un po'...State attenti, perché qua stiamo scivolando, praticamente, senza volerlo, nell'ateismo. Dico male? Stiamo arrivando piano piano all'ateismo. Questi tre, che ti arrivano a questo punto, fare il ballo e dopo andar dir Messa il giorno dopo... Dove andiamo a finire? Ora, vedete, se io ho gridato forte riguardo alla veste, e vi dico che sto gridando forte, sto gridando per questo motivo, perché il Signore mi pare che ha chiesto a noi che siamo sacerdoti e religiosi, per coloro che si preparano al sacerdozio, che non dobbiamo vergognarci della nostra divisa. Anzi, dobbiamo dire, quasi come Francesco... chi era... Frassati... Piergiorgio... Piergiorgio... che el ga dito: "La corona? Eccola qua, mi la go!”. Vi ricordate, no? Ha alzato la mano: “Mi la go... eccola qua!".
MO199,6 [17-08-1967]
6 Perciò, dinanzi a un mondo ateo, dinanzi a un mondo che non vuol saperne di Dio, che vuol giustificare tutto senza Dio, eccetera, così... Va bene? Dinanzi a questo mondo noi sacerdoti dovremmo presentarci: "Eccomi qua! Son prete... eccomi qua! Volete stracciarla? Stracciatela!". Uno, cioè, che ha offerta la sua vita per testimoniare Cristo e predicare Cristo, e la mia missione: pregare, offrire il sacrificio a Dio, pregare per tutti i fedeli, assolvere, aiutare, predicare... questa è la mia missione! Mi volete ammazzare? Mi sputate in faccia? Non mi interessa! Ora, attenti, questo è il sacerdote!E qui, nella nostra casa, siccome siamo figli di quella stessa... di questo mondo che sta venendo avanti, senza volerlo, piano, piano, piano, piano, piano... se cava un filo de una calza ancò, un botton de nda veste doman, tre bottoni posdoman... e si arriva, senza volerlo, come l'Asiatica che è venuta addosso dello stesso colore del mondo. Stessissimo colore! Voi direte: "Perderse così, - perché go visto Bottegal stamattina in maneghe de camisa che andava a fare el bagno - perderse per quela stupidaggine!". Però per me sono stilettate. Sto perdendo una battaglia, co vedo ste robe qua. Perché, scusatemi tanto, l'ammetterete: ve l'ho data in chiesa, l'ho benedetta in chiesa... e dovete portarla! È stabilito che... nessuno mi ha domandato... veste o no la veste... fin che punto... Clergymen o farse fare il clergymen, eccetera eccetera eccetera, nessuno ha domandato, nessuno: avete fatto quel che avete voluto. Ma per me è perdere delle battaglie a riguardo a dove dovrei... dove il Signore ci aspetta.L'assistente è uno che si deve vedere con la veste anche se non ha la veste. Avete capito? Uno che, appena si presenta in mezzo, lo si deve vedere di Cristo anche se non ha la veste, immediatamente. Deve portare una veste talmente trasparente, talmente forte, che deve mostrarsi, imporre: ecco l'assistente! Per cui, se io vado via con lui, ci presentiamo anche in osteria, devono sentire che siamo uomini di Dio, dal modo di portarsi, dal modo di parlare, dal modo di salutare, dal modo di ringraziare, dal modo di pagare, dal modo di... tutte le piccole... devono sentire l'odore di Dio. Se non sentono l'odore di Dio e non vedono il colore di Dio in tutti e due, vi dico: Congregazione fallita! Vi assicuro: Congregazione fallita!
MO199,7 [17-08-1967]
7 Signori, siete d'accordo o avete qualcosa da obiettare? Don Guido?Guardate, su questo argomento qui... don Aldo è preoccupatissimo, vi dico, don Aldo è preoccupatissimo su sta roba qui. Stamattina... abbiamo discorso così... proprio in lungo e in largo: "Dove andiamo a finire?". Andiamo a finire che dobbiamo rassegnarci de portar qua un poche de tose... per fare un balletto alla sera? Io mi ritiro in buon ordine. Fate un'altra Congregazione... di frati gaudenti!Ora attenti, siamo aperti al duemila, sì, e vedete che siamo... mi pare che stiamo dando una testimonianza di non perdere quell'obiettivo... sotto tutti punti di vista, però. Quando io ho cominciata la Congregazione, in nome di Dio, ho detto: "Del duemila, ma di duemila anni fa!". Voi state cedendo il "duemila anni fa" senza accorgervi. Così, scioccamente, stupidamente. E quello che è male è che a un dato momento vi trovate che non avete più la mano di 'duemila anni fa'. Voi direte: "Don Ottorino esagera!". Allora io vi faccio una domanda senza che ve ne accorgiate, così a bruciapelo: "Avete fatto tutti la Via Crucis questa settimana? Avete fatto tutti l'ora di adorazione in questa settimana? Avete fatto... dette le tre corone in questi giorni qua... dopo terminato il lavoro? E giù, giù, giù... Fate il vostro esame. Avete fatto la confessione settimanale, regolare, come stabilito dalle Costituzioni?". Questo è il minimo, questo è il minimo!Figlioli, state attenti che con Dio non si scherza! Dio non ha bisogno di voi... voi avete bisogno di Dio! Non ha bisogno di noi! E perciò, la preoccupazione di essere preti e diaconi, ma del colore voluto da Dio, non del colore voluto da noi. Se esagero mi metto in ginocchio e domando perdono. Ma... non posso dire diversamente da quello che ho detto. "Mah, don Ottorino!". Guardate, don Carlo Scudella che è venuto qui ieri, no, preoccupato per la question della veste: lui va un po' a predicare in giro... Non è per la veste, par un toco de stoffa davanti, è per quello che è nascosto sotto sta roba qui, benedetti figlioli! Dise don Carlo: "No capisso più... Cosa sta succedendo?", e el me tirava fora casi: "Non so dove andiamo a finire, in sta forma qua...".Don Giacomo Antoniazzi che è venuto qui ieri, abbiamo parlato in lungo e in largo della situazione, tira fuori lo stesso argomento, tirando fuori casi di Vicenza.Ora, se il Signore vuole una Congregazione... Dice don Carlo Scudella: "Noi siamo sorpassati... Mi go quarant'anni e son za sorpassà...". Ora, mi dispiace, se, vero, uno di cinquantadue anni è sorpassato per questo motivo qui, resta però che alla direzione della Congregazione c'è uno di cinquantadue anni, e la Congregazione deve avere il colore che vuole il Signore e che si è servito di questo uomo di cinquantadue anni: e il colore deve essere quello, e se non è quello, mi dispiace, vi ripeto: si cerchi un'altra Congregazione! Non so se esagero... perché vedo dove si va a finire.
MO199,8 [17-08-1967]
8 Per esempio, quest'oggi abbiamo preso in mano... parliamo un po' da buoni fratelli... preso in mano l'elenco, per vedere un po' chi si potrebbe mettere assistenti del seminario minore. Abbiamo trenta ragazzi: abbiamo dato un'occhiata... nella teologia non ce n'era neanche uno, non ce n'è neanche uno che si può mettere assistente. Perché? Non son capaci! Parlo di quelli che fanno teologia. Allora ho cominciato a guardare a destra e sinistra... e ho messo le mani così. Come? Con tanti giovanotti... Questo non è valido, questo non ci riesce, questo non ha lo spirito sufficiente, questo non è preparato, questo... Ma come? Don Guido, dico bugie? Siamo stati spaventati, dico, spaventati. Perché?Ma allora gerimo stupidi noialtri, quando ci hanno messi, vero, dopo terza liceo, prefetti dei ragazzi, in seminarietto... coi monsignori... a destra e sinistra: far meditazione ai ragazzi ogni mattina, per mesi e mesi, tutto l'anno. Ho cominciato il primo giorno la meditazione ai ragazzi e su dieci sono arrivati sette preti. Eravamo proprio cretini? Vi dico subito: pensavamo meno a noi... pensare a lui... ci fidavamo meno di noi, eravamo preoccupati di... sapevamo meno canzonette... meno giornaletti... meno preoccupazioni del resto; eravamo preoccupati di esser preti: tutto lì! Perché siamo partiti per essere preti. Questo ve lo dico da papà e da fratello. Ho parlato con la bocca di Dio.Guardate, figlioli miei, che siete troppo presi dal mondo di oggi! Il mondo di oggi vi ha troppo presi! Non mi meraviglio, ma questo mondo che sta entrando in mezzo ai sacerdoti, persino in mezzo ai vescovi... Ci sono dei vescovi che hanno assicurato: "Lo sappiamo!". Va bene? Questo modo... questo modo di pensare, questo modo di agire, mi dispiace, non è quello di Cristo, e il Signore non lo vuole. Il santo Padre, vedete che nei suoi discorsi continua a gridare, continua a gridare... In Olanda hanno detto che il Papa non ha nessun diritto di gridare. Lo sapete questo? Che ha fatto l'enciclica sulla verginità, sul celibato... sul celibato, e sapete cosa che hanno detto in Olanda? Ufficialmente, monsignori, eccetera eccetera, che "il Papa non può arrivare fino ad imporre il celibato, perciò reagite contro".Ora, sentite, siamo in un'ora difficilissima. Monsignor Fanton mi diceva: "Guarda, per conto mio ne avremo ancora per dieci anni". Ora, se all'inizio dei sette anni di carestia in Egitto se moriva de fame, cosa sarìa successo dopo sette anni? Se all'inizio... col post Concilio, insomma... che è cominciata questa burrasca tremenda, se all'inizio siamo così, che cosa sarà fra nove dieci anni? Che gavaremo sposi e putei nella nostra Congregazione! No xe el modo per moltiplicare le vocazion, xe un pochetin massa!Fratelli, ho parlato un po' troppo forte. Gesù, porta pazienza! Don Camillo parlava al crocifisso... Mario, dimmi come la pensi tu, per piacere, ma sinceramente. Vòltete qua... dime come che te la pensi, ma proprio sinceramente.