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16 Lettera a Florindo Lucatello del 29 marzo 1936.

L16 [29-03-1936]

È un messaggio abbastanza breve, nel quale il giovane Ottorino si mostra capace di leggere la situazione dell’amico sul parametro della propria personale esperienza e lo esorta ad abbandonarsi fiduciosamente a Gesù. È una lettera autografa, scritta completamente a matita sulle due facciate di un foglietto bianco strappato da un blocco per appunti. Porta la scritta “Raccomandata” accanto alla data, ed è senza firma, ma con l’abituale espressione conclusiva “Tuo fratello...”. Il testo stampato riproduce fedelmente l’originale, con l’eliminazione di alcune maiuscole e la correzione della punteggiatura e di qualche errore ortografico. 29-III-1936 Raccomandata

Il riferimento è al periodo che i seminaristi dedicavano allo studio personale, che occupava buona parte del pomeriggio di ogni giornata.

Senza dubbio si tratta di un altro compagno di seminario.

I punti esclamativi qui sono otto: quattro a matita e quattro in rosso.

La frase latina, rimasta incompleta, significa: “la vita dell’uomo è una battaglia”.

L16,1 [29-03-1936]

1. Fratello ognor più amatissimo, spero ed anzi ne sono certo tu avrai già dimenticato il mio contegno un po’ (anzi molto) duro e crudele con chi soffre. Mi aspettavo questo tuo telegramma fin dal principio dello studio ed ora ne ringrazio il nostro caro Gesù perché m’ha fatto un po’ conoscere il tuo stato, quale me l’ero immaginato. Tu in mezzo a mille cose ti trovi come si trova uno dopo d’aver girato un bel pezzo su se stesso. Vedi tutto quello che hai fatto, se capisco bene. Sei stanco di tutto e di tutti. Tutto ti dà nausea, anche le cose più sante. Non trovi gusto per niente. Non sapresti neppur tu dove potresti trovare la pace. È questo il tuo stato? Credo di sì...Ad ogni modo, fratello mio, andiamo a Gesù. Volgiamo al nostro Maestro ed Amico lo sguardo fiducioso dei bimbi ingenui ed innocenti. Stringiamoci al collo di Gesù sebbene il nostro peso ci spinga al centro della terra. Attacchiamoci a Gesù e posiamo il nostro labbro sul suo costato. Saziamo la nostra sete nel Sangue divino e riposiamo la nostra stanchezza su quel petto che tanto ci ama. Amiamo Gesù, sebbene ci sembra lontano, amiamolo e cerchiamo di farlo amare da tutti. Fratello, confida! Fratello, senti Gesù: “Chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua”. Ancora un poco, fratello mio, e poi saremo coronati per tutta l’eternità. Coraggio, avanti, io sono con te e Gesù è con noi.Ho parlato con Novello e ne è entusiasta.Che anima grande! Il Padre mi ha detto anche che prima della fine dell’anno dica al Sig. Vicerettore se è permesso far qualche conferenza, e questo non perché non sia permesso (è il Padre che parla), ma solo perché è tempo ormai di rimodernare le regole.Dunque a Pasqua si fa. Prega, studia e sta’ buono con Gesù.Non ti spaventare. Militia est vita ecc.Tuo fratello soffre e combatte con te.

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