Destinatario: S.E. mons. CARLO ZINATO
Carlo Zinato nacque a Venezia il 18.12.1890, compì gli studi nel seminario
patriarcale e fu ordinato sacerdote il 25.7.1913. Il suo ministero a Venezia si
articolò dapprima come insegnante di diritto canonico in seminario, poi
cancelliere patriarcale, cappellano presso gli ospedali militari allestiti in
città durante la prima guerra mondiale, cappellano del carcere giudiziario
femminile, direttore delle opere missionarie e assistente diocesano della
gioventù femminile di Azione Cattolica.
Scelto da S.S. Pio XII come vescovo di Vicenza, venne consacrato il 25 luglio
1943 e il successivo 7 settembre fece il suo ingresso in diocesi come successore
di mons. Rodolfi.
Guidò la Chiesa vicentina per quasi trent’anni, dai giorni tristi della guerra
civile durante il secondo conflitto mondiale agli anni del rinnovamento
conciliare. Dopo il doloroso periodo bellico lavorò intensamente per riparare le
rovine materiali e spirituali della diocesi. Compì la visita pastorale, ebbe
particolare cura per la promozione della catechesi e dell’apostolato dei laici,
tenne per due volte il sinodo diocesano, eresse ben sessantasei nuove
parrocchie, curò l’attività edilizia (ricostruzione della cattedrale, il
seminario minore, la casa diocesana di Esercizi, nuove chiese...), promosse
numerose manifestazioni religiose (congresso eucaristico, missioni cittadine).
Rinunciò alla diocesi l’11 settembre 1971 e morì il 23 giugno 1974; in
cattedrale, anziano ed infermo, assistette ai funerali di don Ottorino.
L’episcopato di mons. Zinato abbracciò il periodo più fecondo ed importante della
vita e dell’opera di don Ottorino. Al suo arrivo a Vicenza, nel 1943, l’Istituto
era ancora agli inizi, e ben presto il vescovo fece capire che lo avrebbe voluto
come opera diocesana. Mentre don Ottorino preparava una bozza di Costituzioni
per una Famiglia Religiosa, mons. Zinato gli chiedeva un Regolamento più
semplice, e nella visita pastorale del 1948 eresse l’Associazione Religiosa
Maschile Istituto San Gaetano. Gli ideali di don Ottorino andavano oltre le
vedute del vescovo, per cui l’intesa fu sempre sofferta e difficile: ad ogni
modo nel 1961 eresse canonicamente la Congregazione, e nel 1968 concesse
l’autorizzazione per il diaconato permanente dopo un cammino lento e paziente da
parte di don Ottorino per convincere il vescovo contrario a tale novità del
Concilio.
Mons. Zinato venne considerato da don Ottorino come “la firma della Chiesa”,
rispettato e obbedito sempre, e allo stesso tempo amato e stimato come un dono
di Dio per la sua contrarietà ad ogni novità, che obbligava a rivedere
continuamente scelte e progetti in una ricerca continua e attenta della volontà
di Dio.