127 Lettera al Vescovo Luna del 17 dicembre 1969.

L127 [17-12-1969]

Don Ottorino comunica le difficoltà per fissare alcune giornate missionarie nella diocesi di Vicenza, e annuncia l’invio di offerte. Si conserva la copia carbone della lettera dattiloscritta: è un foglio grande di carta velina, scritto sulla facciata anteriore. La firma autografa è abbreviata. Si conservano pure le lettere di S.E. mons. Luna dell’1.9.1968 con una copia di una lettera a S.E. mons. Zinato per alcune giornate missionarie in diocesi; dell’11.9.1969 da Roma, e del 12.1.1970 da Zacapa, risposta quest’ultima alla presente.

Vicenza, 17 dicembre 1969

Mons. LIDIO CANOVA, parroco della cittadina parrocchia dei Servi, era stato insegnante di don Ottorino durante i primi anni di seminario. Uomo dotato di vivace intelligenza e di forte personalità, ebbe grosse difficoltà con il vescovo mons. Zinato per le sue posizioni coraggiose sia nel campo pastorale come sociale e politico, ma riuscì a trasformare la sua parrocchia in una comunità cristiana vivace e generosa.

Mons. GIUSEPPE SETTE, proveniente da Quinto Vicentino come don Ottorino e la cui famiglia lo aveva aiutato economicamente per sostenere la retta del seminario, aveva sempre nutrito sentimenti di stima e di affetto per il suo più giovane compaesano. Anzi, mentre svolse il ruolo di insegnante di diritto canonico in seminario, gli fu accanto con il consiglio e con l’aiuto, prestandosi anche ogni mattina per le confessioni ai giovani orfani raccolti nell’Istituto di Vicenza. Nominato parroco di Valdagno (VI) continuò ad aiutare concretamente le iniziative di don Ottorino e ad interessarsi degli sviluppi della Congregazione.

Don Ottorino, quando si rese conto della dura situazione climatica della zona di Zacapa e del ritmo incessante del lavoro pastorale, insistette perché i Religiosi avessero dei momenti fissi di riposo e un luogo ove ritirarsi. Concordò anzi l’acquisto di una casa in montagna, per la cui spesa inviò i soldi necessari. Si sentì ingannato e defraudato quando si rese conto che la casetta non venne mai acquistata.

Don Ugo Caldini era il responsabile della parrocchia di Rio Hondo anche quando il lavoro principale venne assorbito dalla parrocchia di Estanzuela, dove la Comunità stessa infine passò a vivere, dapprima come Comunità staccata nel 1970 e, infine, come unica Comunità.

L127,1 [17-12-1969]

1. Eccellenza Reverendissima, non creda che il mio silenzio sia dovuto a dimenticanza dell’impegno assunto. Ci sono state varie difficoltà in questo caldo autunno italiano (gli scioperi a catena, ad esempio, hanno reso molto tesa la situazione economica generale), le quali ci hanno impedito una sollecita concretizzazione del piano accordato. Inoltre per la giornata missionaria alla parrocchia dei Servi non è stato ancora opportuno avvicinare Mons. Canova, a causa delle sue forti contestazioni, e per quella di Valdagno ci troviamo pure in difficoltà a causa della malattia di Mons. Sette, che si protrae da circa due mesi.

Ad ogni modo la Madonna è con noi. Mons. Zinato è contento della venuta di Vostra Eccellenza e mi ha già dato per Lei un milione di lire, che Le mando dopo averle cambiate in dollari.Mando pure a D. Gianni 1.500 dollari per la casa in montagna e 1.000 dollari a D. Ugo per i lavori di Rio Hondo. Se Vostra Eccellenza è del parere, noi stiamo organizzando le giornate missionarie, contando sulla presenza a Vicenza del Segretario del Vescovo di Zacapa nelle domeniche 15 e 21 febbraio e 1 marzo.

In attesa di un cenno di conferma per le suddette date, ringraziandoLa ancora una volta per l’affetto che porta alla nostra Famiglia religiosa, porgo fraterni auguri di un Santo Natale e i più cordiali saluti.

Don Ottorino

MARIA

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