Destinatario
: S.E. mons. ITALO SEVERINO DI STEFANO
S.E. mons. Italo Severino Di Stefano nacque a Llambi Campbell (Santa Fe -
Argentina) il 17.1.1923 e venne ordinato sacerdote il 21.9.1946 fra il clero
diocesano di Santa Fe.
Dopo aver lavorato per anni come vicario generale di S.E. mons. José Marozzi,
vescovo di Resistencia - Chaco, fu eletto vescovo della nuova diocesi di
Presidencia Roque Sàenz Pena - Chaco il 12.8.1963. Ricevuta la consacrazione
episcopale il 19.4.1964, iniziò il suo ministero con giovanile entusiasmo e
grande coraggio. La nuova diocesi abbracciava tutta la parte interna della
provincia del Chaco, con una estensione di 71.000 km2 e meno di mezzo milione di
abitanti: grandissime le distanze, povere le vie di comunicazione, poche le
parrocchie, pochissimi i sacerdoti, e per lo più religiosi e stranieri, come i
Padri di Don Orione, i Francescani Minori, i Redentoristi, gli Oblati di Maria
Immacolata.
Nel suo affanno di rispondere alle urgenti necessità pastorali e sociali della
sua gente, mons. Di Stefano venne casualmente a contatto con la Congregazione e
con don Ottorino nel 1965: si trovava a pregare sui luoghi natali di papa
Giovanni XXIII a Sotto il Monte (BG) quando incontrò un sacerdote amico di don
Ottorino, il quale lo condusse alla Casa dell’Immacolata di Vicenza. Iniziò da
allora un rapporto molto stretto fra don Ottorino e il vescovo Di Stefano, che
restò attratto dall’opera professionale dell’Istituto San Gaetano a favore dei
giovani, tanto che chiese subito collaborazione per istituire qualcosa del
genere nella sua diocesi. Don Ottorino visitò con don Aldo il Chaco nel suo 1°
viaggio in America Latina, e nel 1967 partì da Vicenza il primo gruppo di
Religiosi di San Gaetano destinati al Chaco Argentino.
S.E. mons. Di Stefano, dopo aver avviato nella diocesi di P.R. Sàenz Pena una
pastorale attiva e vivace, e aver dotato la diocesi di sacerdoti, strutture e
opere, l’8.11.1980 venne promosso e trasferito all’arcidiocesi di San Juan de
Cuyo, che servì con il suo caratteristico entusiasmo fino al 2000, quando si
ritirò per aver raggiunto i limiti d’età fissati dalle norme della Chiesa.
