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Don Ottorino illustra il senso della tentazione ed esorta il destinatario a lottare con fermezza. Si conserva il testo originale: è un foglio ingiallito di un blocco per appunti, scritto a mano con inchiostro sulla facciata anteriore. La firma autografa è abbreviata. Nella facciata posteriore è scritto a mano dal segretario: “A Valentino Pavan”.

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1 Nelle tentazioni non bisogna mai scoraggiarsi; ricordarsi che da soli non possiamo niente; confidare tutto alla Mamma; metterci tutta la nostra buona volontà per fuggire le occasioni e per allontanare il demonio. La tentazione è un atto di amore di Dio, che spesso non si comprende. Infatti aumenta l'umiltà, facendoci concepire un basso giudizio di noi stessi; aumenta l'amore, poiché dalla tentazione si esce o con un atto di amore o di odio. Infine la tentazione è come la grossa manovra del militare, che lo addestra alla lotta contro il nemico e lo tiene sempre pronto anche per le grandi imprese.

Lottare con fermezza, con confidenza, con gioia: ecco il tuo programma, o piccolo marmocchietto, se vuoi essere un santo religioso, tutto di Gesù e della Mamma.

Don Ottorino