L486 [10-08-1969]
10.VIII.69
Il riferimento è a Suor MAURINA CASTAGNA, che all’epoca era la superiora della Comunità delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto nella Casa di Cura Segato di Vicenza. Suor Maurina fece parte del primo gruppo di Suore che la Congregazione della Sacra Famiglia inviò in Guatemala, le quali avviarono una presenza molto significativa nella parrocchia di Estanzuela – Zacapa, accanto ai nostri Religiosi.
L486,1 [10-08-1969]
1. Carissimo Don Gianni Rispondo alla tua del 14-VII con un po’ di ritardo causato dal solito movimento estivo. Grazie delle espressioni fraterne in essa espresse e delle notizie inviate. Spero entro qualche settimana potervi notificare il nome (o i nomi) del rinforzo che vi invieremo. Da parte mia, sebbene il caldo mi abbia atterrato, tengo sempre il cuore tra voi ed i vostri problemi sono e saranno sempre anche i miei. Come sapete vi seguo giorno per giorno nel vostro lavoro ed ogni pomeriggio vi raccomando ad uno ad uno a Lui, che solo vi può aiutare. La Superiora di Casa di Cura Segato è in grandi preparativi per la partenza e continua chiederci consigli pratici. Penso che queste Religiose saranno una benedizione per le anime e per voi. Denaro?... Come faccio ad avvicinare Maltauro? Prima di partire per l’America non sono riuscito ad avvicinarlo. L’ho tempestato di telefonate e sono arrivati i due milioni e mezzo. Altrettanto denaro te lo ha dato dieci mesi fa. Ora ha avuto un piccolo rovescio di lavoro nella costruzione di Olivotto (un temporale ha prodotto danni per 250 milioni... la costruzione era appena terminata). Da quando sono tornato dall’America non sono riuscito ad avvicinarlo. Credo sia meglio una tua lettera, che esprima la situazione senza specificare la cifra e senza dire che si tratta della abitazione. Digli che altrimenti sei costretto a sospendere i lavori. Godo nel sentire che Don Ugo prosegue nel lavoro della sala, che Severino e Lino continuano con gioia il loro studio e spero che Don Leonzio stia bene nonostante me lo veda sempre dinanzi agli occhi immerso nel sudore. Perdona queste righe scritte in fretta. Spero presto inviare una lettera un po’ più decente con notizie più dettagliate, anche sulla nostra famiglia. A te intanto e a tutti i fratelli un caloroso abbraccio.Don Ottorino
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