L538 [23-05-1969]
23.V.69
Il riferimento è ai religiosi Antonio Ferrari e Antonio Zordan: i due erano impegnati tutta la settimana nella Scuola Politecnica, ma don Ottorino li aveva spinti a visitare i villaggi della campagna nei giorni festivi.
Il riferimento è a don Pietro Martinello.
Don Ottorino applica a se stesso l’affermazione paolina, in forma libera e inesatta, di 1Cor 9, 27 che così suona nel latino della Volgata: “... ne forte, cum aliis praedicaverim, ipse reprobus efficiar”.
L538,1 [23-05-1969]
1 Mio carissimo Don Lino Sapessi quanta gioia tu mi hai procurato con la tua fraterna apertura e con lo spirito ottimo che hai dimostrato nei giorni che ho avuto la grazia di stare con voi! Grazie, mio caro Don Lino, e continua con gioia il tuo cammino, con il programma che insieme abbiamo tracciato. Metti in preventivo le inevitabili difficoltà, ma sappi che ogni giorno ti seguo con la preghiera e con l’affetto. I tuoi dolori sono i miei. Sono ammirato del grande sacrificio che dovete compiere e sono certo che Dio non vi abbandonerà anche se dovrete passare qualche altra oscura galleria. Sostieni specialmente i due Assistenti che lavorano con te. Aiutali a compiere un po’ di apostolato esterno. Anche qui ho spinto i due Antonio a fare altrettanto e ad uscire alla domenica nel campo. Cercate di fare un po’ di catechismo anche ai piccoli che avete in casa. Qui alla Scuola Politecnica fanno due ore di religione alla settimana per ogni corso. Don Piero fa anche sei ore di scuola in un giorno. Catechismo cercate di farne più che potete anche nelle Cappelle. Mons. Rodolfi aveva un motto: "Catechismo, catechismo". Salvate quelle moltitudini che io non posso dimenticare e porto nel cuore, insegnando loro a conoscere e ad amare il Cristo. Prega tanto anche per me affinché: ‘dum aliis predicavero reprobus efficiam’. Un fraterno abbraccio.Tuo Don Ottorino
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