L554 [06-11-1971]
6.XI.1971
Don Luigi Furlato aveva inviato a don Ottorino una lettera il 1.11.1971.
L554,1 [06-11-1971]
1 Carissimo Don Luigi Ho appena letto la tua lettera e con gioia rispondo. Anzitutto ti ringrazio per l’affetto che ti lega a questo povero tuo fratello e ti assicuro che in questi ultimi tempi ho sentito molto la mancanza della tua presenza. Ci sono state tante difficoltà, specialmente con i giovani religiosi. Parecchi ci hanno lasciato. Alla fine però si è riscontrato un crescere nello spirito che ci ha fatto benedire la croce. A voce ti dirò ogni cosa. Quando verrò? È quello che mi chiedo anch’io. Se tarda ancora il permesso per Orfano, non credi sia più conveniente che io venga dopo il caldo di febbraio in modo da poter affrontare con calma anche i problemi dell’Argentina? Venire nel periodo natalizio credo non si concluda niente. Attendo tuo prezioso consiglio. Inoltre ai primi di dicembre verranno a Vicenza anche Zordan e Ferrari, e sarebbe bene che io fossi qui con loro. Io pensavo di poter venire in novembre, e per Natale essere a casa. Ora penso questo sia impossibile. Intanto tu scrivi ad Orfano e fatti portare tutto quello che ti necessita. Se credi conveniente che io rimandi il viaggio, manda pure Gianni in Italia nella data stabilita. Con molta probabilità spero poter mandare da te (tieni segreta la cosa fino a notizia ufficiale), dal 17 dicembre all’8 gennaio, Don Guido e Don Venanzio perché tu li possa inoltrare presso i Salesiani di S.Paolo per studiare come si organizzano gli incontri giovanili e come si fa la direzione spirituale di questi giovani. Ho già trovata una persona che paga loro il viaggio. Lunedì (8) torna Don Aldo dal Guatemala e spero sia d’accordo. Si tratta di un aereo speciale a prezzo speciale. Concludendo: forse venire in febbraio o marzo quando Orfano è già orientato un pochino penso sarà meglio. Attendo tua risposta. Per il resto continua ad essere unito. Preparati per l’Argentina, ma non pensare di restare fino alla vecchiaia. Ti sarò vicino e spero ricevere da te l’olio degli infermi. Continuiamo a lavorare solo per Lui e la nostra buona Mamma ci sostenga in quest’ora tanto difficile e ci aiuti a sostenere le necessarie prove dell’amore. Un fraterno abbraccio.Tuo Don Ottorino
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