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647 Lettera alla signorina Pulcheria Meneghini

Il nome della destinataria non è indicato nella lettera, conservata in archivio nel fascicolo della corrispondenza destinata alle sorelle Meneghini. La presunzione che la destinataria sia Pulcheria è dovuta al fatto che era la sorella minore che si interessava personalmente dell’amministrazione dell’azienda familiare.

L647 [27-03-1956]

Don Ottorino, come ringraziamento per un aiuto, insiste sulla necessità di essere tutti strumenti docili nelle mani di Dio per corrispondere alla sua paterna predilezione.
Si conserva la lettera originale: è un foglio piccolo, con l’intestazione dell’Associazione, dattiloscritto su ambedue le facciate. La firma autografa è completa.

27 marzo 1956

Le parole ‘non essere ringraziata’ sono sottolineate nel testo originale.

L647,1 [27-03-1956]

1 Gent.ma Signorina,
mi trovo in un serio imbarazzo. Mi sembra di rivederLa in quella sera nella quale Lei diceva: "Per conto mio preferisco non essere ringraziata ...". Come devo diportarmi? So che cosa devo fare: mi rivolgerò al Signore e Lo pregherò che pensi Lui a ringraziare. In tal modo ho assecondato il Suo desiderio e compiuto il mio dovere. Credo che il Signore ci abbia prediletti in un modo specialissimo. Tanto noi come voi non siamo che dei poveri strumenti nelle mani di Dio ed unica nostra preoccupazione deve essere quella di essere docili affinché il bene non venga diminuito o ritardato per la nostra incorrispondenza. Fin dall’eternità Dio nella Sua immensa Sapienza aveva prestabilito questa nostra fraterna collaborazione e, nonostante la mia insufficienza ed incorrispondenza, Egli sta realizzando i Suoi disegni di Amore e di Misericordia per le anime. In Paradiso comprenderemo la grandezza della nostra missione, ed il privilegio immenso avuto da Dio. Siamo oggetto di una predilezione, dobbiamo perciò corrispondere degnamente alla Grazia di Dio. Per noi la santità deve essere l’unico sogno ed il raggiungimento di essa sarà facile lasciandoci docilmente portare dalla mano paterna di Dio. Perdoni la fraterna effusione causata dalla mia impossibilità di ringraziare come avrei dovuto. Implorando su Lei e sulla Sorella le più elette Benedizioni del Cielo, fraternamente saluta... (e ringrazia... !?!).

Obblig.mo

Sac. Ottorino Zanon

DIO sapienza di..

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