Questa annotazione di don Ottorino è scritta sulla facciata anteriore della cartolina.
DT 1961,2


APPUNTI DI CRONACA di alcune giornate a Roma
12-20 dicembre 1961
INTRODUZIONE CRITICA
Don Ottorino si impegnò nel
1961 per la stesura del testo definitivo delle Costituzioni, iniziata il giorno di Santo Stefano
dell’anno precedente e completata in febbraio nella colonia agricola di Grumolo delle Abbadesse
(VI), e per la loro approvazione da parte del vescovo diocesano, con previa revisione da parte
della Congregazione dei Religiosi.Per
questo motivo durante quei mesi si recò per ben otto volte a Roma, dapprima per avvicinare
esperti in diritto canonico, come S.E. il card. Arcadio Larraona, l’amico mons. Alberto Bovone,
padre Anastasio Gutierrez dell’Università del Laterano, i padri Elio Gambari e Ladislao Ravasi
della Congregazione dei Religiosi, don Giampietro Pozzi dell’Istituto Orientale.
Gli appunti si riferiscono alle giornate dal 12 al 20
dicembre 1961 a Roma, cioè durante l’ultimo viaggio di quell’anno quando la Congregazione dei
Religiosi concesse il nulla osta per l’approvazione.
Sono annotazioni molto telegrafiche, che riferiscono principalmente l’attività
instancabile di don Ottorino e la sua tenacia per ottenere qualcosa che riteneva importante per
la Congregazione.Il testo è autografo,
scritto con una penna a sfera su tutte e due le facciate di una cartolina postale con l’immagine
di S.S. Giovanni XXIII, e in parte sulla facciata anteriore di un foglio protocollo a righe.
All’inizio del foglio protocollo è posta in
rosso la parola ‘Esorcismi!!!’, aggiunta da un’altra mano; nel retro si trovano appunti relativi
al cammino fatto dal testo delle Costituzioni per l’approvazione, appunti stesi da don Luigi
Furlato in base, evidentemente, al racconto di don Ottorino.
Il testo stampato riproduce fedelmente l’originale,
apportando qualche lieve correzione nell’ortografia e nella disposizione dei paragrafi per
dargli maggiore chiarezza, e tralasciando le sottolineature, tipiche e frequenti negli appunti
di don Ottorino. In nota si aggiungono
brevi dati biografici delle persone nominate da don Ottorino.
Roma 20 - XII - 1961
Ore 11,12
Deo et Mariae Gratias
***
Retro della cartolina. Nel testo originale tutta l’espressione è sottolineata con doppia linea.
P. LADISLAO RAVASI passionista era, all’epoca, impiegato presso la Sacra Congregazione dei Religiosi. L’indicazione del suo nome era stata fatta a don Ottorino dal confratello P. Pierluigi Torresin, originario della diocesi di Vicenza, nel cui seminario vescovile aveva iniziato gli studi.
Il card. VALERIO VALERI, nato a Santa Fiora (Grosseto) il 7.11.1883, ordinato sacerdote il 21.12.1907 e consacrato vescovo il 28.10.1927, venne promosso cardinale da Pio XII nel concistoro del 12.1.1953, e all’epoca era prefetto della Sacra Congregazione per i Religiosi. Morì a Roma il 22.7.1963.
Don GIAMPIETRO POZZI era, all’epoca, impiegato a Roma presso la Sacra Congregazione per la Chiesa Orientale con l’ufficio di scrittore.
P. ANASTASIO GUTIERREZ, claretiano spagnolo, era insegnante di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Era un giurista esperto e stimato, che ricoprì anche l’incarico di decano della facoltà e pubblicò opere di valore nel campo giuridico e sulla vita consacrata.
DT 1961,3
1.Tutto per te, mio caro Gesù. (Giornate campali) Cronaca12.XII.1961 Arrivo a Roma.Convento Passionisti.Padre Ravasi : “Ancora niente dal S. Ufficio".13.XII.1961 Mons. Bovone assicura che il S. Ufficio ha spedito.Padre Ravasi scopre il fascicolo: giaceva dal 15.XI tra le carte dei Religiosi.
Manca una carta ove si dice: le osservazioni del S. Ufficio. Si va al S. Ufficio: Misterium! Promessa di interesse e di rispondere a Mons. Bovone.15.XII.1961 Mons. Bovone: il S. Ufficio telefona che tutto è già stato consegnato. 16.XII.1961 Con Mons. Bovone dai Religiosi. P. Ravasi è assente. Si va dal Superiore: aveva preso le parolacce per telefono dal S. Ufficio per questa trascuratezza. Fa il terremoto. Andiamo a rovesciare tutti gli uffici (Superiore, Mons. Bovone ed io). Povero frate il primo che gli capitò tra i piedi! “La colpa è nostra - disse - bisogna provvedere".
Una giornata 18-XII-1961

Ore 5,45 Sveglia.Meditazione, Santa Messa, colazione, Breviario fino a Compieta.
Ore 10 Lettura spirituale. 10,45 Sacra Congregazione dei Religiosi: delusione... “Vedremo domani... se verrà il Cardinale. Domani cercherò di darle le osservazioni". Chiedo con insistenza una copia fotostatica.Passo dal Comm. Paschetta: interessa il segretario del Cardinale Segretario di Stato. Parlo con lui.Ritorno da Mons. Bovone. Passa lui dai Religiosi e non trova l’interessato.Ordine: il Cardinale Valeri vuole il decreto per firmarlo. Vengo a sapere che domani il Cardinale andrà dal Santo Padre e non verrà in Congregazione.Pomeriggio. Per breviorem.Padri Gesuiti: giurista, viene uno che mi conosce, interpella, non sanno rispondere: “È un modo per cavarsela del consultore; non lo sa neppure lui...".Don Pozzi all’Orientale. Telefona Mons. Bovone che non trova P. Ravasi.Padre Gutierrez ... - Ritorno ore 21, ceno e mi metto a scrivere. Negli intervalli le corone. - Amen. Ogni giorno così.
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