SS19[senza data]

7.XI.1949
Il titoletto non c’è nel testo originale, ma è la sintesi del tema proposto.
“Il servizio del monaco è l’obbedienza”. È indicata la fonte: Miniera
Ignaziana, vol. II, pag. 814.
“Sono veramente monaci quelli che sono disposti a non voler niente”.
SS19,1[senza data]
1 L’obbedienza del Religioso. S. Bernardo si domandava da solo: Qual è la caratteristica del religioso? “Ministerium monaci est oboedientia”. S. Fulgenzio: “Illi sunt vere monaci qui parati sunt nihil velle”. Natura dell’obbedienza. Che cosa è: spontaneo e ragionevole sacrificio della propria volontà. A chi si obbedisce: a Dio. Chi obbedisce: l’inferiore (dinanzi al superiore siamo inferiori, anche se fosse più giovane…). Eccellenza dell’obbedienza. È la più perfetta delle virtù morali. È migliore del sacrificio. È custode di tutte le virtù. Senza obbedienza nessun atto di virtù è meritorio. L’obbedienza trasforma in atti di virtù e in meriti gli atti comuni.
14 .XI.1949
CONSACRAZIONE obbedienza
CONSACRAZIONE religioso
Il titoletto non c’è nel testo originale.
La citazione è tratta dalla lettera di San Giacomo 3,7.
Nel manoscritto originale questa citazione e la precedente sono sottolineate di fianco con due linee verticali.
SS19,2[senza data]


19.XII.1949
Moderare la lingua. Il corridore esercita le gambe alla corsa. Il medico l’orecchio… Il chirurgo la mano… E noi? Con quale organo specifico eserciteremo l’apostolato? La lingua. S. Giacomo: “L’uomo doma, con la sua arte, le bestie più feroci, gli uccelli e i serpenti, ma non riesce a domare la lingua”. S. Agostino: “La lingua è una fornace che bolle sempre: ora tramanda parole accese d’impazienza; ora parole focose d’ira e di sdegno; ora parole di vanità; ora parole oziose; ed ora scaglia parole offensive contro la carità” (commento, pericoli, danno).
PREGHIERA pratiche di pietà
ESEMPI vari
“Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, e una porta di giudizio alle mie labbra” (Salmo 140,3).
SS19,3[senza data]
3.San Giovanni Crisostomo osserva che Dio, conoscendo questo nostro lato debole, l’ha messo al coperto di due mura: labbra e denti. Il piede è libero così la mano… L’abate Agatone portò per tre anni in bocca un sassolino… Mezzi: 1) Domandare a Dio come Davide: “Pone, Domine, custodiam ori meo, et ostium (una porta) circumstantiae (di giudizio) labiis meis”. S. Agostino: “Il cavallo non doma se stesso, così per domare l’uomo e la sua lingua si richiede l’opera di Dio…”. 2) Buona volontà (Direttorio Sacram., vol. 2°, n. 204). Seminario - coro - refettorio - letto - parlatorio…
3.I.1950
ESEMPI vita dei Santi
Il titoletto è sottolineato, come la maggior parte delle parole di questo schema, e a volte anche con doppia linea.
SS19,4[senza data]

30.I.1950
ESEMPI apostolo
APOSTOLO
Il titoletto non c’è nel testo originale.
Forse don Ottorino allude alla folgorazione missionaria che ebbe davanti al trittico della cappella del seminario quando frequentava ancora il secondo corso ginnasiale.
L’allusione è a Lc 9,54, dove la frase è pronunciata da Giovanni e da Giacomo, e non da Pietro.
La frase è contenuta nell’episodio della tassa per il tempio, narrato in Mt 17,24-27.
Questa frase di Pietro è riportata in Gv 13,37.
Don Ottorino cita a senso due passi del vangelo di Matteo in 28,19 e 10,17.
Gli ‘uscenti’ erano i giovani dell’ultimo anno di qualificazione presso l’Istituto San Gaetano e costituivano un gruppo che veniva seguito con cura particolare.
SS19,5[senza data]

27.II.1950
MISSIONI vocazione missionaria
ESEMPI vocazione
GESÙ
Di questa traccia si trova solamente il titoletto, senza alcun sviluppo.
Il titoletto non c’è nel manoscritto.
I due ultimi verbi sono da intendere, probabilmente, come un invito rivolto agli Assistenti perché riferissero sul comportamento dei ragazzi e giudicassero loro stessi sul da farsi.
SS19,6[senza data]

Venerdì, 11.I.1952
Umiltà.
Giovedì, 17.I.1952
Qualità di un Assistente. Autorevoli. Timorati di Dio. Giusti. Non avari… Riferiscano… Giudichino…
DIO amore a Dio
DIO amore di...
DIO cuore di...
DIO bontà
di...
CONGREGAZIONE assistente
