Anche per questa traccia don Ottorino si servì del libro segnalato nella traccia precedente.
SS30[12/1967]




SS30,1[12/1967]
1 Piccola comunità della diaspora, non ancora consolidata, pericolante e perseguitata. Formata da ebrei e da pagani simpatizzanti degli ebrei che frequentavano la sinagoga. Rimasti senza Paolo e Silvano che avevano dovuto interrompere a Tessalonica la loro attività per la sommossa suscitata dai giudei. Le energie che possono tenere in vita quella comunità povera sono: fede, carità, speranza. Fede: “operante” (1,3). Carità: che fa capaci di quelle opere e fatiche che infondono dinamismo (1,3) e vita alla comunità. Speranza:“aspettazione” del Signore (1,10), aspettazione piena di amore e di profonda nostalgia. Poter essere “col Signore”: ecco la sintesi di ogni consolazione e beatitudine.PAROLA DI DIO
COMUNITÀ
SS30,2[12/1967]
2 Dopo il saluto e l’augurio di pace. “Ringraziamo sempre Dio per tutti voi nelle nostre preghiere”. Paolo prega ringraziando. Sa riconoscere Dio nelle comunità e nelle anime e ringrazia Dio. Non essere miopi vedendo solo i difetti. Saper vedere il bene e senza esagerare il male. II cristiano dovrebbe sempre ringraziare Dio e ringraziarlo per tutto. “Rendete grazie per ogni cosa; ché questo è il volere di Dio per noi, nel Cristo Gesù” (5,18). È da pagani “non dar gloria a Dio né rendergli grazie” (Rom. 1,21).DIO
SS30,3[12/1967]
3 “Poiché ricordiamo ininterrottamente davanti a Dio nostro Padre, le opere della vostra fede, le fatiche della vostra carità, la costanza nella vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo”. Continua in Paolo il bisogno di ringraziare costantemente, perché vede Dio agire ovunque. II suo ringraziamento fiorisce dal vivo ricordo. Si impara a ringraziare Dio ricordando spesso le grandi cose fatte da Dio a noi. Questo è possibile soltanto se lo Spirito Santo ci illumina, ci risveglia l’attenzione e ci insegna a ricordare. Quando in una comunità Dio è all’opera e Gesù Cristo vi agisce mediante lo Spirito Santo, in essa fioriscono la fede, la carità e la speranza. Queste virtù poi si manifestano anche all’esterno: La fede nelle sue opere. Una comunità che vive di fede riuscirà a realizzare opere tali che sembrerebbero impossibili.DIO Padre
VIRTÙ
fede
SS30,4[12/1967]
4 2) La carità si manifesta nelle sue fatiche: a)La quotidiana preoccupazione per i fratelli, le vane forme di dedizione e di servizio: aiutare i poveri, insegnare un mestiere… b)Tutte le vane forme di apostolato: catechismo, confessioni, amministrazione dei Sacramenti… 3) La speranza si manifesta nella sua costanza: a)nei momenti di stanchezza fisica b) negli insuccessi c) nelle persecuzioni, calunnie…CARITÀ
VIRTÙ
