40 Fratellanza con Cristo

SS40[28/12/1959]

È lo schema di un incontro spirituale con i Religiosi sul tema della fratellanza con Cristo, tenuto nella casa di Tiro a segno ad Asiago (VI) il 28 dicembre 1959, durante le vacanze natalizie.
Si conserva il testo originale: sono due fogli grandi a quadretti, scritti a mano con penna biro – e alcune aggiunte con matita – sulle prime tre facciate, con abbondanti sottolineature ed alcune cancellature e correzioni. Nel manoscritto non c’è la data.

Don Ottorino pone erroneamente “Efesini 2,7”.

L’espressione, conclusione di tutto il primo punto dell’incontro, è scritta con caratteri molto grandi e sottolineata con tre linee rosse. Sotto poi aggiunge: “È amando gli uomini che si impara ad amare Dio (De Foucauld)”.

SS40,1[28/12/1959]

1 Fratellanza con Cristo
Dio Padre mi vuole figlio. Dio palpitava d’immenso amore per me fin dall’eternità, era ansioso di darmi la vita, di sentire il mio cuore palpitare d’amore per Lui. La mia figura però sarebbe stata deforme, mostruosa, a causa del peccato. Il Padre vuole un figlio, non un mostro. La bontà paterna manda il Verbo. Perché potessi divenire figlio suo, il Padre mandò il Verbo, figlio “ab aeterno”, perché divenisse fratello mio. “E il Verbo si è fatto carne e abitò tra noi” (S. Giov. 1,14). Questo comportò l’ “exinanivit semetipsum, formam servi accipiens” (Fil. 2,7). Il Figlio mi porta al Padre. Sapeva che sarebbe venuto in casa sua ed suoi non lo avrebbero accolto (S. Giov. 1,11), ma mi desiderava cosi ardentemente come fratello che volle l’oblio della croce per unirmi a sé e al Padre. “A quanti l’hanno ricevuto, diede loro il potere di diventare figli di Dio” (S. Giov. 1,12). “Per puro amore, Egli ci ha predestinati ad essere figli adottivi, per mezzo di Gesù Cristo” (Efesini 1,5). Sono fratello di Gesù

DIO paternità

di...

DIO amore di...

DIO cuore di...

DIO bontà

di...

DIO amore a Dio

GESÙ

incarnazione

GESÙ

“Nulla è voluto se prima non è conosciuto”: è un principio della sana filosofia.

Mc 9,7.

“Senza di me non potete fare nulla” (Gv 15,5).

“La fede senza le opere è morta” (Giac 2,26).

“Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt 6,33).

Don Ottorino cita liberamente da Mt 6,25-30 e da Lc 22,35.

SS40,2[28/12/1959]

2 Mio dovere
1) Credere: Conoscere (“nihil volitur quin praecognitur” ): leggere i libri santi: Vangelo. Adeguata cultura religiosa circa le principali verità di fede, così da approfondirle e gustarle. Umiltà - semplicità - preghiera - penitenza. In pratica: aderire ciecamente a questa verità: Ho un Padre, ho un Fratello. “Questi è il mio Figlio diletto, ascoltatelo” (Trasfigurazione). Che darò alle anime se non credo? Almeno avessi fede come un granello di senapa!... Eppure Gesù ha detto: “Sine me nihil potestis facere”. Che cosa pretendo di operare nell’apostolato, se non ho una fede viva ed operante? “Fides sine operibus mortua est” (S. Giacomo). 2) Fidarmi: “Quaerite primum regnum Dei et iustitiam eius et haec omnia adicientur vobis...”. ”Non preoccupatevi di ciò che mangerete... Perché dubitate uomini di poca fede... Quando vi ho mandati, vi è mai mancata qualche cosa?”. Dio ci guida attraverso gli eventi.

VIRTÙ

fede

VIRTÙ

umiltà

APOSTOLO missione

VIRTÙ

“Volere le stesse cose, non volere le stesse cose”: è la massima con cui gli antichi autori latini esprimevano l’amicizia.

“Ecco la serva del Signore” (Lc 1,38).

“Non vi chiamo più servi, ma amici” (Gv 15,15).

Gv 4,34.

SS40,3[28/12/1959]

3 3) Amare:
Vivere: 1) In Lui: tralci e vite (grazia). Siete carne e ossa di Cristo (S. Paolo). 2) Per Lui: ”Idem velle, idem nolle” Paolo, servo di Cristo... “Ecce ancilla Domini...” 3) Con Lui: “Iam non dicam vos servos sed amicos” Gesù: amico, maestro, medico, modello. Modello: - di amore verso il Padre - di unione col Padre - di adesione alla volontà del Padre: “Mio cibo è fare la volontà del Padre”

CARITÀ

GESÙ

unione con...

GESÙ

fratello

GESÙ

imitazione

GESÙ