122 Il Religioso

SS122[14/11/1965]

È una breve sintesi sulla figura del Religioso della Congregazione, ripetendo concetti già espressi in note precedenti, scritta davanti al crocefisso il 14.11.1965. Si conserva il testo originale: sono 5 fogli ingialliti, staccati da un blocco per appunti, numerati, scritti con penna biro sulla facciata anteriore, con abbondanti cancellature e correzioni e alcune sottolineature. La data della stesura è stata aggiunta a mano dal segretario.

SS122,1[14/11/1965]

1 Il Religioso Perché sei venuto Non a caso, mio caro amico, tu sei apparso sopra questa terra. Fin dall’eternità Dio ha tracciato per te un piano meraviglioso. Come un calice d’oro consacrato solo al servizio divino, così ha pensato a te, interamente donato a Lui. Ti ha creato affinché in un mondo pervaso di materialismo tu potessi dare un luminoso esempio di cristianesimo integralmente vissuto, senza compromessi. Ecco perché ti ha chiamato, attraverso provvidenziali circostanze, a consacrare la tua vita nella Pia Società San Gaetano. Ti sei messo interamente a disposizione di Dio e Dio ti manderà in mezzo agli uomini, a richiamarli all’osservanza del grande comandamento della carità e all’accettazione del sacrificio del lavoro quotidiano come mezzo di espiazione e di santificazione. Andrai nelle parrocchie bisognose di clero, accosterai ogni categoria di persone, penetrerai negli ambienti di lavoro, ma dovrai restare sempre un calice d’oro, cioè dovrai sempre risplendere della luce delle anime consacrate.

CONGREGAZIONE appartenenza

CONSACRAZIONE religioso

SS122,2[14/11/1965]

2 L’uomo
Ricordati che il primo contatto di un apostolo con gli uomini è sempre un contatto umano. Di qui la necessità di curare in te con diligenza la tua formazione umana, perché una mancanza per difetto o per eccesso nel tuo comportamento non danneggi il messaggio divino che tu porti agli uomini. Per allacciare il contatto con i vicini e con i lontani devi perciò presentarti come persona distinta, compita nel tratto e nelle maniere. Devi evitare: l’egoismo, l’asprezza, l’autoritarismo, l’ironia e il pessimismo. Devi avere: 1) una grande bontà, una continua letizia, e nel volto un perenne sorriso; 2) nel pensare: larghezza di vedute; 3) nel parlare: linguaggio interessante, equilibrato, aderente alla realtà e aggiornato. 4) nell’agire: prudenza, coraggio e costanza.

APOSTOLO uomo

SS122,3[14/11/1965]

3 L’uomo di Dio
Se vuoi essere un vero apostolo devi sforzarti di vivere in continuo contatto personale e cosciente con Dio, preoccupandoti di una sola cosa: fare solo, sempre e bene la Sua volontà. Accetta la Madonna per Madre e lasciati guidare da Lei per l’aspra via della rinuncia e dell’annientamento del tuo io. La Madonna ti condurrà per la via del Calvario e ti farà incontrare con Gesù, tuo maestro, amico, e fratello. Ai piedi della croce imparerai la preziosità del dolore e non solo lo accetterai, ma arriverai a desiderarlo e a cercarlo con atti volontari di penitenza che offrirai a Dio ogni giorno, per riparare le tue miserie e per salvare le anime. Incomincerai così a celebrare ogni giorno la tua Messa, per unirti meglio alla Messa di Gesù.

APOSTOLO uomo di Dio

MARIA la nostra buona mamma

CROCE

PENITENZA

APOSTOLO salvezza delle anime

EUCARISTIA S.Messa

SS122,4[14/11/1965]

4 L’obbedienza
La virtù dell’obbedienza può essere capita, vissuta e goduta solo se tu ti sforzerai di arrivare a tal grado di unione con Dio da stare quasi abitualmente concentrato e assorbito in Lui. Un religioso che voglia vivere da vero consacrato a Dio non ha un solo istante che possa dire suo, poiché tutta la sua vita è regolata indipendentemente dalla sua volontà. Tu devi in ogni azione cercare la volontà di Dio che ti verrà espressa dal regolamento, dai superiori, da Dio stesso al quale tu ricorrerai continuamente per avere luce. Non sarà questo un annientamento della tua personalità, anzi la tua personalità sarà potenziata, poiché Dio ti metterà nel luogo e nelle circostanze da Lui volute affinché tu possa compiere le grandiose cose che Lui e solo Lui vuole compiere con te. La vita di obbedienza non può essere capita da chi non vive in intima unione con Dio. Un religioso che comprende e vive la virtù di obbedienza pregusta il paradiso; chi invece la vive solo parzialmente riduce la sua vita ad essere insopportabile ed inumana.

CONSACRAZIONE obbedienza