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1 Il Santo Rosario

Il titoletto è sottolineato nel testo originale.

O1[…]

È una riflessione spirituale sull’importanza del Santo Rosario, stesa in forma abbastanza completa. Potrebbe essere stata una esortazione fatta da don Ottorino, già suddiacono, quando si trovava ancora in seminario. Si conserva il testo originale: sono le pagine 48-50 di un quaderno a quadretti, con copertina nera, riservato nelle pagine precedenti per gli appunti di diritto ecclesiastico, scritte con inchiostro, con alcune correzioni e sottolineature. Alla fine c’è uno schema riassuntivo e breve, scritto con matita.

Santo Rosario

O1,1[…]

1 Era il sec. XIII, il secolo dell’ingenua santità, il secolo di San Luigi IX re di Francia, di San Francesco d’Assisi, di San Domenico, di San Tommaso d’Aquino.
L’inferno, quasi per reagire contro questa ondata di santi, suscitava l’eresia degli Albigesi. In molte parti della cristianità, ma in modo particolare nel mezzodì della Francia, essi scorrazzavano, tutto mettendo a ferro e a fuoco, rovesciando gli altari, atterrando le chiese, sgozzando i sacerdoti. Nulla valeva contro questo torrente devastatore: non lo zelo dei vescovi e dei principi cristiani, e neppure l’autorità del Papa.

CHIESA

CROCE

ESEMPI vita dei santi

Quest’ultima frase, che forse si riferisce a un esempio, è sottolineata nel testo originale.

Quest’ultima frase, che forse si riferisce a un esempio, è sottolineata nel testo originale.

O1,2[…]

2 San Domenico, pieno di zelo e di fede, annunziava la parola della vita, smascherava l’errore, confermava la verità con la forza dei prodigi, ma sebbene avesse speso sette anni in questo faticoso apostolato, pure continuavano minacciosi i pericoli e le insidie.
Un giorno, mentre il Santo, afflitto più del consueto, pregava fervorosamente, si vide apparire innanzi la Vergine. Con materno affetto Ella gli porse la corona del Rosario dicendo: “Questa, o Domenico, è la devozione che devi diffondere tra i popoli, quale mezzo validissimo a dissipare le eresie, ad estinguere i vizi, a promuovere le virtù, ad implorare la divina misericordia e la mia protezione”. San Domenico, levatosi da quella visione, somigliante a Mosè, con la luce divina in fronte, con la sicurezza della vittoria nel cuore, corse contro i nemici della religione propagando la devozione del Santo Rosario; ne ottiene un successo insperato, l’empietà fu distrutta e la fede messa in salvo. Fu la prima vittoria, e dietro a questa un’ondata di grazie ogni giorno scese dal Cielo con lo stesso mezzo a favore dei popoli, delle famiglie e degli individui.

*** Fratelli, abbiamo un concetto grande del Santo Rosario. Non vergogniamoci di tenerlo tra le mani. La nostra mamma, quando eravamo bambini, ce lo mise al collo. I nostri parenti con esso ci legheranno le mani dopo la morte. Non è tempo perduto. Don Bosco: “È il fondamento di tutta la mia istituzione”. - È fonte di fede: oggi poco crediamo. Ci invita a pensare a Dio, chiamarlo Padre, a meditare i misteri dell’incarnazione, passione e morte di Cristo... Visione di Frate Leone. - È scuola: la fede senza le opere è morta. a) Vita laboriosa: a Nazaret vita laboriosa, esempio di Madre, Padre, Figlio. b) Rassegnazione nel patire: non vorremmo patire. Gesù agonizzante, flagellato e con la corona di spine ci insegna a portare la nostra croce. c) Aspirazione al Paradiso. Quanto è bello vedere una famiglia inginocchiata alla sera davanti all’immagine della Madonna col Rosario in mano. Non è possibile che la Vergine non assista quella casa, anche nei momenti più neri. Quelle 50 volte che si ripete: “Santa Maria, prega per noi”. Preludio. Fonte di fede – Frate Leone. Scuola. Mezzo per impetrare grazie (esempio: corona di noccioli neri). Conclusione: nelle famiglie... stringiamoci.

PREGHIERA rosario

VIRTÙ

fede

FAMIGLIA