Lettere > Lettere ad un amico liceale in seminario > 11 Lettera a Florindo Lucatello del 15 febbraio 1936.

11 Lettera a Florindo Lucatello del 15 febbraio 1936.

L11 [15-02-1936]

Il tema è quello del sacerdote zelante e santo, descritto con espressioni piene di unzione e con immagini vivaci e classiche, all’altare, al confessionale e accanto ad un morente. È una lettera autografa, scritta con inchiostro, con una grafia chiara ed alcune cancellature, su un foglio di quaderno a righe di quattro facciate, ma solamente sulle prime tre, mentre l’ultima è in bianco. Risulta incomprensibilmente sospesa, e quindi anche priva della firma. L’anno della data - 1935 - è un evidente errore dello scrivente. Il testo stampato riproduce fedelmente l’originale, mentre vengono apportate correzioni solamente per migliorare la punteggiatura e per togliere gli errori ortografici, alcune maiuscole, che nella presente lettera sono particolarmente abbondanti, e le sottolineature. Seminario, 15-II-1935

L11,1 [15-02-1936]

1. A mio fratello, che ha 45 giorni. Fratello mio carissimo,tu forse mi rimprovererai il tempo che ora spendo per scriverti, ma perché vorresti essere così rigoroso sapendo quanto bene io ricavo da questi colloqui spirituali? Tu sai che una barchetta in braccio alle onde impetuose, se non spinta continuamente, ritorna indietro deludendo così tutti gli sforzi del povero remigante. Talvolta ci verrebbe il desiderio di porre il remo e di riposare alquanto (come facciamo noi quando ci concediamo qualche mondanità), ma purtroppo è tale la corrente che, senza accorgercene, ci troviamo più indietro del punto di partenza. Dico ‘senza accorgercene’ poiché quando si è in barca e si segue la corrente sembra d’essere fermi, specialmente se la corta vista ci impedisce la riva.Ecco perché io, invece di posare il remo, cerco uno sfogo alla stanchezza ed una spinta a procedere in questi poveri scritti sconclusionati e scorretti.A me spesso fanno più bene questi sfoghi che non una mezz’ora di meditazione. So poi di scrivere ad un vero fratello che sa compatire la mia nullità e di tutto si serve per meglio conoscermi e guidarmi al bene.Di che io parlerò? Del prete santo e di Gesù...Oh, il prete santo! Fratello mio, che cosa è un prete santo? Un angelo? Un serafino? No! È di più.

Egli s’alza presto al mattino e va in chiesa. Qui innalza a Dio il primo inno d’amore e poi si unisce all’Altissimo in un santo colloquio. Colloquio di pace e d’amore! È un’anima tutta di Gesù che offre a Lui la sua giornata e si rispecchia in Lui per togliere da sé ogni più piccola macchia. È un’anima che chiede lumi per poter lavorare con frutto, che chiede anime.Ecco poi il sacerdote salire l’altare. Tutto è pronto per il Sacrificio, ma manca la vittima. Gli angeli guardano quell’uomo che sta in piedi dinanzi all’altare e si domandano dove andrà egli a prendere la vittima. Ma ecco il ministro di Dio innalzare il suo occhio fiammeggiante d’amore verso il Cielo. Gli angeli ed i santi tremano. Gli astri e la terra vacillano, ma l’uomo divino non trema, non esita, comanda. Ed ecco sull’altare l’Agnello Divino!... Dio Creatore è lì nelle mani d’una povera creatura!... L’Immenso ed Onnipotente è in mano di un pugno di terra e forse di fango?! Il Purissimo è in mano di un peccatore!... L’Amore è in mano di chi poco ama!...

AUTOBIOGRAFIA seminario

ESEMPI santità

SACERDOZIO prete

GESÙ

unione con...

L11,2 [15-02-1936]

2. Gli angeli si prostrano dinanzi al loro Signore e non osano alzare gli occhi verso di Lui. Il Sacerdote invece è là in piedi e forse pensa ad altre cose. Forse ha a cuore il pollo che mangerà a mezzogiorno o la gita che lo aspetta o le fotografie da sviluppare o il capretto da uccidere o la stalla da pulire o il tavolo da costruire o il libro da comperare o la veste da provare, ecc. Il prete santo, però, conscio della sua dignità e della sua miseria, trema e confida. Dal suo cuore partono lampi d’amore che lo stringono sempre più al suo. Egli sente che Gesù è la sua forza ed il suo sostegno. Quando poi Gesù discende nel cuore del sacerdote!Chi può dire l’effusione d’amore che avviene tra quei due cuori accesi d’un unico ardore, d’un’unica sete d’anime?! Gesù ed il sacerdote, quale unione misteriosa! Che due cuori uniti negli ideali e nel lavoro!... Che incontro solenne!...Gesù, quanto sei buono ed amabile!!...Ma ecco il sacerdote al confessionale. Ora è un’anima sconvolta a cui il prete ridona la pace. Ora la sua mano consacrata si innalza per sciogliere i vincoli di satana. “Io ti assolvo, va in pace”. Un miserabile si getta ai piedi del sacerdote, dopo aver cercato per anni un minuto di riposo, e qui trova la pace e la gioia d’essere perdonato! Che cosa passerà in quei momenti nell’anima del santo ministro?Gesù, Anime, Sacerdote!...

DIO

SACERDOZIO prete

EUCARISTIA comunione

DIO cuore di...

L’ultima parola e la lettera stessa sono incomplete a sorpresa.

L11,3 [15-02-1936]

3. Ecco poi il sacerdote al letto del moribondo. Vecchia storia, mi dirai, fratello mio! Quand’è che noi abbiamo pensato a tutto ciò che avviene negli ultimi istanti della vita d’un uomo?

Uno si aggrava, supponiamo uno semifervoroso. I parenti corrono per il medico e poi per il prete. I demoni tentano l’ultimo colpo. Si radunano tutti i demoni del vicinato, e con figure e quadri e pensieri di disperazione e di sfiducia assalgono quel misero. Entra il medico e dichiara non esservi più speranza di guarire quella carcassa. I demoni all’udire le parole del medico raddoppiano i loro sforzi ed escogitano sempre nuove vie. Ora è l’uno che avanza, ora è l’altro. I parenti, ignorando la lotta impegnata tra gli spiriti cattivi e la Grazia, piangono disperatamente la perdita di un corpo che tosto si scioglierà miseramente.Ecco entrare ansante il prete. Che succede?!... I demoni si pongono ad una rispettosa distanza e si mordono la lingua e la coda con furore.Il prete ascolta la confessione, mentre i demoni da lontano tentano con figure volanti e con scritti, ecc., l’ultimo colpo per avere la vittima. La mano consacrata s’alza ed ecco quella schiera di demoni fuggire disperatamente.Il sacerdote dà l’Estrema Unzione mentre dal Cielo discendono veloci alcuni angeli e si collocano ai lati del moribondo. Già i cori angelici si avvicinano ed incoraggiano il mori

NOVISSIMI morte

CROCE Demonio

GRAZIA

GRAZIA Unzione degli infermi