SS110 [23/02/1964]

23 febbraio 1964
SS110,1[23/02/1964]


CONGREGAZIONE storia
SS110,2[23/02/1964]
2 Qualche mese fa il Padre Provinciale di una Famiglia Religiosa, dopo aver visitato i vari complessi dell’Opera, mi diceva: “Mi perdoni, Reverendo, ma non se ne offenda. Lei sarà intelligente, sarà un organizzatore, ma un uomo non può in poco più di vent’anni fare tutto questo... Qui c’è non solo il dito di Dio, ma anche la mano, il piede di Dio”. Ecco quello che oggi, in questa eccezionale riunione, voglio solennemente sottolineare: in questi ventitré anni abbiamo toccato con mano la continua e paterna presenza di Dio che in modo mirabile ha guidato e sorretto questa Istituzione. Se qualche cosa di buono si è potuto realizzare e portare a termine, noi tutti, membri della Congregazione, riconosciamo che a Dio solo dobbiamo lode e gratitudine. Dio tuttavia si serve degli uomini. Ed ecco il mio ringraziamento ufficiale si indirizza anzitutto all’Eccellentissimo nostro Vescovo che veramente è stato ed è il padre della Congregazione. L’ha accolta piccola pianticella appena uscita dal suolo, l’ha paternamente sorretta durante la crescita e l’ha portata con gioia ad essere un albero che già estende i suoi rami oltre i confini della nostra diocesi.CONGREGAZIONE storia
SS110,3[23/02/1964]
3 Grazie, Eccellenza, per tanto affetto. Ed un grazie particolare per l’atto di vera predilezione manifestatoci dall’Eccellenza Vostra, appena venuto a Vicenza, con il dono di Don Aldo, che fu ed è vero amico, fratello, esempio e collaboratore instancabile. Ed infine permetta che ancora una volta Le esprima la più viva riconoscenza per avere aperto ai giovani aspiranti della Casa dell’Immacolata, che di questa Istituzione saranno i continuatori e gli animatori, le porte del Seminario diocesano ove hanno potuto beneficiare della preziosa e sapiente opera dei superiori a dai professori. Ma come non rivolgere un pensiero di gratitudine a Sua Eccellenza il Prefetto, e a tutte le autorità qui presenti, che in questi anni hanno sapientemente intuito che quest’Opera si trovava nella crisi della crescenza e perciò bisognosa di comprensione e di aiuto? Sono stati veramente fratelli, e il Signore non mancherà di ricompensarli con abbondanza. Non mi soffermo a ringraziare i nostri cari benefattori: essi sono stati gli inviati della Provvidenza. Li conosco ad uno ad uno e so con quale spirito di cristiana carità hanno sorretto materialmente questa Istituzione e come sentono viva l’intima gioia di essere stati docili strumenti nelle mani di Dio.CONGREGAZIONE storia
SS110,4[23/02/1964]


CONGREGAZIONE storia