L110 [21-11-1966]
21 novembre 1966
L’accenno è alla particolare capacità di S.E. mons. Luna di proporre l’ideale vocazionale e missionario ai giovani che notava con qualità adeguate.
Il riferimento è all’incidente stradale (12.11.1966) che ebbero i due Religiosi che accompagnarono a Roma i partenti per il Guatemala e dove trovò la morte il Religioso Giorgio Pieropan.
L110,1 [21-11-1966]
1. Eccellenza Reverendissima, mi era venuta la tentazione di inviarLe una lettera in bianco con la sola firma alla fine, tanto sento l’impossibilità di esprimere tutto ciò che Le vorrei dire.La gioia della Sua venuta tra noi, la fraterna permanenza nella Sua e nostra Casa dell’Immacolata, la missione diplomatica con il Vescovo di Padova, la mossa strategica del 4 novembre in Cattedrale, i vari incontri tendenti a far perdere la pace della coscienza a povere creature innocenti, e infine il guizzare del lampo che segnò con il sangue la presenza e il sigillo di Dio… sono cose indescrivibili e indimenticabili. Le sue telefonate e, ultimo, il telegramma inviatoci da New York sono a dimostrare che un vincolo spirituale ci ha legati in modo tale che le distanze non riusciranno a separarci dal comune fraterno lavoro.Quando riceverà la presente i nostri primi missionari avranno posto il piede nella loro ‘terra promessa’. Che Dio li benedica, e mentre si sforzeranno di compiere ogni giorno il volere del Cielo possano essere di aiuto e di conforto al loro Vescovo e Padre.Vi invidio, ma la mia missione me l’ha solennemente dichiarata Lei in nome della Chiesa: preparare cartucce. E allora preghi affinché possa ammodernare l’attrezzatura dello stabilimento e dare così alla Chiesa un prodotto di cartucce sempre più potenti e numerose.L’appuntamento quotidiano è sempre il solito: nel Cuore di Gesù e fra le braccia di Maria.Un fraterno saluto e un rinnovato sentito grazie per l’affetto che ci porta.
Dev.mo
Sac. Ottorino Zanon
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