131 Cari Amici

SS131[1965]

È l’articolo iniziale del 2° numero di Unità nella Carità del 1965, con il quale don Ottorino illustra l’impegno e l’importanza degli Amici della Congregazione.
Non si conserva il testo originale, ma solamente l’articolo pubblicato in Unità nella Carità, 1965, n. 2, p. 3-5.

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1 CARI AMICI,
un giorno attraversando il cortile, qui alla Casa dell’Immacolata, incontrai uno del maestri di lavoro e lo fermai per sentire se potevo chiedergli un piacere che gli doveva costare un po’ di sacrificio. La sua risposta fu pronta e illuminata da un cordiale sorriso: “Oggi è venerdì - rispose - giornata del sacrificio, a vantaggio della Pia Società. Lei può chiedermi ciò che vuole! Sapesse... Qualche volta il Signore si diverte a regalare le sue croci proprio al venerdì, perché conosce bene che in quel giorno bisogna dirgli di sì. Ma lo faccio volentieri...”.

* * * Mi sono portato anche a Crotone, in Calabria, ove i nostri Confratelli, Sacerdoti e Assistenti, stanno lavorando su un campo di apostolato vastissimo; e mentre osservavo con gioia l’abbondante messe raccolta, il mio pensiero volò ai nostri cari Amici che con la loro preghiera e con l’offerta settimanale del loro sacrificio, stanno collaborando in forma efficacissima con i nostri Missionari. Che bello!... I battesimi, le conversioni ed il rinnovamento spirituale che il Signore anche oggi compie nelle varie zone attraverso l’opera dei nostri Religiosi - ricordatelo, cari Amici - è pure frutto della vostra spirituale collaborazione. Continuate a pregare, ad accettare con fede e amore le croci quotidiane e a seminare intorno a voi la carità di Cristo, e state certi che sarete ricordati nelle nostre preghiere.

* * * Ho fatto pure degli altri incontri, ma questa volta solo epistolari. Tuttavia, anche se manca la stretta di mano o il calore della viva voce, hanno il timbro della schietta amicizia e della vera carità cristiana. Si tratta di anime generose, le quali - venute a contatto con lo spirito della Pia Società - si sono aperte ai problemi apostolici, come fiori destati dal tepore primaverile.

CONGREGAZIONE amici

CONGREGAZIONE Case della Congregazione

SS131,2[1965]

2 Cosi si esprimeva un giovane seminarista:
“Considero per me una grazia del Signore quella di venir iscritto tra gli Amici della Pia Società San Gaetano... Mi è particolarmente gradito l’impegno di considerare fratelli i membri della Società stessa e di pregare per loro interessandomi della loro attività apostolica”. Una seconda lettera della quale devo ringraziare l’autrice, dice tra l’altro cosi: “Molte volte, conoscendo - sia pure molto sommariamente - la sua Istituzione, era sorto in me il desiderio di aiutare, di fare qualche cosa, pur rimanendo nel mio campo di lavoro. Ora che l’occasione mi si è offerta, farò il possibile per dare tutto il mio, sia pure piccolo, contributo, impegnandomi specialmente il venerdì…”. Io mi tengo sicuro che il Signore gradirà queste sincere e concrete forme di contributo spirituale e ricambierà inviando vocazioni alla nostra Famiglia Religiosa, benedizioni sopra gli Amici della Pia Società e tanti frutti di apostolato nella terra del nostri Missionari.

* * * Un’ultima cosa. A causa delle brevi righe dedicate nell’ultima pagina del bollettino precedente all’”impegno di vita” mi sono giunte richieste per una più ampia e dettagliata illustrazione. A vostra consolazione, vi posso dire che anche quello è un pane spirituale da potersi dividere fraternamente... e nei prossimi numeri mi soffermerò a trattarne convenientemente. Per ora... qualche briciola. L’“Impegno di vita” è un mezzo prezioso che il Signore ci ha suggerito per tenere quotidianamente sotto fuoco il dovere di vivere il comando della carità fraterna. Gesù stesso ha riassunto tutta la Legge nel precetto dell’amore di Dio e del prossimo, e per questo la caratteristica dei nostri Religiosi vuole essere uno sforzo di donazione totale a Dio che si rifletta necessariamente in un amore concreto e universale verso i fratelli. Oggi il mondo attende una testimonianza vissuta della carità cristiana: “Da questo conosceranno che siete miei discepoli: se vi amerete gli uni gli altri".

CONGREGAZIONE amici

COMUNITÀ

Impegno di Vita

CONSACRAZIONE offerta totale

CARITÀ

SS131,3[1965]

3 Paolo VI nell’Enciclica “Ecclesiam suam” ci ripete: “Non è forse la carità la scoperta sempre più luminosa e più grandiosa che la teologia da un lato, la pietà dall’altro vanno facendo nella incessante meditazione dei tesori scritturali e sacramentali, di cui la Chiesa è l’erede, la custode, la maestra, la dispensatrice? Noi pensiamo... che la carità debba oggi assumere il posto che le compete, il primo, il sommo, nella scala dei valori religiosi e morali, non solo nella teorica estimazione, ma altresì nella pratica attuazione della vita cristiana".
A tale scopo ogni mese, scelta dalla Sacra Scrittura, proponiamo all’attenzione di ogni Religioso una frase che parli della carità. Giorno per giorno, nelle relazioni fra noi e con quanti abbiamo occasione di trattare, ci sforziamo di attuare quello che il Signore con essa ci suggerisce. Ogni settimana poi ci ritroviamo a piccoli gruppi per un confronto fraterno, per uno scambio di esperienze, per un incoraggiamento a continuare con rinnovato impegno. Volete provare questa utile esperienza? Eccovi l’impegno di vita per aprile e maggio: - “Rallegratevi con chi gioisce; piangete con chi piange” (Rom. 12,15). - “Siate riconoscenti” (Col. 3,15). Termino la mia chiacchierata augurando, a voi, cari Amici, una buona e santa Pasqua. Che il Signore illumini di splendore le vostre piccole croci e ne faccia maturare frutti di vero apostolato.

CARITÀ