L137 [26-01-1967]
26 gennaio 1967
L137,1 [26-01-1967]
1. Eccellenza Reverendissima,gradisca i sentimenti della mia più viva gratitudine per la Sua affettuosa lettera del 28 dicembre scorso e per i paterni auguri formulatimi per il nuovo anno.Le siamo fraternamente vicini per la nuova Opera, per la quale ci ha invitati ad essere attivi collaboratori nella Sua diocesi, e può quindi immaginare la nostra gioia per le ultime notizie inviateci in proposito. Di particolare importanza mi sembra la donazione di altri due ettari di terreno da parte del Comune, perché garantisce maggiori possibilità di vita e di sviluppo per la scuola e le opere annesse. Mi è inoltre gradito rilevare l’interesse e la collaborazione dei bravi laici che La circondano, specie in un’opera così impegnativa e bisognosa di imponenti sussidi. Voglio augurarmi che al più presto siano superate le ultime difficoltà, e sia dato inizio ai lavori di primaria importanza e necessità.Mi fa pure cenno di una Sua probabile visita in Italia nei prossimi mesi; in tal caso La attendiamo con vero piacere nella nostra Casa di Vicenza, ove già ha avuto occasione di fare una rapida sosta. In ogni circostanza sarà nostro gradito ospite, e potremo così insieme stringere più intimamente la nostra fraterna amicizia e fissare concretamente tanti piccoli particolari per la nostra prima Comunità Religiosa nella Sua diocesi.In questi mesi frattanto i prescelti per questa missione cercheranno di affiatarsi e di prepararsi, secondo la disponibilità che consentono loro le attuali mansioni che devono svolgere. Ormai vedono la loro partenza sempre più prossima; infatti dopo il primo gruppo recatosi nel Guatemala nel novembre scorso, salperanno in questi giorni anche i 3 Religiosi destinati al Brasile… la prossima destinazione sarà Presidencia! Ogni Suo consiglio in merito alla loro preparazione ci sarà sempre gradito; siamo alle nostre prime esperienze missionarie nell’A.L.!Con i sentimenti della più devota amicizia La ringrazio nuovamente dei fervidi auguri, che di cuore ricambio a Lei e ai Suoi collaboratori, insieme con un particolare ‘memento’ al Signore.
Sac. Ottorino Zanon
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