L14 [04-03-1936]

Il tema è una nuova richiesta all’amico del dono della correzione fraterna e del controllo dei propositi che sottopone con molta fiducia alla sua approvazione. È una lettera autografa, scritta con inchiostro, con una grafia chiara e poche cancellature, su una sola facciata di mezzo foglio di quaderno a quadri; l’altra facciata è bianca. Il testo stampato riproduce fedelmente l’originale, ma apportando correzioni alla punteggiatura e togliendo maiuscole inutili. Seminario, 4-III-1936

L14,1 [04-03-1936]

1. Fratello amatissimo, io mi voglio convertire ad ogni costo, voglio farmi santo, ed a questo scopo ricorro anche al tuo aiuto dopo d’avermi propiziato il Cielo. Io oggi ho incominciato un nuovo regime di vita e prima di gettarmi in pieno nel mio programma ho pensato di porre tutto sotto la tua approvazione. Tu, per virtù di santa obbedienza, dovrai guardare il mio libretto, specie i canoni penali posti in fine, e dovrai con pieni poteri togliere od aggiungere a piacimento.Io avrei pensato di fare l’esame di coscienza quattro volte al giorno e poi alla sera farmi il processo e parte espiare la sera stessa e parte nel giorno seguente (quello che non si può fare alla sera). Tu mi dirai che mi rivolga al Padre. Ti dico che il Padre su queste cose mi lascia libero, ed io comando a te di impormi la tua volontà. Non ritirarti se non vuoi perdere il premio eterno dell’obbedienza. Poi ti prego di correggermi qualche volta, se mi ami, se mi vuoi caro a Gesù.Perché tu non mi dici mai niente? Lo so di non meritare una tua parola perché sono tanto cattivo. Ma, caro fratello, sapessi quanto farebbe talvolta nel mio cuore una sola parola!... un solo motto!... una sola espressione!... Ma fa ciò che ti sembra meglio poiché io desidero solo di fare la volontà di Gesù e la tua che per me è quella di Gesù.

Ormai tu sarai stanco dei miei scritti slavati e sconvolti, ma perdona!... perdona, fratello!... Di meglio non ho!...

Tuo fratello.