SS141[04/04/1972]






Cappella – Resende, 4.IV.1972
I verbi ‘giudicare… amare’ sono sottolineati nel testo originale.
SS141,1[04/04/1972]
1 Aveva diciott’anni ed era la diciassettesima volta che veniva in carcere. Tutti sentiamo di avere una parola di compassione per un giovane che per la prima volta commette un errore, ma dinanzi a quel diciottenne mi uscì invece una domanda: “Ma come mai ti sei ridotto in tal modo?”. Ed egli, con le lacrime agli occhi: “Nella vita mai nessuno mi ha voluto bene”. Tremende parole: “...mai nessuno mi ha voluto bene...”. Tutti siamo pronti a giudicare, a condannare, ma forse non siamo altrettanto pronti ad amare. Eppure su tutte le strade del mondo, con le mani tese verso di noi, migliaia di giovani invocano tacitamente con la loro miseria morale e materiale il nostro aiuto.CARITÀ
amore al prossimo
PASTORALE giovani
SS141,2[04/04/1972]
2 Saranno i giovani di oggi a condannarci dinanzi a Dio perché non ci sentivamo sufficientemente realizzati amandoli come sono, consumando con gioia la nostra giornata nel servirli e nell’istruirli. Quanti giovani dinanzi a Dio dovranno dire: “Signore, non ti ho conosciuto perché il tuo apostolo non ha avuto amore. Aveva tempo per i suoi hobbies, per le letture, per il cinema, per la televisione, per prepararsi, per realizzarsi, ma non ha trovato il tempo per fermarsi vicino a me e parlarmi con pazienza di Te. Come Ti avrei amato, o Signore, se mi avessero detto qualche cosa di più di Te e soprattutto se con l’amore mi avessero mostrato il mio Dio!...”.APOSTOLO
PASTORALE giovani
PREGHIERE al Signore
Il sostantivo ‘soddisfazioni’ è sottolineato nel testo originale.
SS141,3[04/04/1972]
3 Come possiamo dire di amare Dio, se in noi non c’è un desiderio bruciante di farlo amare specialmente dai giovani? Come è facile illuderci di amare Dio, amando invece le soddisfazioni che ci provengono dal nostro lavoro apostolico! Attualmente si sfugge dai servizi umili a favore degli orfani e dei disgraziati. È cosa, però, dolorosa non vedere più Cristo in queste povere creature e non sentire più l’intima gioia di servirle. È necessario riscoprire Cristo nel povero e sentire tutta la grandezza della lavanda dei piedi.PASTORALE giovani
DIO amore a Dio
Tutta l’espressione è sottolineata nel testo originale.
SS141,4[04/04/1972]
4 È questione di fede. La preparazione apostolica non può essere un continuo sogno di realizzazioni trionfalistiche e di velate, ma reali, soddisfazioni personali. L’apostolo è un delegato ad amare, cioè a donarsi incondizionatamente ai poveri, agli orfani, agli ignoranti. È un servo che non deve pretendere né salario, né riguardi personali. Il primo a non ricevere riguardi e salari è stato proprio Lui, Gesù, che dal Cielo è disceso per salvarci e dare a noi un esempio di come si deve amare. Se l’apostolo non ha questa disponibilità, se non ha questa sete di servire e di amare, non è di lega buona, e alle prime prove è destinato a saltare.APOSTOLO
VIRTÙ
fede
GESÙ
servo
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5 L’apostolo vero non si improvvisa. È come un giglio che si innalza a poco a poco dal suolo e solo a suo tempo fiorisce. Il giovane apostolo deve innalzarsi dalla terra, staccarsi, dividersi da ciò che è terra, senza compromessi, e solo quando si sarà alzato sufficientemente, sboccerà un fiore preparato “ab aeterno” da Dio. Bisogna staccarci dall’egoismo, bisogna avere la carità come ce la descrive S. Paolo, bisogna esercitarci nell’amore con i propri confratelli e superiori, desiderando che questo esercizio ci stritoli per renderci disponibili nelle mani del nostro Creatore e Salvatore.APOSTOLO distacco
ESEMPI apostolo
CROCE
L’espressione ‘sa trovare la strada’ è sottolineata nel testo originale.
L’espressione ‘È l’incandescenza divina’ è sottolineata nel testo originale.
SS141,6[04/04/1972]
6 Chi non si sente realizzato sufficientemente nel luogo dove la Provvidenza lo pone e non sa trovare la strada per consumarsi nell’amore, non è fatto per le grandi imprese apostoliche. S. Francesco Saverio è tale solo perché si sarebbe fatto santo e realizzato anche nel silenzioso ufficio di segretario di S. Ignazio. Un pezzo di ferro incandescente brucia in qualsiasi posto venga collocato. È l’incandescenza divina che dobbiamo raggiungere, è questo il segreto dell’azione apostolica, è questo il fuoco divino che è atteso dai milioni di fratelli che nelle varie parti del mondo invocano aiuto.APOSTOLO salvezza delle anime
ESEMPI F.A.
ESEMPI vita dei santi