144 Sogno un mondo

SS144[29/04/1972]

È una effusione spirituale, scritta in aereo mentre viaggiava da Rio de Janeiro a Roma il 29.4.1972 di ritorno dall’ultimo viaggio in America Latina, con la quale don Ottorino ribadisce il suo ideale di apostolo. Si conserva il testo originale: sono due paginette di un quaderno a righe che don Ottorino usava negli ultimi mesi della sua vita (Q 23, p. 31-34), numerate, scritte con penna biro su ambedue le facciate della prima e su quella anteriore della seconda. La data indicata da don Ottorino (30.IV.1972) non è esatta, perché il volo giunse a Roma il 29 aprile 1972.

30.IV.1972

Oceano… da Rio a Roma

Altezza 11.000 m.

SS144,1[29/04/1972]

1 Sogno un mondo dove tutti i sacerdoti e diaconi siano sorridenti e pieni di Dio come Papa Giovanni, poveri e consumati nella preghiera e nel dare alle anime come il S. Curato d’Ars; dove i religiosi vivano una donazione totalitaria al Signore come S. Francesco d’Assisi e S. Teresa del Bambino Gesù; dove i cristiani si sentano collaboratori di Dio come il babbo di S. Teresina, De Gasperi, Guido Negri e mamma Margherita; dove i giovani siano in ascolto obbediente ed attivo del divino volere, mettendo gioiosamente a servizio la propria esuberanza e freschezza come Pier Giorgio Frassati, Domenico Savio, Giovanna d’Arco, Luigi Gonzaga, ecc.

CONGREGAZIONE fondatore

CONGREGAZIONE spiritualità

CONGREGAZIONE missione

SS144,2[29/04/1972]

2 Proprio così vuole il mondo il mio amico Gesù, e se la mia amicizia per Lui è autentica devo guardare in volto, col suo sguardo, ogni fratello che incontro ed aiutarlo ad essere come lo vuole il mio Signore.
Devo creare in me la sensibilità di Gesù che, passando vicino all’uomo, vede subito un’anima che ha bisogno di Dio. Ogni fratello che incontro avrà il diritto di dirmi: “Perché non mi hai aiutato ad essere un De Gasperi, un Domenico Savio, un Francesco d’Assisi?”.

GESÙ

amico

Le parole ‘sicuro del miracolo’ sono sottolineate nel testo originale.

SS144,3[29/04/1972]

3 Obiettivo del mio lavoro non sono le opere, piccole o grandi, ma le singole anime che Dio mette sul mio cammino, affinché con la mia vita Lo manifesti, col suo e mio sangue le lavi e con la Parola dia loro la vita.
Sarò un autentico apostolo, un vero amico di Gesù, un realizzato secondo il piano divino, solo quando saprò vedere in ogni fratello un cielo da scoprire e dinanzi alla sua miseria mi fermerò come il buon samaritano e, sicuro del miracolo, senza esitazioni, getterò le reti in nome di Dio, usando da parte mia tutta la tecnica del remare e del pescare.

APOSTOLO salvezza delle anime