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146 L’esempio di Lorenzo Centomo, e conclusioni sulla figura dell’apostolo

SS146[>1970]

Dopo un accenno su Lorenzo Centomo, Religioso morto per malattia il 30.4.1972, don Ottorino presenta alcune conclusione sciolte sulla figura dell’apostolo. Si conserva il testo originale: è una paginetta di un quaderno a righe usato da don Ottorino negli ultimi mesi della sua vita (Q 23, p. 37-38), scritta con penna biro sulla facciata anteriore, con la sigla ‘A.M.’ in alto e abbondanti sottolineature.

SS146,1[>1970]

1 Lorenzo Centomo
In tutti noi ci vorrebbe: - la sua buona volontà - la sua semplicità - la sua umiltà - il suo amore. Metti in preventivo: ore di tristezze e di tedio, che la natura nostra incontra nel suo cammino. Nessuno ne è esente. Tanto più l’uomo serve Dio e tanto più Satana cerca di impaurirlo e stancarlo per staccarlo dal suo ministero. Due cose necessarie per essere apostoli: a) una vita austera con se stessi; b) una paziente misericordia con i fratelli. Saper tacere! Non per viltà, non per mancanza di parole, ma per virtù, per prudenza, per carità, per umiltà.

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