L15 [20-03-1936]

Il tema è il rapporto di amore con Gesù, presentato con una domanda a Gesù stesso e con una sua accorata risposta. È una lettera autografa, scritta interamente a matita sulla facciata anteriore di mezzo foglio di quaderno a quadri. Non è firmata alla fine perché, evidentemente, non è stata completata. Il testo stampato riproduce fedelmente l’originale, con lievi correzioni della punteggiatura, delle maiuscole e di alcune forme verbali non esatte. Seminario, 20-III-1936

L15,1 [20-03-1936]

1. Amato fratello, perché vuoi da Gesù una prova del suo amore? Forse che Gesù non t’ha mostrato più d’una volta il suo amore? Ricordi l’ultima ora dello scorso anno? Da solo forse hai fatto un volo così grande elevandoti sopra il fango del mondo che sporca sempre i non cauti? Dopo tanto amore che Gesù ti ha portato e ti porta, dopo tanti amplessi incompresi da chi non ha un cuore infuocato, dopo tante grazie vuoi dire a Gesù: “Caro Gesù, dammi una prova che Tu mi vuoi tutto tuo ed io mi lancerò interamente nel tuo Cuore. Dimmi che mi ami ed io ti amerò interamente”. E Gesù ti potrebbe dire: “Amico, fratello Florindo mio, perché non mi ami completamente? Perché non ti vuoi dare tutto a me? Perché non ti inabissi nel mio Cuore? Perché dubiti del mio amore? Forse io ti ho eletto tra mille e mille per odiarti? Forse non ti ho chiamato al sacerdozio per dividere con te le mie gioie ed i miei dolori e per immedesimarmi con te? Che altro posso desiderare che di fondere il mio col tuo cuore? Amami, fratello mio, come ti ho amato io. Io sono morto, capisci?, morto per te! E tu non ti slancerai tra le mie braccia con tutta la forza che hai ricevuto da me? Vieni, vieni e noi ci intenderemo! Quello che è mio è tuo, ma sii generoso con me”.