Scritti Spirituali > Schemi per ritiri e incontri formativi ai Religiosi > 17 Riflessioni per l’adorazione eucaristica

17 Riflessioni per l’adorazione eucaristica

SS17[senza data]

Sono schemi molto sintetici di riflessioni spirituali per il momento di adorazione eucaristica che don Ottorino aveva fissato per ogni mercoledì sera per i giovani del Gruppo dell’Immacolata. Di solito prendeva lo spunto da un racconto, che negli appunti viene solo accennato e che per la maggior parte è difficile ricostruire.
Si conserva il testo originale: sono le pagine 1-10 del quaderno a quadri Q12, scritte a mano, in parte con inchiostro e in parte con matita, con molte cancellature e correzioni.

2.XI.1949

Il titoletto non c’è nel testo originale.

Don Ottorino annota la fonte: Miniera Ignaziana , vol. II, pag. 808. Il testo è di P. Orsini, e pubblicato a Torino, 1944.

SS17,1[senza data]

1 Fiori da offrire a Gesù.
Suor Giovanna delle monache di S. Chiara. Da piccola, mentre coglie fiori, le appare Gesù: “Dammi dei fiori! Coglili, dammeli… Sono una bellezza”. Lei glieli dà e Gesù scompare. Anche a noi Gesù chiede: ‘Dammi fiori!’. Quali? Forse Suor Giovanna avrà preso i più brutti? E noi, daremo i più brutti? Il primo fiore è la preghiera: - come pregava Gesù… - i santi (di notte, un orfano) - noi, distratti - bisogna parlare – imparate.

9.XI.1949

EUCARISTIA adorazione

ESEMPI vari

Il titoletto è scritto abbreviato e sottolineato nel testo originale.

L’espressione ‘Il lavoro purifica’ è sottolineata nel testo originale.

SS17,2[senza data]

2 Il lavoro santificato.
Altro fiore da presentare a Gesù: il lavoro. Ricordare il fatto: primo fiore, la preghiera. Il fatto di Menenio Agrippa… Anche la Chiesa è un grande corpo: ognuno di noi ne fa parte; è legato dal Sangue di Gesù. Il Papa fa il suo dovere governando. Il giudice mettendo in prigione… La religiosa di clausura… Ed io… ho un lavoro. Dio vuole che io giochi, che studi, ecc.: santificare il lavoro. Il lavoro purifica. San Zenone dice che i giovani sono come i diamanti sporchi (un pezzo d’oro sporco) … Via la parola: 1) Non mi piace. 2) Sono stanco… Uno sguardo a Nazaret.

15.XI.1949

EUCARISTIA adorazione

ESEMPI vari

Il titoletto è sottolineato nel testo originale.

Il titoletto non c’è nell’originale.

È indicata la fonte da cui è preso il racconto: Scaramelli, vol. I, pag. 83.

SS17,3[senza data]

3 Carità.
Il sacerdote in Russia; la piccola che offre la vita. Il sacerdote fermato alla frontiera… il passaporto… l’immagine del Sacro Cuore, la morte della piccola. Carità per i Russi. La nostra carità: prima parte, negativa, non offendere il prossimo.

23.XI.1949

Generosità. R. Susone: la montagna dalle sette rupi. Tiepidezza: obbedire, e fare quel che si vuole; studiare e giocare; si va, ma quando si vuole. A Gesù: o tutto o niente. Un cesto di mele: chiedo una mela ad un bambino, me ne dà un bocconcino…

14.XII.1949

ESEMPI carità

CONSACRAZIONE generosità

Il titoletto manca nell’originale.

L’espressione ‘fare tutto per Gesù’ è sottolineata nel testo originale.

SS17,4[senza data]

4 Fare tutto per Gesù.
Una mamma chiese ai suoi figli: “Chi di voi si farà santo?”. Il più piccolo: “Io, mamma”. E si è fatto santo. Per farci santi non occorrono cose straordinarie: fare tutto per Gesù. Si legge nella vita di San Luigi Gonzaga che un giorno, mentre stava giocando, gli venne chiesto: “Se tu sapessi…”. “Continuerei a giocare”. Ora tutte le nostre azioni devono essere tali. Il gioco, che è una ricreazione, deve essere fatto per Gesù e con Gesù: niente imbrogli e bugie, prontezza, compatimento e carità. Con certi giovani è un divertimento giocare, con altri è un tormento. Se venisse Gesù?… Che gusto! Ebbene ogni compagno lo rappresenta. Ogni dispetto è fatto a Lui.

21.XII.1949

ESEMPI amore a Gesù

CONSACRAZIONE santità

Il titoletto è sottolineato nel testo originale.

SS17,5[senza data]

5 Povertà.
Il dolce assassino… Santa Elisabetta, principessa di Turingia… Se San Francesco entrasse nella capanna, troverebbe ‘sorella povertà’. Gesù l’ha amata tanto. Nella nascita: non una casa; Egitto; vita pubblica; ‘Beati i poveri’. Il gusto del mondo. La nostra povertà: non abbiamo ricchezze…, ma il cuore forse è attaccato… Vediamo nell’intimo: saremmo pronti a rinunciare a tutto? I santi.

18.I.1950

CONSACRAZIONE povertà

GESÙ

Il titoletto è sottolineato nel testo originale.

La citazione si riferisce al richiamo di Gesù in casa di Lazzaro, Marta e Maria, in Lc 10,41.

L’espressione è tutta sottolineata nel testo originale.

SS17,6[senza data]

6 Ogni sera offriamo a Gesù una pecorella:
rubata? nera? bianca?

25.I.1950

Gesù mendicante d’amore. È dura la vita del povero: cerca sempre, si prende duri rifiuti… C’è un Povero che da secoli va bussando: “Sono io, Gesù”. Come a Betlemme: porte chiuse. Viene da me: “Dammi il tuo cuore… Marta, Marta, tu ti preoccupi di troppe cose… Anche tu studi, lavori, mangi, giochi… Prima, amami! Io ti sono sempre vicino, ed aspetto sempre…”. Deve essere il mio primo amico.

1.II.1950

GESÙ

ESEMPI amore a Gesù

GESÙ

Il titoletto è sottolineato nel testo originale.

Questo titoletto è privo di data e non è sviluppato; forse venne trattato durante il tempo liturgico quaresimale, come il seguente.

Quest’ultima annotazione è fatta con una penna violacea, ed è un richiamo a una donazione del vescovo mons. Rodolfi e alla fiducia nella Provvidenza.

Il titoletto non c’è nel testo originale, ma è tolto dal contesto stesso.

La citazione in latino è tratta da Mt 11,28: ‘O voi tutti che siete affaticati e stanchi…’.

SS17,7[senza data]

7 Gesù prigioniero.
Visitarlo. Entrata trionfale di Gesù. Il tradimento di Giuda. 2.000.000 (due milioni) di mons. Rodolfi. Cerca il Regno di Dio. Non è solo per San Gaetano, ma per tutti.

16.I.1952

Il tabernacolo è una finestra. ‘O vos omnes qui laboratis et onerati estis…’. Quando il profeta Daniele, nell’esilio di Babilonia, era oppresso dalla tristezza più cupa, apriva la finestra e guardava verso Gerusalemme, la patria lontana. E subito sentiva rinascere la speranza e aumentare il coraggio. Anche noi siamo in esilio: continui pericoli, difficoltà, tristezze, scoraggiamenti… Il tabernacolo è la finestra che ci mostra la patria lontana. Alla finestra c’è un fratello, Gesù, che ci incoraggia, ci aiuta, ci aspetta. Veniamo a Lui, stiamo con Lui, confidiamo in Lui.

23.I.1952

GESÙ

PROVVIDENZA benefattori

EUCARISTIA tabernacolo

PAROLA DI DIO Sacra Scrittura

Il titoletto manca nel testo originale.

Don Ottorino si riferisce a quanto contenuto in Mt 22,23-33.

Il titoletto manca nel testo originale.

Il riferimento è a Gen 41,55: “Andate da Giuseppe”.

La massima ‘A Gesù per mezzo di Maria’ è un antico principio di teologia mariana, e nel testo originale è sottolineata, come quasi tutte le parole di questo breve schema di riflessione spirituale.

SS17,8[senza data]

8 Gesù è paziente.
Gesù è stato deriso perché ha detto: “Nell’altra vita non è come in questa; là non ci si sposa”. Poteva sterminare i derisori; tace. Così è tutta la sua vita: a Nazaret lo vogliono uccidere. a Cafarnao (“Chi non mangia la mia carne…”) è trattato da pazzo. in altra circostanza da alleato dei demoni, poi da bestemmiatore. E tace. Impariamo anche noi la pazienza: Nei dolori. Nel lavoro costante. Con i confratelli. Con i superiori.

20.II.1952

Gesù ci indica Maria. In Egitto: “Ite ad Joseph”. Ad Iesum per Mariam. È la via. È la maestra: don Bosco, sogno a 9 anni. È la mamma: confidenza, si apre tutto, fiducia.

VIRTÙ

pazienza

GESÙ