184 Lettera del 28 marzo 1972 al Vescovo Waldyr.

L184[28/03/1972]

Don Ottorino espone, con delicatezza e chiarezza allo stesso tempo, la situazione di un religioso in difficoltà con la Congregazione. Si conserva la minuta autografa sulla facciata anteriore di due fogli piccoli di un blocco per appunti, con molte correzioni. La firma autografa è scarabocchiata. Si conserva pure la copia carbone della lettera dattiloscritta: è un foglio grande con intestazione e stemma della Congregazione, scritto sulle due facciate. La firma autografa è abbreviata.

Resende, 28 marzo 1972

L184,1[28/03/1972]

1 Rev.mo Monsignore,

a seguito del nostro colloquio e della lettera da Lei inviatami circa il diacono Giuseppe Filippi, con la presente ci tengo a precisare:il diacono Giuseppe Filippi è vissuto vicino a me per circa vent’anni e posso assicurare che è fornito di ottima intelligenza ed è animato da vero spirito religioso in tutte le sue azioni. È sempre stato amante della preghiera, pronto al sacrificio e zelante per il bene delle anime.In mezzo a queste belle qualità abbiamo notato in lui un limite naturale, non facilmente percepibile dall’individuo, che nulla toglie alla sua santità e buona volontà, ma che per la Congregazione costituisce un ostacolo circa la sua salita al sacerdozio. Si tratta di una facilità a giudicare e ad agire in una forma soggettiva che talvolta si stacca dal sentire comune. Può darsi che la vita comunitaria abbia accentuato questo aspetto, e per questo penso sarebbe ottima cosa concedergli la possibilità di una esperienza in altro ambiente affinché, con l’aiuto di qualche buon sacerdote, egli possa trovare la strada che il Signore ha tracciato per la sua vita.Da parte nostra nulla impedisce che egli possa fare tale esperienza fuori dalla Congregazione.Lascio all’Eccellenza Vostra ogni decisione in proposito. Se poi, dopo l’esperimento, crederà di incardinarlo nella diocesi e di ordinarlo sacerdote, la allegata dichiarazione autorizza l’E.V. a farlo.

Con i sensi della più profonda stima porgo il più cordiale saluto

Il Superiore generale

Sac. Ottorino Zanon

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