20 Il nostro ideale

SS20[senza data]

È uno schema, abbastanza sviluppato, di un ritiro mensile agli Assistenti dell’Istituto San Gaetano sull’importanza dell’ideale. Don Ottorino stesso pone, prima della data: “Ritiri mensili agli Assistenti”.
Si conserva il testo originale: sono le pagine 58-59 del quaderno a quadretti Q15, scritte a mano con inchiostro, con molte sottolineature e con cancellature.

5.XI.1954

Ceccato era, all’epoca, un industriale vicentino molto conosciuto ed attivo.

Pevere era un ex allievo dei primi tempi dell’Istituto San Gaetano, che viveva di espedienti e di carità, noto all’epoca in tutta la zona.

Nel manoscritto originale da questo punto le sottolineature diventano continue e abbondanti.

Don Ottorino elenca diverse mansioni che gli Assistenti del tempo dovevano svolgere.

SS20,1[senza data]

1 Un anno fa sono stato due ore con Ceccato. Mi ha condotto in giro per tutto lo stabilimento e poi per il nuovo quartiere: “Mio sogno è vivere ancora otto anni e realizzare la piccola città”.
Tutti gli uomini hanno un sogno, un ideale, specialmente gli uomini grandi. Sono senza ideali tipi come Pevere... Noi apostoli possiamo avere un ideale? La dobbiamo avere. Quale? 1) Siamo membri di un’opera voluta da Dio (spiegare...). 2) Siamo entrati per volere di Dio, per un atto di predilezione. Nostro ideale: 1) Vivere in Dio (unione con Lui): a) credere in Dio b) parlare a Dio c) ascoltare Dio. 2) Vivere per Dio. Sentire che sto facendo la volontà di Dio: in portineria, in offcina, in casa, in città, in Duomo ecc...

CONGREGAZIONE carisma

ESEMPI Congregazione

CONGREGAZIONE appartenenza

DIO passaggio di...

DIO scoperta di...

Quando don Ottorino parla di fuoco è evidente che intende parlare del fuoco apostolico.

Nel 1954, data del presente schema di ritiro, la Congregazione non era ancora stata eretta, per cui gli Assistenti avevano emesso la professione religiosa nell’Associazione.

SS20,2[senza data]

2 Sono sempre un apostolo nelle mani di Dio. Non cercherò mai me stesso, non mi annoierò.
3) Saper soffrire con Dio per salvare. Gesù ha salvato con il sangue. Noi siamo chiamati a spargere il sangue per unirlo a quello di Cristo. Conclusione: 1) Sentire la grandezza della nostra vocazione. 2) Vivere alla luce di Dio con un amore sempre lieto ed acceso di santo entusiasmo. 3) Non perdersi in tristezze, scoraggiamenti e soprattutto non ridurci ad una vita meschina senza ideale, senza fuoco. Dio ha riservato l’Associazione e noi a grandi cose, ma guai a noi se impediremo i piani di Dio con la nostra meschinità!

APOSTOLO uomo di Dio

GESÙ

redenzione

CONSACRAZIONE immolazione

APOSTOLO vocazione

APOSTOLO