O20[1940]
A questo punto don Ottorino pone la pagina, ma non il libro, da dove ha tratto l’esempio su Carlo Magno.
O20,1[1941]
1 III domenica di Quaresima Il demonio, che uscito da una casa poi tenta di rientrare, è il demonio impuro: - s’avvicina ai fanciulli ingenui e butta loro in cuore una manata di fango. - s’avvicina ai giovani e li allontana dal focolare domestico. - entra nelle famiglie, scuote la fedeltà coniugale e dissacra la santità del matrimonio. È questi che rese debole Sansone, che sospinse Davide all’omicidio, che del sapiente Salomone fece un folle adoratore di statue. Tanti si vantano di non vedervi nulla di male: è perché sono invasati e posseduti, come i pazzi che credono di essere i soli savi. Lo spirito immondo rende ciechi Carlo Magno, narra la leggenda, un giorno incominciò a disinteressarsi delle cose del regno, a infastidirsi d’ogni questione seria con grande meraviglia della corte. Si venne a sapere che il suo cuore... Il quarto o il quinto giorno dacché egli stava dinanzi al feretro, si squarciò il cielo... Alla luce vide il cadavere macchiato e puzzolente: ne ebbe orrore. Così il demonio indora l’oggetto che attrae, per cui non si comprende più Cristo.
VIZI
CROCE Demonio
ESEMPI tentazioni
Nel testo originale c’è una sottolineatura con doppia linea.
Anche a questo punto don Ottorino pone l’indicazione della pagina del libro dal quale prende l’esempio.
O20,2[1941]
CROCE Demonio
ESEMPI peccato