O22[1941]
Domenica di Passione
O22,1[1941]
1 Alla perfidia dei Giudei, Gesù rispose: “Io me ne vado, ma verrà giorno in cui mi cercherete e non mi troverete”. La festa dei Tabernacoli era finita ed i forestieri erano ritornati ai loro paesi. Gesù parlava nel cortile del tempio agli abitanti di Gerusalemme, tra cui c’erano i suoi nemici già decisi ad ucciderlo. Mentre le sfavillanti luci andavano spegnendosi, Gesù disse: “Io sono la luce del mondo! Chi mi segue avrà la luce e non camminerà nelle tenebre”. Si proclama poi la vita, e gli altri a ridere e a canzonarlo. Allora Gesù si proclama Figlio di Dio. I giudei prendono le pietre per lapidarlo. Gesù dice: “Verrà giorno in cui mi cercherete e non mi troverete”, e scompare. In questi giorni Gesù si avvicina anche a noi, batte al nostro cuore: vuol entrare trionfalmente nella S. Comunione Pasquale. Non respingiamolo. Non rimandiamo la nostra conversione alla fine della vita poiché forse allora non c’è più tempo né da parte nostra, né da parte di Dio. Da parte nostra. Un levita che abitava sul fianco della montagna di Efraim andò a Betlemme in casa del padre di sua moglie. Fu accolto allegramente e vi rimase tre giorni, mangiando e bevendo, senza fastidi. Al quarto giorno, il levita si leva che era ancor notte e vuole partire. Ma il suocero, tirandolo per un braccio, di disse: “Prendi un po’ di pane per ristorarti lo stomaco; poi te ne andrai”. Sedettero insieme a far colazione. Mentre mangiavano e bevevano il suocero disse: “Te ne prego, resta qua ancor oggi”...PAROLA DI DIO Vangelo
ESEMPI Eucaristia
CONVERSIONE
Esempi CONVERSIONE
O22,2[1941]
2 Il levita di Efraim è una figura di quei cristiani che rimandano sempre a sera, a domani, a dopodomani, il loro proposito, finché non sono più in tempo. a) Chi vi assicura che la fine non sia improvvisa? b) Mentre si lotta con la morte come si può aver quella forza che non si è avuta in vita? Da parte di Dio può non esservi più tempo. Il re Antioco, fuggiasco e vinto, cadde ammalato. Allora conobbe il castigo di Dio che lo faceva morire. Chiamò tutti i suoi nemici e disse loro... La Scrittura dice: “Quel scellerato pregava il Signore dal quale non avrebbe ricevuto misericordia”. Disgraziato Antioco! Era troppo tardi: quel pentimento dinanzi alla morte non era sincero. La bontà di Dio è infinita e accoglie sempre il peccatore, ma per convertirsi occorre la grazia di Dio, e questa in punto di morte potrebbe mancare. Oggi il Signore ci invita, rispondiamo con generosità. Durante questi giorni di lutto, mentre tutta la liturgia ci ricorda la Passione di Gesù, portiamoci anche noi ai piedi della Croce e, sebbene tante creature disprezzano questo Dio crocefisso, cerchiamo almeno noi di raccogliere quel sangue prezioso che è stato sparso per la nostra salvezza.
CHIESA cristianesimo
PAROLA DI DIO Sacra Scrittura
GESÙ
Via Crucis
DIO bontà
di...
