29 San Paolo, modello di apostolo

SS29[30/11/1966]

È la traccia di un ritiro spirituale mensile agli Assistenti dell’Istituto San Gaetano, tenuto il 30 novembre 1966, sulla figura dell’apostolo Paolo.
Si conserva il testo originale: sono le pagine 7-13 del quaderno a quadri Q21, scritte a mano con inchiostro. Abbondanti sono le sottolineature.

Don Ottorino prese lo spunto per la sua riflessione dal libro: H. SCHURMANN, Commento spirituale alla prima Lettera ai Tessalonicesi, Roma 1965.

I sottotitoli sono tutti sottolineati nel manoscritto originale, e a volte con doppia linea.

SS29,1[30/11/1966]

1 S. Paolo, apostolo di Cristo, modello di apostolato
Cristo è entrato violentemente nella vita di Saulo: l’ha come spaccata in due tronchi, di cui il primo si è inaridito all’istante e il secondo, per un prodigio di onnipotenza e di amore, ha germogliato in un terreno nuovo diventando albero gigante. Dagli Atti degli Apostoli conosciamo i particolari della vita. Ognuno la deve rileggere per conto proprio. Si è incontrato con Cristo L’ha accettato ed è nato il gigante. Anche noi dobbiamo in un momento della nostra vita incontrarci con Cristo. Allora ci accorgeremo che credevamo di vedere, ma non vedevamo che una luce offuscata da nubi. All’apparire improvviso del sole comincerà per noi una vita nuova che avrà senso solo in Cristo. Preghiamo la Madonna che studiando Paolo possiamo anche noi incontrarci con il Cristo. Dopo un brevissimo sguardo a Paolo, lo studieremo attraverso la prima lettera ai Tessalonicesi. Lì Paolo ci insegnerà come deve vivere una piccola comunità che abbia accettato il Cristo. Paolo, il nemico di Cristo Per amore della sua religione e del suo Dio, che riteneva minacciato dal Cristianesimo, diventò persecutore dei cristiani. “Saulo devastava la Chiesa andando di casa in casa e, portando via uomini e donne, li faceva gettare in prigione” (Atti 8,3). Per sfuggire alla persecuzione i cristiani, come scintille di fuoco, portarono il cristianesimo in Samaria, a Damasco, ecc.

APOSTOLO chi è

l’

apostolo

GESÙ

ESEMPI vita dei santi

SS29,2[30/11/1966]

2 Paolo l’afferrato di Cristo
A Damasco un giorno del 36 d.C. (33), si dirigeva Saulo “ancora spirante minaccia e sterminio contro i discepoli del Signore” (Atti 9,1), per devastare anche quella giovane e fiorente comunità. Sembrava un lupo avido di preda e di sangue! Ma il viaggio non era ancora terminato che il lupo che andava a predare fu predato da uno più forte di lui e diventò agnello mansueto. Bastarono pochi secondi perché nascesse in lui “l’uomo nuovo” e fosse per sempre sepolto “l’uomo vecchio” (Ef 4,22; Col 3,9).

ESEMPI vita dei santi

PAROLA DI DIO Vangelo

Atti 4,12.

Tutta la frase è sottolineata nel manoscritto originale.

SS29,3[30/11/1966]

3 La sua vita prenderà sull’istante una corsa nettamente opposta ai progetti fino a quel momento accarezzati (si incontrò col piano di Dio e lo accettò distruggendo il proprio piano).
Egli che costringeva i cristiani a bestemmiare il nome di Cristo predicherà da qui in avanti che “solo per mezzo della fede in quel Nome si può ottenere il perdono dei peccati”; egli che andava uccidendo i seguaci della nuova religione, sarà il più grande “testimone” della fede cristiana e del suo messaggio di salvezza e non esiterà a farsi “uccidere” per rendere anche più valida, in tal maniera, la sua testimonianza. La conversione di Paolo coincide con la sua vocazione all’aposto-lato.

APOSTOLO vocazione

SS29,4[30/11/1966]

4 La seconda è una logica conseguenza della prima. Non si può vedere con i propri occhi Cristo, scoprirlo e sentirlo quale senso unico della storia, senza provare la passione consumante di urlare questa scoperta a tutti gli uomini, perché anche a loro si aprano “gli occhi” e si convertano cosi “dalle tenebre alla luce”.
Perciò: 1) È impossibile incontrarsi con Cristo ed accettarlo e non essere apostoli. 2) È impossibile essere veri apostoli senza essersi incontrati con Cristo ed averlo accettato.

APOSTOLO missione

GESÙ

SS29,5[30/11/1966]

5 Paolo apostolo di Cristo
Paolo scopre Cristo e si ritira tre anni in Arabia (Gal. 1,15-18), ove nel silenzio e a contatto con Dio, prenderà esatta coscienza del fatto avvenuto sulla via di Damasco. Se noi pretendiamo di uscire dalla nostra casa di formazione per la vita missionaria senza prima aver cercato nel deserto (silenzio e distacco totale da tutto e da tutti) l’intimo contatto con Dio, inevitabilmente per noi è segnata la via del disastro. Paolo nel deserto si è saturato di Cristo e solo allora poté uscire e comunicarlo agli altri. Non basta conoscere tante cose, saper parlare in forma elegante, attirare la simpatia della gente: è necessario essere saturi di Cristo. Paolo, saturo di Cristo, comincia la sua esperienza missionaria a Damasco. Dopo una esperienza si lancerà come un vulcano. Pieni di Cristo e umili nella prima esperienza apostolica... Non presunzione, non essere facilitoni...

DIO

FORMAZIONE case di formazione

MISSIONI vita missionaria

GESÙ

DOTI UMANE

APOSTOLO chi è

l’

SS29,6[30/11/1966]

6 La sua scoperta
La realtà meravigliosa scoperta da Paolo, alla quale aderì con tutta l’anima: Cristo, Figlio di Dio, incarnato, morto e risorto (centro di tutta la storia). La vita successiva dell’Apostolo fu un atto continuo di fedeltà e di amore a quella luce; il suo pensiero non fece altro che enucleare e approfondire appassionatamente, dando loro formulazione teologica, quei dati immediati e evidenziali che la visione di Damasco con forza accecante gli aveva proposto. Di Cristo considera tre stadi: a) La sua preesistenza presso il Padre. b) La sua umiliazione e la morte di croce. c) La sua glorificazione e risurrezione. La morte è stata una pausa della sua avventura terrena.

GESÙ

APOSTOLO chi è

l’

SS29,7[30/11/1966]

7 La risurrezione lo colloca invece in uno stato permanente di vita gloriosa e di operazioni salvifiche. Con il Cristo che risorge, è la creazione stessa che riceve un impulso verso l’alto.
II cristiano, soprattutto in quel mistero di vita che è simboleggiato e realizzato nel “Battesimo”, viene assunto a partecipare alla gloria e alla luce della risurrezione. Egli perciò deve vivere sempre in clima di festosa e trasparente mattina di Pasqua. “Se pertanto siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; abbiate la mente alle cose di Dio, e non a quelle della terra” (Col. 3,1-2). Con l’esempio della sua vita e con la luce delle sue lettere ci invita a protenderci in avanti, noi risorti dal peccato, per guadagnare Cristo nel quale solo è “vita, salvezza e speranza” per tutti gli uomini.

GESÙ

mistero pasquale

GRAZIA Battesimo

PAROLA DI DIO

GESÙ