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30 Schema di omelia per la domenica XV del tempo ordinario

O30[1943]

È uno schema, abbastanza sviluppato, per l’omelia della XV domenica del tempo ordinario, sull’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Naim. Potrebbe essere del 1943. Si conserva il testo originale: sono le pagine 39-40 di un quaderno a quadretti (Q4), scritte con inchiostro, con abbondanti sottolineature.

Domenica XV

O30,1[1943]

1 Gesù andava seguito da un gruppo di gente verso la cittadina di Naim. Quando sta entrando per la porta principale si imbatte in un corteo funebre. I morti venivano sepolti fuori della città. Si trattava di una povera vedova piangente, che stava conducendo alla sepoltura il suo unico figlio.
Gesù fermò il corteo, e le disse: “Donna, non piangere”. Poi si rivolse al morto: “Piccolo, alzati”. Il bambino si sedette, comincio a parlare, e Gesù lo consegnò alla madre. Significato mistico: - l’uomo morto per il peccato. - la vedova: la Chiesa che piange. Ecco un giovane morto per il peccato. Portatori: - affetto al peccato (al piacere) - timore della penitenza - speranza di correggersi in fin di vita - la presunzione della misericordia di Dio. Porta per cui esce: - la bocca (discorsi, parole ecc.) - l’occhio (sguardi – pensieri) - l’udito (canzoni ecc.) - il tatto (soddisfazioni)

PAROLA DI DIO Vangelo

PECCATO peccatore

O30,2[1943]

2 La bara: la coscienza ove giace il peccatore.
Come giace? Come giace un cadavere così il giovane morto per il peccato: 1) il cadavere non si muove: uno in peccato non fa il bene, non osserva il regolamento ecc. 2) il cadavere insensibile: puoi stirarlo, pungerlo ecc., così il morto spirituale resta indifferente e deride le ammonizioni dei sacerdoti ecc. 3) il cadavere inflessibile (non si piega): così il morto spirituale si crede infallibile, giudica tutti, non si piega mai. Segni della risurrezione: a) sedette (penitenza - contrizione) b) cominciò a parlare (confessione, confidenza con i sacerdoti) c) lo rese alla madre.

PECCATO peccatore