O33[1948]
Ritiro all’Istituto Missioni Estere
2.12.1948
Le espressioni in latino dicono: “Prega per noi, o Padre Domenico... Io non sono vostro padre, voi non siete miei figli”.
O33,1[1948]
1 Si racconta che in un convento di Domenicani, convento in cui si viveva poco generosamente la vita religiosa, un giorno i monaci, come di consueto, dissero: “Ora pro nobis, Pater Dominice”, ed una voce rispose: “Non ego pater, non vos filii”. Ora, carissimi confratelli, affinché non si verifichi anche di noi, domani festa del grande missionario Francesco Saverio, che mentre noi lo invochiamo con tutto il cuore ci sentiamo rispondere: “Io non sono vostro padre e non vi riconosco per figli”, è bene che diamo oggi uno sguardo alla nostra vita per vedere se in essa sono veramente rispecchiate le virtù del Padre. Con la professione religiosa ci siamo consacrati interamente al Signore. Consacrazione significa transustanziazione. Noi abbiamo rinunciato a tutto, completamente, a tutti, e ci siamo dati a Gesù, e pur conservando la nostra natura, ci siamo quasi transustanziati, cosicché non abbiamo più niente che non sia di Gesù: ricchezze, corpo e volontà sono e devono essere sue. Ora se noi entriamo nel nostro intimo per vedere se realmente siamo di Dio, forse non troveremo gran che da rimproverarci in fatto di povertà e castità, ma come abbiamo offerto la nostra volontà?ESEMPI consacrazione
CONSACRAZIONE religioso
CONSACRAZIONE offerta totale
GESÙ
imitazione
PECCATO
O33,2[1948]
2 San Giovanni Bosco ad un gruppetto di giovani che discutevano su Domenico Savio, se fosse o no santo, disse: “La via più facile per raggiungere la santità è il riconoscere la volontà di Dio in quella dei superiori in tutto quello che ci comandano”. Noi ci siamo offerti a Dio. Non è bello riprendere un dono offerto, perciò il regolamento deve essere per noi volontà di Dio. Tutti i superiori ci devono parlare in nome di Dio. Ecco la forza di una organizzazione. S. Ignazio ha istituito la sua famiglia con questo spirito: ecco Francesco Saverio che nel superiore vede Dio e gli scrive in ginocchio. Consacrarci a Dio significa rinuncia e trasformazione, cioè unione con Gesù. Bisogna vivere la vita unitiva. Maria riceve Gesù, va da Elisabetta, porta Gesù, saluta con Gesù, trasforma Giovanni. Dobbiamo sempre portare Gesù; allora anche un semplice saluto può santificare. Dati a Gesù nei superiori, viviamo uniti sempre con Lui.ESEMPI vita dei santi
VOLONTÀ
di DIO
GESÙ
unione con...
MARIA
CONSACRAZIONE offerta totale