L356[20/05/1969]
20.V.1969
La Comunità dell’ Isolotto di Firenze era iniziata il 3.4.1969, cioè poche settimane prima, ed era nata per rispondere a una situazione delicata e difficile causata da una crisi di comunione fra l’arcivescovo e i sacerdoti incaricati della parrocchia.
L' Assistente Mirco Pasin, il più giovane dei cinque Religiosi inviati inizialmente nel Chaco Argentino, aveva attraversato grossi problemi fin dai primi mesi dell’inserimento nel nuovo ambiente, dapprima per una crisi affettiva con una ragazza del luogo, e poi per aver causato involontariamente la morte di un povero uomo ubriaco con l'auto della Scuola Politecnica.
Il riferimento è alla Commissione incaricata di avviare e di sostenere la Scuola Politecnica.
‘Hermanos’ era il titolo affettuoso che la gente dava ai Religiosi Assistenti, corrispondente a 'Fratelli'.
L’accenno è al corso di studio e di preparazione che don Ottorino aveva programmato per gli Assistenti, presenti in America Latina, in vista dell’ordinazione diaconale. Tale corso si sarebbe tenuto in Brasile, presso il Patronato di Resende - RJ.
La parola 'Combi’ è sottolineata nell’originale: si tratta dell’auto Wolswagen con possibilità di più posti, molto usata a quel tempo in Brasile per il trasporto di merci e di persone, e di cui il Patronato disponeva. Don Luigi Mecenero, all’epoca superiore della Comunità del Patronato, avrebbe condotto con tale auto sia don Aldo che gli Assistenti nel viaggio di ritorno al Chaco.
L356,1[20/05/1969]
1 Carissimo Don Aldo. Non ho ancora ricevuto alcuna vostra notizia e spero che in Italia tutto proceda bene, Isolotto compreso. Qui in Argentina le cose procedono bene. È ben diversa la vita della comunità di quella del Brasile. Il capo è totalmente diverso. Sono tutti impegnati nel loro lavoro. Qualche difficoltà non manca, ma è inerente al lavoro stesso. Mirko aveva creato una situazione molto e molto grave. Ora però è completamente dimenticata. Prima i membri della Commissione non volevano più andare per le case in cerca di denaro, perché si sentivano rispondere: “Noi non diamo denaro perché poi ‘los hermanos’ vadano a spenderlo con le ragazze”. È stata una prova gravissima per la comunità. Però è servita per maturare tutti. Sembrano quasi irriconoscibili.La scuola procede molto bene. Stiamo insieme equilibrando il lavoro in modo che resti il tempo per la preghiera e per lo studio.Gli assistenti sono felici di andare al corso di studio in Brasile. Don Luigi pensa poi di condurci in Argentina con la Combi. Ti aspettano con gioia per la loro ordinazione.Un fraterno saluto a tutti.
Tuo Don Ottorino
PREGHIERA
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