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36 Appunti per la meditazione

O36[1949-1950]

Sono appunti, a volte estremamente brevi, di meditazioni tenute probabilmente agli aspiranti del Gruppo dell’Immacolata, caratterizzato dall’orientamento alla vita religiosa e apostolica, e che don Ottorino seguì sempre con cura particolare. Si conserva il testo originale: sono le pagine 1-7 di un quaderno a quadri (Q13), sulla cui copertina è scritto “Giovedì” per indicare che forse era per le meditazioni del giovedì mattino, scritte con inchiostro e con matita, con abbondanti cancellature e sottolineature.

Il titolo non è di don Ottorino.

Don Ottorino cita la fonte dalla quale ha ricavato l’episodio: Miniera Ignaziana, vol. II, p. 36.

O36,1[1949-1950]

1 Gettare i difetti dalla finestra
3.11.1949 Il monaco pittore: entra in convento e lascia fuori il pittore. 1) Anche voi avete lasciato a casa il ragazzo vecchio, disobbediente, distratto... (ritratto del giovane a casa), e siete venuti per darvi a Dio. 2) Il monaco conservava ancora la tavolozza e i pennelli. Anche voi avete portato, però, i vostri difettini o difettoni, che bisogna gettare dalla finestra. È il primo vostro dovere (togliere il male). Modo: a) conoscerli (farsi aiutare dagli assistenti) b) mirare contro il più grosso c) non scoraggiarsi d) pregare. Conclusione: Chi è senza peccato? Chi è senza difetti? Non accontentiamoci di constatare: bisogna agire. Miriamo contro: è Gesù che ce lo comanda. Il difetto predominante 8.11.1949 Conoscerlo. Come combatterlo.

CONSACRAZIONE

CONVERSIONE

O36,2[1949-1950]

2 La carità
16.11.1949 Carità: verso Dio verso gli uomini (compagni, superiori) verso se stessi. Gesù ha trovato nel mondo l’odio, la schiavitù. Ha patito: ecco l’amore. È disceso per amare: - ama i poveri - ama i malati - ama i peccatori. Ordina di imitarlo. Esempi: - Santo Stefano - San Tarcisio (porta Gesù) - San Giuseppe Cottolengo - San Francesco Xaverio. Noi siamo prima cristiani, poi religiosi. Senza la carità di Gesù non si è cristiani. Amore = compatire (non accusare, non aggravare) = aiutare (in tutti i bisogni). Carità verso i superiori: riconoscenza e obbedienza.

CARITÀ

O36,3[1949-1950]

3 Obbedienza
24.11.1949 La scala di Giacobbe: la nostra scala è l’obbedienza. Che significa? Chi comanda? Se venisse Gesù a comandare... se venisse un angelo in nome di Gesù...: Gesù ha mandato i superiori. Prontezza e allegria. Preziosità: si cambia tutto in oro.

CONSACRAZIONE obbedienza

Don Ottorino accenna a un gustoso episodio a forma di parabola. La madre di San Pietro si trovava all’inferno a causa della sua superbia. Il santo apostolo non si rassegnava e ottenne, come eccezione, che potesse essere liberata se avesse fatto in vita un po’ di bene. Allora con le bucce di cipolla che lei aveva donato ai poveri, San Pietro pazientemente fece una cordicella e la calò giù. Ma la donna, mentre veniva tirata su, disprezzò ancora una volta le sue compagne che le chiedevano aiuto, e la cordicella si spezzò.

Parola dialettale per ‘salvadanaio’.

Questo tema viene solamente annotato, ma non sviluppato.

Anche questo tema non viene sviluppato.

Anche questo tema non viene sviluppato.

O36,4[1949-1950]

4 Preparazione al Natale
15.12.1949 Quando il profeta Daniele, nell’esilio di Babilonia, era oppresso dalla tristezza più cupa..., apriva la finestra e guardava verso Gerusalemme, la patria lontana. E subito sentiva rinascere la speranza e aumentare il coraggio. Anche noi siamo in esilio, in continuo pericolo di peccare, lontani dalla patria: la nostra patria è il Cielo. La Chiesa ci apre una finestra di luce: ecco un Bambino in una stalla, ecco la nostra salvezza. Prepariamo a ricevere tutta la luce che il Santo Natale può portare. Come? San Giovanni Battista: - appianare i monti (superbia - la mamma di San Pietro ) - riempire le valli (con sassi) a) atti di pietà b) fioretti (è la ‘musina’ dei bimbi - con la Madonna). Provvidenza 22.12.1949 Ringraziamento alla Santa Comunione 5.1.1950 Siamo creati da Dio 19.1.1950

ESEMPI paradiso

GESÙ

L’allusione è a Francesco Giuliari, il giovane aspirante della parrocchia di Araceli, che don Ottorino aveva preparato alla morte durante il periodo del suo servizio pastorale in quella parrocchia.

O36,5[1949-1950]

5 Sentire Gesù
26.1.1950 1) Giuliari morto: il posto a tavola. Il posto di Gesù. Sentirlo: quando entro io, gioia; esco, e... Entra Gesù... 2) Visitarlo: necessità e utilità. Modo - sulla predella: a) grazie b) offerte e sacrifici c) perdono, domanda di aiuto. 3) Sia lodato Gesù Cristo. Aridità 2.2.1950 Presentazione di Gesù. Simeone aspetta Gesù... Aspettiamo anche noi...

GESÙ

Gli ultimi due titoli non sono sviluppati.

O36,6[1949-1950]

6 Padre Spirituale
9.2.1950 Se ci donano un aeroplano: chi lo guida? Il padre spirituale ci insegna a volare: - maestro - medico - padre Confidenza, fiducia, abbandono. Ultima cena Gesù nell’orto

FORMAZIONE direzione spirituale