398 Lettera del 30 aprile 1955 a Luigi Furlato.

LUIGI FURLATO, nato il 24.3.1934 a Molino di Altissimo (VI), entrò nella Casa dell’Immacolata il 3.7.1955 dopo una esperienza con i Padri Francescani. All’epoca aveva già completato il 1° anno del corso liceale, e venne a conoscenza di don Ottorino e della Casa dell’Immacolata per interessamento di don Giovanni Sartori. Completò il curricolo scolastico frequentando il corso liceale, l’anno di propedeutica e il corso teologico presso il seminario vescovile. Dopo un Noviziato ‘sui generis’, animato da don Ottorino stesso, emise la professione religiosa il 22.9.1956 e quella perpetua il 31.12.1961, cioè dopo l’erezione della Congregazione. Ricevette la consacrazione sacerdotale il 24.6.1962. Per sei anni svolse l’ufficio di Maestro dei Novizi, accanto a don Ottorino, e nel 1968 passò alla Comunità di Monterotondo (Roma) per frequentare l’Istituto di spiritualità della Pontificia Università Gregoriana e ottenere la rispettiva licenza. Nel 1970 venne inviato in Brasile come superiore della Comunità del Patronato e parroco della parrocchia di Paraiso. Nel 1972 passò in Argentina, dapprima come parroco a Carupà – Buenos Aires, e poi parroco di San Marcelo a Don Torcuato – Buenos Aires. Nel 1989 venne trasferito a Rafaela – Santa Fe, per ritornare poi nel 1993 a Don Torcuato, dapprima nel seminario e come Delegato per l’Argentina, e poi come parroco della parrocchia N.S. di Lujàn.

L398[30/04/1955]

Don Ottorino risponde a una lettera, anteriore all’entrata di Luigi Furlato nella Casa dell’Immacolata, spronandolo a non fermarsi davanti alle difficoltà e manifestandogli la viva attesa da parte di tutti. Si conserva la lettera originale: è un foglio intestato "Istituto S. Gaetano - Vicenza", scritto a mano con inchiostro su ambedue le facciate. All'inizio don Ottorino stesso pone con caratteri più grandi la sigla "A.M.". La firma autografa è con il solo nome.

30.IV.55

Il riferimento è a don Giovanni Sartori, consigliere spirituale del giovane Furlato, e da lui conosciuto come insegnante di religione nel breve periodo in cui frequentò il ginnasio-liceo Pigafetta di Vicenza. L’accenno al ‘Padre Ministro’ è per il legame che il giovane Furlato aveva con i Padri Francescani, presso i quali aveva trascorso un periodo della sua formazione.

Don Ottorino accenna alla presenza nella Casa dell’Immacolata di un giovane di Palermo, impegnato nella ricerca della sua vocazione. Luigi Furlato ne era al corrente perché da qualche mese aveva iniziato a farsi presente di tanto in tanto e partecipare alla vita della Casa.

L398,1[30/04/1955]

1Carissimo Luigi In questa sera qui si incomincia il bel mese della Madonna e sappi che tu sei tra noi, anche se lontano. Ho ricevuto la tua graditissima lettera e sento con vera gioia i tuoi sentimenti. Miriamo in alto, caro Luigi, e non indietreggiamo dinanzi alle inevitabili difficoltà che incontreremo nel nostro apostolico cammino. La croce è sempre vicina al nostro Gesù.Qui sei atteso a braccia aperte da tutti i piccoli e grandi birichini. Non attenderti lunghe lettere perché tutti siamo pieni (et ultra) di lavoro. Chi per gli esami, chi per preparare le prediche del mese di Maggio ecc.Al Padre Ministro io ti consiglierei di aspettare di comunicare la tua decisione. Digli che la decisione la prenderai entro giugno ed allora la comunicherai. Sarebbe forse imprudente parlare subito, così dice anche Don Giovanni. Non mi dilungo. Ti sarò vicino. Se hai bisogno di qualche cosa scrivi liberamente, poiché ormai devi considerarti di casa.Prega tanto per noi, sta allegro e studia per amore di Maria e delle anime.Di cuore ti benedice

tuo Don OttorinoP.S. È arrivato un giovane da Palermo, come tu sapevi. Molto bene.

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