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4 Schema di omelia per la domenica XI dopo Pentecoste

O4[1940]

È una riflessione spirituale, abbastanza completa e articolata, sulla sordità spirituale, a partire dal brano evangelico della guarigione di un sordomuto (Mc 7,31-37) all’epoca corrispondente alla XI domenica dopo Pentecoste. Potrebbe essere l’omelia domenicale nel primo anno di sacerdozio, cioè nel 1940. Si conserva il testo originale: sono le pagine 4-6 di un quaderno a quadretti (Q8), scritte con inchiostro. Alla fine c’è un Nota Bene e un appunto per un esempio.

Domenica XI dopo Pentecoste

Sordità spirituale

O4,1[1940]

1 Gesù ritornava verso il mare di Galilea. Ad un tratto è scosso nella sua meditazione da un alterco di voci e da uno scalpiccio di passi. Era della gente che conduceva a lui un poveretto ch’era sordo e muto. Gesù ne ebbe pietà. Lo prese in disparte, guardò dapprima il cielo, e gli toccò la lingua con la saliva e gli mise un dito nell’orecchio. Poi gridò: “Effatà’!”, cioè “Apriti”. E subito il sordo udì.
Bisognerebbe che Gesù con la sua onnipotente parola venisse anche nelle nostre contrade, entrasse in certe case, in certe osterie, per guarire tanti poveri sordi spirituali che non sentono la voce di Dio che a loro giunge per mezzo del creato, del sacerdote, del rimorso. a) Sordità alla voce del creato . Quanto fa compassione un sordo in mezzo al giubilo chiassoso di un paese in festa! Le campane suonano a distesa, i bimbi cantano allegri, vari rumori e suoni si diffondono per l’aria, ma lui non ode; è là intontito con la bocca semiaperta, con lo sguardo immobile come se fosse in un deserto. Ebbene, tale è il sordo spirituale in mezzo al cantico della creazione. Egli non ode la voce del creato, di milioni di astri che lo irradiano, dell’aria che lo circonda, dell’acqua che lo disseta, del fiore che lo ricrea. Guardiamo il cielo: questa immensa volta sia quando è serena e luminosa, sia quando è piena di nuvole nere e solcata dal lampo, sia quando è piena di stelle, narra la gloria di Dio. Coeli enarrant gloriam Dei. Ascoltiamo dunque la voce del creato.

PAROLA DI DIO Vangelo

ESEMPI creato

CREATO

La parola ‘vigna’ è corretta nel testo originale dalla parola ‘campagna’, molto più accessibile nell’ambiente veneto dove per vigna si intende abitualmente una vite.

Il Nota Bene è forse una raccomandazione che il sacerdote doveva fare in quell’occasione ai fedeli, anche se in qualche modo potrebbe essere collegato con il tema dell’omelia; nel testo originale è scritto con matita.

O4,2[1940]

2 b) Sordità alla voce del sacerdote .
Il padrone di una ricca vigna l’aveva fatta circondare da una fitta siepe, vi aveva costruito dentro un torchio e vi aveva edificato anche una torre di guardia. Poi chiamò i suoi agricoltori e a loro, con molte raccomandazioni, affidò la vigna da coltivare, e partì. Intanto passarono molti mesi e venne il tempo di vendemmiare. Allora il ricco padrone mandò i suoi servi con ordini precisi perché facessero raccogliere l’uva e gli altri frutti. Ma i contadini fecero i sordi. Il padrone ne mandò degli altri con ordini più perentori, ma non solo non furono ascoltati, ma furono anche maltrattati. A questo punto del discorso Gesù si fermò un istante e disse a quelli che lo circondavano: “Quando tornerà il padrone della vigna, che cosa farà di tutta questa gente?”. E tutti, ad una voce, risposero: “Farà perire i malvagi”. Ma quei vignaioli, che fecero i sordi alle parole dei servi, non sono che una figura dei cristiani che non vogliono ascoltare il sacerdote che riferisce gli ordini del Signore. Il mondo è una grande vigna. E Dio vi suscita i suoi sacerdoti perché ricordino agli uomini che devono raccogliere frutti di buone opere. Ma chi li ascolta? Molti non vogliono venire più alla predica e alla dottrina cristiana; e se talvolta vengono, sono distratti ed annoiati, e nella pratica fanno sempre i sordi. Altri invece non solo fanno i sordi, ma disprezzano anche la parola del prete. Ma quando verrà il Signore farà perire i malvagi. c) Sordità alla voce del rimorso . Dio non si è accontentato di parlarci attraverso la voce del creato e dei suoi ministri, ma ha voluto parlarci direttamente, dentro di noi, ogni volta che sbagliamo, con la voce del rimorso. Noi cerchiamo di tenere sempre aperti gli occhi per udire la voce di Dio, affinché se ora volontariamente saremo sordi non siamo costretti un giorno di udire tuonare l’orribile sentenza: “Andate via, o maledetti...”. N.B. La Congregazione della Dottrina Cristiana è obbligatoria. Serve anche per la parte finanziaria. Vedi Sinodo. Informazioni.

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