411 Cartolina del 9 maggio 1969 a Zeno Daniele.

ZENO DANIELE, nato l’11.2.1938 a Saonara (PD), entrò nella Casa dell’Immacolata il 27.9.1964 come vocazione adulta, dopo essersi diplomato come ragioniere ed aver lavorato per alcuni anni presso la Ditta Grassetto di Padova. Nell’anno 1965-1966 fece il suo noviziato e il 25.9.1966 emise la professione religiosa e quella perpetua il 5.10.1969. Completati gli studi filosofici e teologici venne consacrato sacerdote il 25.4.1970. Per due anni restò nella Casa dell’Immacolata come incaricato delle Edizioni ISG. Dal 1973 al 1979 assunse la responsabilità della direzione dell’Istituto San Gaetano di Vicenza e, allo stesso tempo, di economo generale della Congregazione. Nel 1979 venne ancora eletto nel consiglio generale con l’incarico di vicario, ma nel 1982 preferì un momento di pausa dedicandosi al servizio pastorale nella parrocchia N.S. de Lujàn a Don Torcuato – Buenos Aires (Argentina). Nel 1988 dovette rientrare per una forma grave di leucemia, e per sei anni si dedicò alle necessarie cure, riprendendo un poco alla volta il ministero pastorale presso la parrocchia dell’Ausiliatrice in Vicenza. Nel 1994 accolse la proposta di aprire una nuova missione in Albania, ove ora è vicario generale dell’Amministrazione Apostolica dell’Albania Meridionale.

L411[09/05/1969]

Don Ottorino, dal Brasile dove si trova durante il suo 4° viaggio in America Latina insieme con don Girolamo Venco, ringrazia per la collaborazione nel campo formativo. Si conserva la cartolina originale: è una cartolina illustrata di San Paolo con una veduta della città sulla facciata anteriore, mentre su quella posteriore c’è il messaggio, scritto a mano, con in calce un saluto di don Girolamo. La firma autografa è con il solo nome.

Resende, 9.V.69

L411,1[09/05/1969]

1 Caro Zeno,

grazie della tua fraterna collaborazione, specialmente nel formare uomini di Dio. Con questi il mondo è facilmente trasformabile. Con gli egoisti è impossibile ogni lavoro.In Argentina attendo notizie sul lavoro.

Prega, prega, prega.Un fraterno abbraccio.

Tuo Don Ottorino

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