421 Lettera del 10 aprile 1972 al diac. Umberto Manzardo.

Il diac. UMBERTO MANZARDO, nato il 7.2.1944 a Lugo (VI), entrò nella Casa dell’Immacolata il 29.9.1956. Frequentò i corsi di avviamento professionale e di magistero, ed emise la professione religiosa l’8.12.1961. Il 31.12.1963 lasciò la Casa dell’Immacolata, e fece una esperienza di lavoro e il servizio militare. Rientrò nel gennaio del 1966 e venne ammesso subito all’anno di Noviziato, concludendo con la professione religiosa il 22.1.1967 e quella perpetua il 28.12.1970. Venne consacrato diacono permanente da S.E. mons. Zinato il 10.1.1971 nella chiesa della Casa dell’Immacolata. Dal 1967 al 1992 integrò sempre la Comunità religiosa dell’Istituto San Gaetano di Vicenza, dove lavorò nell’animazione dei giovani orfani, nell’insegnamento pratico come istruttore di meccanica d’auto e nella manutenzione generale della casa. Nel 1992 venne trasferito a Crotone (CZ), presso la Comunità di Fondo Gesù, e addetto al ministero pastorale di quella parrocchia.

L421[10/04/1972]

Don Ottorino, forse rispondendo ad esplicite richieste dell’interessato, indica con paterna decisione il cammino della vita consacrata, vissuto con totale dedizione. Si conserva la brutta copia della lettera: sono due schede bianche, scritte a mano con penna biro su tutte le facciate, debitamente numerate. Molte sono le cancellature e le correzioni. All’inizio della prima scheda c’è la sigla “A.M.”, e alla fine manca la firma.

10.IV.72

Il diac. Umberto Manzardo fece il servizio militare nell’anno 1965: di quel periodo si conservano in archivio due lettere, la prima del 15.8.1965 e la seconda del 28.8.1965, inviate a don Ottorino da Corvara di Badia.

L421,1[10/04/1972]

1 Carissimo Umberto (Manzardo) Sono alcuni mesi che, con affetto fraterno, desidero avere un incontro con te. Con la presente non intendo rinunciare a tale gioia, ma solo preparare le premesse per un sincero e caloroso dialogo.Comprendo in pieno il tuo intimo stato d’animo. Ti ho seguito da quando eri fanciullo ed ho compreso fin da quei giorni che cosa significasse per te non avere i genitori. Ho sempre insistito con tutti perché ti mostrassero affetto e quando vedevo che uno ti era amico lo ho ringraziato ed incoraggiato.Dalle lettere e dagli incontri avuti con te durante il periodo militare ho visto un giovane che sapeva soffrire, pregare ed agire.

AUTOBIOGRAFIA

Don Ottorino si riferisce alla lettera inviata dal Religioso Lorenzo Centomo al giovane Valerio in data 1.2.1972, nella quale vede tutta la vita consacrata sotto l’ottica dell’amore. In tale lettera don Ottorino vedeva perfettamente sintetizzato il suo concetto di vita religiosa, e per questo era stata subito oggetto di meditazioni e di riflessioni.

L421,2[10/04/1972]

2Al tuo ritorno, dopo qualche flessione propria della natura umana, c’è stata una vera marcia verso un ideale da te coscientemente amato e voluto. Allora mi piacevi tanto perché sapevi pregare, nonostante la natura che è sempre restia a ciò che costa sacrificio. Attualmente sei cresciuto nell’amore e nell’uso della preghiera?Mio caro fratello ed amico, con la preghiera, che ci unisce a Lui, tutto si risolve con gioia, perché tutto è visto alla luce dell’Amore, come tanto bene ce lo descrive il nostro caro Lorenzo. Senza la preghiera è impossibile vivere la vita di consacrati. Sarebbe come pretendere di vivere la vita di famiglia senza restare con la propria moglie e figli.

PREGHIERA

APOSTOLO

ESEMPI Dio unione con...

Don Ottorino, non conoscendo la lingua inglese, anziché ‘leader’ scrive ‘lider’, cioè così come il termine viene pronunciato.

L421,3[10/04/1972]

3 Tu, carissimoUmberto, non sei fatto per essere un soldato semplice. Le piccole imprese finiscono per renderti come i soldati degli ozi di Capua. Ti vedo nato per essere un leader e non un rimorchio. Finiresti altrimenti per essere un infelice ed un nauseato di te stesso, degli altri e di tutto. Vivendo da consacrato ti sentirai interamente realizzato e tutto il resto cercheremo di farlo con tanta semplicità e comprensione per amore di Dio e delle anime.Che tu abbia desiderio di studiare ecc. mi fa molto e molto piacere e ti aiuterò in tutti i modi. Però sappi che se alla base non avrai risolto in pieno il tuo problema di consacrato in forma totalitaria, non troverai mai quella gioia interiore che stai inutilmente cercando alle periferie di Dio.

CONSACRAZIONE

APOSTOLO

L421,4[10/04/1972]

4 Dio si manifesta a noi solo quando lo si ama con tutto il cuore e con tutte le forze. E quando Dio si è manifestato ci sentiamo perfettamente realizzati e sentiamo solo il bisogno di dare di più. Ogni ricerca allora è uno sforzo per poter rispondere all’amore. Amore tu sai che è dare e non si deve confondere con quello che spesso il mondo intende per amore. Dio ci ha realmente amati donandosi e noi dobbiamo sforzarci di ricambiare con la stessa misura. Tu, caro Umberto, queste cose le comprendi, le ami e le desideri e cerchi solo la forza per poterle completamente realizzare. Da amico ti sono vicino, specialmente con l’affetto, con la preghiera e col sacrificio.Un fraterno abbraccio.

Tuo don Ottorino

DIO amore a Dio