424 Lettera del 16 novembre 1966 ai confratelli di Crotone.

L424[16/11/1966]

Don Ottorino, a pochi giorni dall’incidente stradale in cui furono coinvolti i Religiosi Giorgio Pieropan e Girolamo Schiavo, dà informazioni sullo stato di salute di quest’ultimo. Si conserva la lettera originale: è un foglio grande, con l’intestazione e lo stemma della Congregazione, dattiloscritto sulla facciata anteriore. La firma autografa è con il solo nome.

Mattina 16 novembre 1966

GIROLAMO SCHIAVO, nato il 23.6.1942 a Rampazzo di Camisano (VI), entrò nella Casa dell’Immacolata il 3.10.1953. Frequentò il triennio della scuola media presso la Casa dell’Immacolata, e l’Istituto di teologia per laici presso il Centro Niccolò Rezzara. Emise la professione religiosa l’8.12.1958, e quella perpetua il 29.12.1963. Venne consacrato diacono permanente il 10.1.1971. Ritornava in auto da Roma, insieme con il Confratello Giorgio Pieropan, dopo aver accompagnato il primo gruppo di missionari partenti per il Guatemala, quando il 12.11.1966 ebbero un grave incidente stradale presso Este (PD) e Giorgio incontrò la morte. Abbandonò la Congregazione mentre prestava il suo servizio nella Comunità dell’Istituto San Gaetano, e il 22.5.1974 ha ottenuto la riduzione allo stato laicale.

L424,1[16/11/1966]

1 Carissimi,

ho atteso a scrivervi intorno alle condizioni di Girolamo Schiavo, per poter avere e darvi le ultime notizie in merito. Ieri, nell'immediato pomeriggio, l'abbiamo potuto trasportare dall'ospedale di Este a quello di Vicenza. Fino a questa notte ha sempre accusato un forte dolore al capo. I raggi hanno rivelato un trauma cranico ed inoltre una grave plurifrattura al braccio destro. Per quest'ultimo si è reso necessario un intervento chirurgico che sarà presto praticato. Nelle varie parti del corpo sono stati riscontrati tagli più o meno piccoli, graffi, ammaccature ecc...Questa mattina tuttavia il dolore al capo è cessato; febbre non ne ha mai avuta, salvo forse qualche linea domenica pomeriggio. Al momento presente, le sue condizioni in genere si possono giudicare abbastanza rassicuranti, benché ancora si tema in una sempre possibile commozione cerebrale, che potrebbe sorgere improvvisa.Finora Girolamo ha sempre possedute integre le proprie facoltà mentali e sensitive: capisce perfettamente, parla, mangia, digerisce ecc...; tutto farebbe supporre bene; la prudenza però ci lascia ancora sospesi.Al presente non sa nulla della morte di Giorgio; pregate per la sua salute e perché il Signore gli dia forza quando verrà a sapere tutto.

Di un'ultima cosa vi prego: ringraziate a nome mio per la sentita partecipazione al lutto della nostra famiglia: l'Azione Cattolica di Fondo Gesù, la GF, la GIAC, l'UDACI di S. Antonio e la Gioventù Femminile di Azione Cattolica di Crotone e Pietro Ragno.Termino rinnovandovi assicurazione di preghiere, auguri e saluti.Con affetto.

Vostro

Don Ottorino

CONGREGAZIONE storia