438 Lettera del 14 novembre 1960 a Gaetano Scortegagna.

GAETANO SCORTEGAGNA, nato il 4.3.1943 a Quinto Vicentino (VI) da un fratello di mamma Clorinda e quindi cugino primo di don Ottorino, entrò nella Casa dell’Immacolata il 2.10.1954. Emise la professione religiosa il 30.3.1961 e quella perpetua il 6.1.1966, e venne consacrato sacerdote il 6.4.1968. Per cinque anni lavorò come vice direttore all’Istituto San Gaetano di Vicenza, accanto a don Aldo, e allo stesso tempo conseguì la licenza in teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Nel 1974 fu inviato in Brasile, ove restò fino al 1986, lavorando dapprima presso il Patronato di Resende, e poi nelle parrocchie di Paraiso a Resende e di Conforto a Volta Redonda. Nel 1986 ritornò per un anno all’Istituto San Gaetano, e poi venne trasferito a Monterotondo. Nel 1988 fu nominato responsabile della Casa dell’Immacolata, ma l’anno seguente passò presso i Focolarini di Loppiano e di Castelgandolfo per un anno sabbatico. Ritornò per un altro anno a Monterotondo, completando gli studi universitari con il dottorato in teologia. Nel 1992 iniziò la Comunità Don Paolo di Roma, lavorando presso il Tribunale Regionale del Lazio e frequentando la facoltà di diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino. Nel 1994 assunse la parrocchia di Laghetto in Vicenza, e coronò gli studi di diritto canonico con la licenza.

L438[14/11/1960]

Don Ottorino ripercorre brevemente la storia della vocazione di Gaetano, che all’epoca non aveva ancora emesso la professione religiosa, e gli ricorda che è arrivato per lui il momento della croce. Si conserva la lettera originale: è una pagina di quaderno a righe, scritta a mano con penna biro su ambedue le facciate, con correzioni e sottolineature. La firma autografa è con il solo nome.

14.XI.1960

Le parole “Cristo... chiamato, e tu lo sei, deve” sono sottolineate nel testo originale.

L’espressione latina ‘a longe’ è sottolineata due volte nel testo originale.

L438,1[14/11/1960]

1 Carissimo Gaetano. Nel Breviario ho appena lette queste parole: "Qui vult venire post me, abneget semetipsum, et tollat crucem suam, et sequatur me". Ho pensato subito a te.

È arrivata l'ora anche per te di seguire o non seguire Cristo. Ogni chiamato, e tu lo sei, deve arrivare necessariamente a quest'ora. Ricorda S. Giovanni Bosco alla tua età.Quando ti ho battezzato ho chiesto per te il dono della vocazione. Dio te l'ha data. L'ho vista germogliare con gioia nella tua fanciullezza. Ti ho seguito a longe in ogni ora della tua gioventù. Non ti ho cullato poiché non volevo che tu crescessi con una spina dorsale flessibile. Appunto perché mio cugino, appunto perché verso di te naturalmente sento un affetto particolare dettatomi dal sangue, proprio per questo ti ho trattato con il sistema usato dall'Eterno Padre verso coloro che ama.Sono cresciuto anch'io tra le spine e ne ringrazio tanto e tanto il Signore.

Non dire di no al Signore anche se ti costerà sangue nell'offrire il cuore. Lui ti ha dato di più. Verrà anche per te il momento in cui sarai steso su un letto di morte ed allora sarai felice di esserti sacrificato per il tuo Dio.

Ho pronte per te le caramelle, ma te le darò solo quando Dio me lo comanderà.Soffriremo assieme. Lassù siamo attesi.Ti benedice tuo cugino

D. Ottorino

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