Don LEONZIO APOSTOLI, nato il 18.10.1942 a Zimella (VR), entrò nella Casa dell’Immacolata il 3.10.1953. Emise la professione religiosa l’8.12.1958 e quella perpetua il 29.12.1963, e venne ordinato sacerdote il 6.4.1968. Nel luglio dello stesso anno partì per il Guatemala, ove rimase fino al 1972 dedicandosi specialmente alla parrocchia di San Jorge – Zacapa. Nel 1972 trascorse alcuni mesi in Brasile in attesa di passare in Argentina, dove giunse nell’ottobre dello stesso anno, dapprima nella parrocchia di Carupà – Buenos Aires, e poi in quella di San Marcello a Don Torcuato – Buenos Aires. Nel 1993 ritornò alla Casa dell’Immacolata, addetto ai servizi generali e all’animazione del Gruppo missionario Don Ottorino. Nel 1996 ripartì per l’Argentina, destinato sempre a Don Torcuato, ma alla parrocchia N. S. de Luján.
L475 [20-09-1968]
20 IX 1968
L475,1 [20-09-1968]
1. Carissimo Leonzio, perdona se non sono stato molto sollecito nel rispondere alle tue lettere che, ti assicuro, ho ricevuto con tanta gioia perché vedo che ti stai inserendo con vero senso di responsabilità e con serio impegno nella Comunità alla quale il Signore ti ha destinato. Ti ringrazio vivamente per le notizie che mi dai; è un mezzo anche questo per tenerci in contatto fraterno e uniti nella carità anche a migliaia di chilometri di distanza. Vedo che anche a te, nella nuova missione, non mancano le difficoltà. Come la nostra Redenzione è avvenuta all’insegna della Croce, così è indispensabile che anche il nostro apostolato sia cosparso di sacrifici e di sangue... Coraggio, caro D. Leonzio; prosegui nel disimpegnare il tuo nuovo importante incarico con ardore ed entusiasmo così come hai saputo iniziare. Stai certo che specialmente nei momenti difficili non sarai solo; alle spalle c’è chi ti vuole bene, ti segue e ti ricorda quotidianamente al Signore. Con D. Gianni abbiamo preso opportuni accordi per cercare di risolvere i problemi della vostra Comunità. Sono certo che il Signore vorrà premiare con il Suo particolare aiuto e con grazie speciali lo spirito di sacrificio e la generosità dei tuoi Confratelli che sono stati i primi nostri ‘pionieri’ del Guatemala. A te, caro D. Leonzio, raccomando di non far mancare loro tutte quelle attenzioni che proprio per la loro generosità meritano da noi tutti. Sii per loro un fratello nel senso più pieno della parola, proprio come - credo - hai saputo fare finora.COMUNITÀ
unità
nella carità
CROCE difficoltà
CROCE sangue
GESÙ
redenzione
L475,2 [20-09-1968]
2. Qui a Vicenza si procede abbastanza bene in mezzo alle immancabili croci, le quali tuttavia ci assicurano che siamo sulla strada giusta. La questione del Diaconato è forse una tra le croci più grosse; ma dopo il discorso del Vescovo in apertura del Capitolo confido proprio in una prossima soluzione di tutto; speriamo bene ed intanto preghiamo. Il Capitolo Generale invece è stato una importantissima esperienza che ci ha dato la gioia di poter constatare quanto siamo uniti. Abbiamo potuto prender coscienza dell’intima realtà della nostra Famiglia e, con l’aiuto del Signore, siamo riusciti a codificare le linee della nostra spiritualità e a concretare un preciso piano di apostolato. Caro D. Leonzio, ti invito ad unirti a noi, offrendo le tue sofferenze (tifo, febbre, caldo, stanchezza, sudori ecc...!) per ringraziare Dio delle grandi grazie che ci ha fatto. Stiamo sempre vicini ed uniti così, nella carità e vedrai che il Signore non ci farà mancare mai il Suo indispensabile aiuto. Con fraterno affetto ti saluto e benedico di cuore,Tuo don Ottorino
DIACONATO
CROCE
CHIESA Vescovo
CONGREGAZIONE Capitolo