477 Lettera del 26 novembre 1968 a don Leonzio Apostoli.

L477 [26-11-1968]

Don Ottorino descrive gli sforzi per iniziare una legatoria nella Casa dell’Immacolata come campo di lavoro per il mantenimento e per la formazione, e dà consigli paterni.
Si conserva la fotocopia della lettera originale: sono due fogli grandi, dei quali il primo con l’intestazione e lo stemma della Congregazione, scritti a mano sulla facciata anteriore. La firma autografa è con il solo nome.

26.XI.68

Il nome ‘Leonzio’ è sottolineato nel testo originale. Don Ottorino si riferisce evidentemente a Mariano Apostoli, il fratello minore di don Leonzio, allievo all’epoca del corso teologico. Si sofferma inoltre a parlare a lungo delle attività lavorative della Casa dell’Immacolata perché don Leonzio ha sempre manifestato particolare impegno e spiccate qualità per le attività pratiche.

Don Ottorino vuole dire che il minore assillo per i problemi economici, previsto con le entrate del lavoro della legatoria, avrebbe concesso maggiore tempo e disponibilità per l’animazione vocazionale e formativa.

L477,1 [26-11-1968]

1. Carissimo Don Leonzio
Sapessi quanto D. Ottorino ha nostalgia del suo caro amico Don Leonzio! Qui tutto mi parla di te. Le mura decorate di Bosco, i pannelli dei laboratori, il profumo delle tue virtù e non ultimo tuo fratello che qualche volta lo chiamo: Leonzio. Forse non mi perdoni di aver rimandato la mia venuta da febbraio ad agosto-settembre. Tu devi comprendere che i problemi della casa mi impediscono di partire subito. Come ho scritto a Don Ugo e forse saprai dagli amici, abbiamo deciso di allestire una legatoria nella Casa dell’Im-macolata. È stata una impresa colossale, ma per l’Epifania sarà funzionante. Abbiamo acquistato un’altra macchina da stampa più moderna (da pagare in 18 mesi) per assicurarci il lavoro, e poi sono andato elemosinando di porta in porta per trovare il denaro necessario per la legatoria, non volendo per questa aumentare i debiti. La spesa del macchinario è di 32 milioni. Di questi 17 sono stati trovati. Per il resto continuo il pellegrinaggio (calvario?). La Casa dell’Immacolata deve aiutarsi per il mantenimento e lo spero fermamente con la realizzazione della legatoria. Se ci riusciamo, ci resta più tempo per preparare le cartucce necessarie per voi. Ho sentito che stai studiando in Guatemala e godo perché penso che tutto poi andrà a bene della comunità e delle anime. Continua sereno il tuo lavoro. Aspetta con coraggio le croci e tienti certo che mai il tuo vecchio padre cesserà di pregare per te. Dalla Casa dell’Immacolata ti spedisco il più fraterno saluto ed uno spagnolo abbraccio.

Tuo Don Ottorino

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