481 Lettera del 28 febbraio 1969 a don Leonzio Apostoli.

L481 [28-02-1969]

Don Ottorino manifesta di apprezzare la sollecitudine con cui è stato vicino ai Confratelli in difficoltà.
Si conserva la fotocopia della lettera originale: è un foglio grande, con l’intestazione della Congregazione, scritto a macchina sulla facciata anteriore. La firma autografa è con il solo nome. In calce c’è una nota scritta a mano da don Ottorino.

28 II 1969

Don Leonzio, nella sua lettera, annota che i Confratelli Lino e Severino “già da una settimana e mezza si trovano a Chiquimula, nel Collegio La Salle, per frequentare durante il giorno la prima media e alla sera la seconda... Stando così le cose, per noi tre che restiamo c’è maggior lavoro...”.

L’ultima espressione vuole senza dubbio indicare la presenza del segretario, Antonio Bottegal, il quale poi aggiunge anche un saluto personale.

L481,1 [28-02-1969]

1. Carissimo Don Leonzio,
qualche giorno fa, scrivendo a Don Gianni e Comunità, mi ero ripromesso di scrivere anche a te personalmente, almeno due righe, in risposta alla tua carissima lettera del 29 gennaio scorso. Ed ora eccomi a mantenere il mio proposito. Son certo che vorrai perdonare il ritardo di questa mia: dopo il giorno "memorabile" della consacrazione diaconale dei sette confratelli mi sono recato una volta a Crotone e due a Roma! Abbiamo fissato per il 19 marzo prossimo l’ordinazione diaconale a Crotone del tuo confratello ed amico Giuseppe Creazza. Con tanta gioia apprendo il tuo sforzo di tenerti spiritualmente in collegamento con Vicenza, assieme ai tuoi fratelli, come avete fatto il 22 gennaio. Più ancora - ti assicuro - ho apprezzato la sollecitudine e la cura con cui sei stato vicino specialmente a Lino e a Severino in più d’un momento difficile. Son certo che il Signore ricambierà questa tua preziosa opera di carità fraterna, infondendoti forza, coraggio e costanza nell’affrontare l’imponente lavoro nelle tre parrocchie e le inevitabili difficoltà di ordine morale e fisico, cui mi fai cenno. Sono le croci - non mi stancherò mai di ripeterlo - la migliore garanzia al nostro apostolato. Tu hai visto come il Signore ha voluto “prepararci” al dono del Diaconato; Egli non si smentisce mai! Ora ci ha un po’ alleggeriti togliendoci il peso delle conseguenze giuridico-penali della disgrazia. Comunque sono certo che dopo questa croce, altre ci attendono; ecco perciò, caro D. Leonzio, l’importanza di tenerci uniti nella carità nonostante la lontananza. Anche l’ottimismo al quale cerchi di improntare la tua vita e il tuo apostolato, ti sarà di prezioso aiuto. Continua così, con umiltà, con pazienza, con carità e con entusiasmo, ad eseguire quello che il Signore ti chiede giorno per giorno. Da parte mia, il "memento" che mi chiedi ti arriva già da tempo e continuerà ad arrivarti regolarmente ogni mattina all’ora della S. Messa, e non solo... Confido che il ricordo sia reciproco!! Ti benedico di cuore e ti abbraccio, tuo Don Ottorino P.S. Come saprai col I di marzo tuo Fratello Floriano sarà con noi come direttore commerciale della tipografia. Siamo tutti contenti, compresa la fidanzata, che preferisce Vicenza a Verona. (Qui Bottegal protesta...).

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