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485 Lettera del 26 giugno 1969 ai confratelli del Guatemala.

L485 [26-06-1969]

Don Ottorino, ritornato a Vicenza dal suo 4° viaggio in America Latina insieme con don Girolamo Venco, comunica il proprio entusiasmo per il lavoro visto, e raccomanda la comunione fraterna e la necessità di un tempo sufficiente per la distensione.
Si conserva la lettera originale: sono due fogli grandi, con l’intestazione della Congregazione, scritti a macchina sulla facciata anteriore. La firma autografa è con il solo nome.

26 VI 1969

L485,1 [26-06-1969]

1. Carissimi Don Gianni, Don Ugo, Don Leonzio, Lino e Severino,
a dieci giorni dal ritorno posso dire di essere discretamente ristabilito e di poter riprendere le mie normali attività. Don Girolamo invece da nove giorni è a letto; si è preso una forte dissenteria con febbre e infezione intestinale (forse ‘ameba’). Ha sofferto molto ed ora, benché vada sensibilmente migliorando, ne avrà ancora per un po’ di tempo. Ricordo con vero piacere il soggiorno guatemalteco, la vostra accoglienza, l’affetto che tutti mi avete dimostrato e soprattutto la constatazione del desiderio che tutti avete di fare solo la Volontà di Dio, per vivere la vostra consacrazione e servire le anime. Vi assicuro che più di una volta mi sono chiesto se sarei capace di affrontare la vita che voi conducete, con l’impegno e il sacrificio che richiede. Questo va a vostro onore ed è per me un motivo di riflessione e di impegno nel continuare ed intensificare sempre più la mia donazione alla causa della Congregazione, che è in definitiva la causa della Chiesa. Ad ogni mio ritorno fra voi constato la progressiva maturazione vostra, individuale e comunitaria, e gli effetti benefici che essa produce nel vostro lavoro. Non mi sorprende allora che anche il demonio si dia da fare per intaccare l’unità della comunità, per ingigantire le difficoltà per indurre allo scoraggiamento e al pessimismo. L’esperienza di questo viaggio mi è stata senz’altro di grande utilità e proprio in questo periodo, mentre qui siamo impegnati nell’intensa attività estiva di lavoro e di formazione, penso di farne tesoro allo scopo di sensibilizzare sempre più i fratelli che si stanno preparando.

AUTOBIOGRAFIA viaggi

VOLONTÀ

di DIO

MISSIONI vita missionaria

CHIESA

COMUNITÀ

CROCE Demonio

Don Ottorino aveva insistito, durante la sua visita, per l’acquisto di una casetta in montagna per godere di momenti comunitari di distensione, specialmente in considerazione del clima torrido di Rio Hondo e di Estanzuela.

L485,2 [26-06-1969]

2. Nella Casa dell’Immacolata ho trovato l’anno scolastico ultimato e la legatoria in piena attività: ora abbiamo programmato il lavoro alternato con soste distensive e spirituali. La tonalità e l’impegno sono buoni: certamente il sacrificio che voi compite giorno per giorno, si riflette anche sulla formazione di coloro che, qui, si stanno preparando a raggiungervi.
Appena possibile Don Girolamo passerà per le vostre famiglie a portare le notizie, i saluti e a far vedere le foto. Le diapositive sono riuscite molto bene e con la vivezza dei colori danno un’idea di quanto noi abbiamo potuto ammirare con i nostri occhi. Vi invito ancora ad avere riguardo per la vostra salute procurandovi un tempo sufficiente di distensione. Perciò cercate di portare avanti la realizzazione di quanto stabilito a questo proposito. Il tempo che trascorrete insieme per distendervi e ritemprarvi non sarà certo perduto: il regno di Dio si edifica con la continuità del lavoro, con l’accordo della comunità, con la serenità e l’equilibrio degli apostoli. Prima di concludere, desidero porgere vivissimi auguri di Buon Onomastico, anche se in anticipo, a Don Gianni: il 16 luglio non mancherà uno speciale ricordo al Signore e alla Madonna. Vi seguo tutti, ad uno ad uno, con la quotidiana preghiera e portandovi nel cuore. Siatemi vicini col vostro sacrificio. A tutti auguro buon lavoro apostolico e ad ognuno porgo un caro abbraccio. Vostro

Don Ottorino

FORMAZIONE

DOTI UMANE salute