L489 [30-10-1969]
30.X.1969
Don Ottorino insiste più volte sulla casa in montagna, come luogo di riposo fisico e di ricarica spirituale. Purtroppo in Guatemala si sentì frustrato a questo proposito perché mentre in un primo momento don Gianni si mostrò d’accordo con lui, poi in pratica non giunse mai a realizzare il progetto di don Ottorino.
L489,1 [30-10-1969]
1. Carissimo Don Leonzio, Il mio lungo silenzio ti ha fatto pensare che il mio affetto per te sia diminuito? No, no, no. Ti seguo ogni giorno con affetto fraterno e prego la Madonna che ti sia Mamma e ti aiuti a vincere le necessarie prove. Nei primi anni di sacerdozio tutto l’inferno si scaglia contro di noi, approfittando di tutto: del caldo, delle incomprensioni, delle tendenze naturali ecc. e specialmente della tendenza allo scoraggiamento che tutti più o meno portiamo con noi. Presto sarà con te il nostro carissimo diacono Livio. Aiutalo a superare il punto morto degli inizi. Spingi Don Gianni a preparare la casa in montagna e poi fuggi lassù quando senti il bisogno di Dio. Appena la inizierete manderò il denaro. Don Aldo non verrà tra voi se non sarà ultimata. Lassù salverete Livio e il vostro entusiasmo con il vostro corpo. Ti penso sempre tra i tuoi fedeli. Un’anima sola vale tutto il tuo sacrificio. In Paradiso comprenderai che cosa il Signore sta facendo con te. Prega per tutti noi. In Italia il demonio si è scatenato in una forma furiosa. Vincerà Lui, il Cristo. Qui tra noi, grazie a Dio, tutto bene. Un caloroso abbraccio.Tuo Don Ottorino
MARIA la nostra buona mamma
SACERDOZIO
CROCE
DOTI UMANE riposo
APOSTOLO entusiasmo
APOSTOLO salvezza delle anime
NOVISSIMI paradiso
CROCE Demonio