520 Lettera del 15 agosto 1967 a don Luigi Mecenero.

Don LUIGI MECENERO, nato il 3.4.1936 a Crespadoro (VI), entrò nella Casa dell’Immacolata il 2.10.1950, quando questa era ancora presso l’Istituto San Gaetano. Emise la professione religiosa il 19.9.1954 e quella perpetua il 31.12.1961, e venne consacrato sacerdote il 24.6.1962. Per un anno rimase nella Casa dell’Immacolata come vice direttore, e dal 1963 al 1966 fu direttore dell’Istituto San Gaetano di Asiago (VI). Nel 1967 fece parte del primo gruppo inviato in Brasile, ove visse dapprima nella Comunità del Patronato e in seguito in quella di Paraiso fino al 1981, ad eccezione della parentesi 1970-1972 trascorsa nella Comunità di Monterotondo (Roma) per gli studi di teologia pastorale presso la Pontificia Università del Laterano. Nel 1981 rientrò in Italia per un anno sabbatico, e nel 1982 fu inviato a Crotone (CZ) per collaborare nel ministero pastorale della parrocchia del Sacro Cuore. Nel 1984 ritornò in Brasile con un periodo di esclaustrazione presso la diocesi di São José dos Campos – SP, e nel 1987 fu destinato alla Comunità di Santa Maria – RS. Nel 1991 chiese un nuovo periodo di esclaustrazione, lavorando sempre nella diocesi di Sao José dos Campos – SP fino al 1994. Rientrò quindi in Italia nella Comunità San Giuseppe di Recoaro (VI). Nel 1997 passò a integrare la Comunità di Monterotondo (Roma) con la responsabilità pastorale della parrocchia di Corese Terra (RI), e nel 1998 chiese di vivere fuori comunità per svolgere servizio pastorale nella parrocchia di Loro Ciuffenna nella diocesi di Arezzo, che nel 2000 lasciò per una seria malattia che lo obbligò a ritirarsi dal servizio pastorale attivo.

L520 [15-08-1967]

Don Ottorino ringrazia degli auguri per il compleanno, si congratula per il lavoro apostolico, e comunica il suo prossimo viaggio in America Latina.
Si conserva la copia carbone della lettera originale: è un foglio grande, dattiloscritto sulla facciata anteriore. La firma autografa è abbreviata .

Bosco di Tretto

15.VIII.1967

La lettera di don Luigi a don Ottorino è del 4.8.1967: in essa comunica la sua immissione come parroco nella parrocchia di Paraiso il 23.7.1967, la nomina di don Lino come vicario cooperatore, e la visita del vescovo dom Waldyr al Patronato ‘Lar dos meninos’.

Il riferimento è al sig. Emilio Peruffo, l’uomo di fiducia del dott. Marzotto per i problemi relativi all’edificio del Patronato e per la manutenzione della sua villa di Resende.

L520,1 [15-08-1967]

1Carissimo Don Luigi,
ho ricevuto la tua bella lettera. Ti ringrazio di tutto: degli auguri che ho tanto gradito e specialmente delle preghiere, delle belle notizie riguardanti la tua investitura, la nomina di don Lino, la parrocchia e il Patronato. Questo significativo movimento di persone e di avvenimenti sta a dimostrare che la vostra operosità e il vostro spirito apostolico attirano le attenzioni e la benevolenza anche degli uomini, oltre alle benedizioni del Signore. Ti comunico con grande gioia che presto ci incontreremo: il 31 agosto partirò da Milano con l’Alitalia e il mattino del 1° settembre sarò a Rio, iniziando così con profonda commozione e con riconoscenza al Signore la mia prima visita alle tre Missioni e Comunità della Congregazione in America Latina. Nel viaggio mi accompagna Zeno. A Rio sarò ospite per un giorno di S.E. Mons. Baggio che mi ha invitato ancora in occasione della sua visita alla Casa dell’Immacolata. Ho già scritto a S.E. il Nunzio e anche a Emilio con il quale spero di incontrarmi lo stesso giorno. Il 2 settembre desidero partire senz’altro per Resende: se non ci sarà altro mezzo verremo con la corriera. A Resende penso di restare forse una quindicina di giorni. Poi da Rio partirò per il Gran Chaco per ritornare nuovamente a Rio, da dove proseguirò per il Guatemala e il ritorno. Ti scrivo dal nuovo Villaggio S. Gaetano di Bosco di Tretto: credo che questa "oasi" di pace è un gran dono che il Signore ha voluto fare alla Congregazione. Il posto è semplice, ma tanto calmo e fresco; i giovani ci stanno volentieri perché è stato realizzato in stile familiare. Soprattutto contiamo di poter fare qui un buon lavoro per le vocazioni "adulte". Spero di portarti qualche foto. Nell’attesa di incontrarci presto unitamente ai carissimi don Lino e Gianni cui la presente lettera intendo egualmente rivolta, saluto te e loro con tanto affetto. La Buona Mamma del Cielo, di cui oggi festeggiamo la gloriosa Assunzione, ci sia sempre vicina. Arrivederci presto! Vostro

Don Ottorino

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